Recensione
AKB0048
9.0/10
Non conoscevo le AKB48 quando venni a conoscenza di questo anime. Tuttora, per quanto le proclami il mio gruppo preferito, non posso dare pareri su quanto l'opera sia fedele (ovviamente, nei limiti del possibile) al gruppo originario.
La trama è ben descritta nella pagina principale, tratta della nuova generazione di apprendiste (la 77esima, per la precisione) che cerca di unirsi alle AKB0048 e di diventare poi "Successori" dei membri attuali.
Al primo episodio, ho avuto impressioni contrastanti: da un lato, la prima canzone cantata (a parte la sigla, ovviamente) mi ha letteralmente incantata e il combattimento aereo delle ragazze mi ha fatto brillare gli occhi.
Dall'altro le ragazze: un'orda di quattro ragazzine multicolor con cuori negli occhi e sui capelli che va a vederne altre uguali. Col tempo, per fortuna, ci si fa l'abitudine e trovo che questo non impatti così tanto sul design dei personaggi, anche se quando fanno il quadretto, l'impressione è ancora strana.
Inoltre, all'inizio mi preoccupai che sarebbe andata a finire con combattimenti a colpi di canzoni come le principesse sirene, ma è un terrore fortunatamente ingiustificato.
Poi, piano piano, complice una lezione di storia, si inizia a capire l'ambientazione, questo mondo in cui l'intrattenimento è proibito e le AKB sono considerate terroriste. L'ho trovata un'idea interessante e mi ci sono appassionata.
Sorvolando sulla tirata in lungo che fanno per ignorare la più che evidente scomparsa di un personaggio del flashback iniziale, alla fine del primo episodio, mi ero già innamorata di questo anime.
Proseguendo con la storia si incontrano altre ragazze, apprendiste e membri ufficiali, le cui storie (ripeto, non so quanto attinenti alla realtà) si intrecciano, formandosi legami di amicizie e rivalità. Le canzoni non sono nè noiose nè ripetitive, anzi, e sempre bellissime (opinione, purtroppo, chiaramente soggettiva).
L'azione c'è, non soddisferebbe certo qualcuno in cerca di combattimenti mozzafiato, ma è sicuramente sufficiente per non renderlo una storia tutta canzoni e amicizie fra ragazze. Anche la componente sentimentale non è il motivo principale per cui guardarlo: a parte una coppia a cui non è data neanche troppa importanza (ma che comunque, dà spazio a momenti molto commoventi) non sono presenti storie d'amore interessanti.
Di certo, quest'anime è buono per conoscere un genere e svagarsi con una storia di amicizia che, però, presenta anche lati seri e su cui riflettere. Per esempio, il rapporto travagliato fra Nagisa (la protagonista insicura ed estremamente altruista) e il padre.
Non ci sono o non si vedono grandi spargimenti di sangue, anche grazie allo stratagemma di soldati meccanici teleguidati, e questa forse è una delle più grandi omissioni della serie, probabilmente inserita per permettere la visione ai/alle più giovani fan delle AKB.
A parte queste piccolezze, costate un punto ma su cui mi sentirei tranquillamente di soprassedere, l'anime è uno di quelli che più mi ha appassionato, complice la passione per la musica che ha fatto nascere in me.
In definitiva, per quanto io lo apprezzi, non posso certo giudicarlo un anime "universale": credo che possa attirare solo gli appassionati del suo genere, ma meriterebbe comunque di essere più conosciuto.
La trama è ben descritta nella pagina principale, tratta della nuova generazione di apprendiste (la 77esima, per la precisione) che cerca di unirsi alle AKB0048 e di diventare poi "Successori" dei membri attuali.
Al primo episodio, ho avuto impressioni contrastanti: da un lato, la prima canzone cantata (a parte la sigla, ovviamente) mi ha letteralmente incantata e il combattimento aereo delle ragazze mi ha fatto brillare gli occhi.
Dall'altro le ragazze: un'orda di quattro ragazzine multicolor con cuori negli occhi e sui capelli che va a vederne altre uguali. Col tempo, per fortuna, ci si fa l'abitudine e trovo che questo non impatti così tanto sul design dei personaggi, anche se quando fanno il quadretto, l'impressione è ancora strana.
Inoltre, all'inizio mi preoccupai che sarebbe andata a finire con combattimenti a colpi di canzoni come le principesse sirene, ma è un terrore fortunatamente ingiustificato.
Poi, piano piano, complice una lezione di storia, si inizia a capire l'ambientazione, questo mondo in cui l'intrattenimento è proibito e le AKB sono considerate terroriste. L'ho trovata un'idea interessante e mi ci sono appassionata.
Sorvolando sulla tirata in lungo che fanno per ignorare la più che evidente scomparsa di un personaggio del flashback iniziale, alla fine del primo episodio, mi ero già innamorata di questo anime.
Proseguendo con la storia si incontrano altre ragazze, apprendiste e membri ufficiali, le cui storie (ripeto, non so quanto attinenti alla realtà) si intrecciano, formandosi legami di amicizie e rivalità. Le canzoni non sono nè noiose nè ripetitive, anzi, e sempre bellissime (opinione, purtroppo, chiaramente soggettiva).
L'azione c'è, non soddisferebbe certo qualcuno in cerca di combattimenti mozzafiato, ma è sicuramente sufficiente per non renderlo una storia tutta canzoni e amicizie fra ragazze. Anche la componente sentimentale non è il motivo principale per cui guardarlo: a parte una coppia a cui non è data neanche troppa importanza (ma che comunque, dà spazio a momenti molto commoventi) non sono presenti storie d'amore interessanti.
Di certo, quest'anime è buono per conoscere un genere e svagarsi con una storia di amicizia che, però, presenta anche lati seri e su cui riflettere. Per esempio, il rapporto travagliato fra Nagisa (la protagonista insicura ed estremamente altruista) e il padre.
Non ci sono o non si vedono grandi spargimenti di sangue, anche grazie allo stratagemma di soldati meccanici teleguidati, e questa forse è una delle più grandi omissioni della serie, probabilmente inserita per permettere la visione ai/alle più giovani fan delle AKB.
A parte queste piccolezze, costate un punto ma su cui mi sentirei tranquillamente di soprassedere, l'anime è uno di quelli che più mi ha appassionato, complice la passione per la musica che ha fatto nascere in me.
In definitiva, per quanto io lo apprezzi, non posso certo giudicarlo un anime "universale": credo che possa attirare solo gli appassionati del suo genere, ma meriterebbe comunque di essere più conosciuto.