Recensione
Sora no Manimani
8.0/10
Di solito cerco di dare nelle mie recensioni un giudizio oggettivo, non influenzato da sentimenti personali, ma in questo caso devo proprio dire che non sono riuscito a mantenermi neutrale.
L'anime in sé è un normalissimo scolastico, con tutti gli stereotipi del genere, sia come trama che come personaggi: troviamo tutti, ma proprio tutti i tipi caratteristici di questo genere di storie, la trama è la solita del tipo 'lei vuole bene a lui ma c'è un'altra e lui non se le fila ecc.' e, anche se tutto sommato non è un brutto anime, non dice niente di nuovo sotto quest'aspetto, e si meriterebbe tutt'al più la sufficienza. Oltretutto non c'è nemmeno un vero e proprio finale, evidentemente in previsione di una seconda serie, che, considerando che la storia è di quattro anni fa, difficilmente vedrà la luce.
Allora, da dove vengono i due punti in più che ho assegnato? Dal fatto che l'anime tratta di una delle mie più grandi passioni di gioventù: l'astronomia. Ormai sono anni, anzi decenni, che non mi dedico più a questa passione, ma ricordo che da ragazzo ho passato molte nottate sulla terrazza della mia casa, come vediamo fare ai soci del Club di Astronomia, anche nelle gelide nottate invernali, a osservare stelle e pianeti, e questo anime mi ha risvegliato un sacco di nostalgici ricordi.
Inoltre, mi è piaciuta l'accuratezza con cui sono descritte le osservazioni fatte dai protagonisti: spesso questo sembra un vero e proprio anime didattico, e, considerando che il Giappone si trova più o meno alla stessa latitudine dell'Italia, può insegnare qualcosa anche a noi. Il cielo stellato è riprodotto con precisione, e si può facilmente imparare molto seguendo le indicazioni che vengono date.
In conclusione, se vi interessa l'astronomia questo anime fa per voi, ma, se delle stelle non vi importa niente, lasciate perdere, ve ne sono molti altri simili del genere scolastico-sentimentale.
L'anime in sé è un normalissimo scolastico, con tutti gli stereotipi del genere, sia come trama che come personaggi: troviamo tutti, ma proprio tutti i tipi caratteristici di questo genere di storie, la trama è la solita del tipo 'lei vuole bene a lui ma c'è un'altra e lui non se le fila ecc.' e, anche se tutto sommato non è un brutto anime, non dice niente di nuovo sotto quest'aspetto, e si meriterebbe tutt'al più la sufficienza. Oltretutto non c'è nemmeno un vero e proprio finale, evidentemente in previsione di una seconda serie, che, considerando che la storia è di quattro anni fa, difficilmente vedrà la luce.
Allora, da dove vengono i due punti in più che ho assegnato? Dal fatto che l'anime tratta di una delle mie più grandi passioni di gioventù: l'astronomia. Ormai sono anni, anzi decenni, che non mi dedico più a questa passione, ma ricordo che da ragazzo ho passato molte nottate sulla terrazza della mia casa, come vediamo fare ai soci del Club di Astronomia, anche nelle gelide nottate invernali, a osservare stelle e pianeti, e questo anime mi ha risvegliato un sacco di nostalgici ricordi.
Inoltre, mi è piaciuta l'accuratezza con cui sono descritte le osservazioni fatte dai protagonisti: spesso questo sembra un vero e proprio anime didattico, e, considerando che il Giappone si trova più o meno alla stessa latitudine dell'Italia, può insegnare qualcosa anche a noi. Il cielo stellato è riprodotto con precisione, e si può facilmente imparare molto seguendo le indicazioni che vengono date.
In conclusione, se vi interessa l'astronomia questo anime fa per voi, ma, se delle stelle non vi importa niente, lasciate perdere, ve ne sono molti altri simili del genere scolastico-sentimentale.