Recensione
FLCL
8.0/10
ATTENZIONE: SONO PRESENTI SPOILER DELLA TRAMA
"Dalla moto, il mare sembrava più vicino di quanto pensassi. Nel vento d'autunno, il suo odore salato penetrava fino in fondo al mio naso. Magari succedeva proprio perché, come dice Haruko, ho la testa vuota, chissà."
[Naota Nandaba]
FLCL è una serie di OAV di sei episodi, diretto da Kazuya Tsurumaki, pupillo del famoso Hideaki Anno, e prodotto dallo Studio GAINAX e la partecipazione della Production I.G. Tale opera venne presentata dalla GAINAX con lo slogan "The new digital animation", poiché si poneva come una serie rivoluzionaria, seppur sperimentale, del mondo dell'animazione.
FLCL narra le vicende, volutamente surreali e demenziali, di Naota Nandaba, un ragazzino di 12 anni, e di Mamimi Samejima, una studentessa liceale, innamorata del fratello del protagonista. Naota crede ostinatamente che il mondo attorno a lui sia tedioso e poco interessante; non a caso, nei suoi numerosi monologhi interiori - su cui mi soffermerò nelle parti finale della recensione, la sua frase più ricorrente è "Non c'è niente di straordinario: accadono solo cose scontate". A scombussolare la monotonia del ragazzo, è l'arrivo di una sbadata quanto eccentrica suonatrice di basso, Haruko, che in sella alla sua Vespa, finisce per travolgere il protagonista; tale evento provocherà in Naota la fuoriuscita di un bernoccolo all'altezza della sua fronte, che, a poco a poco, aumenta la sua massa, costringendo il ragazzo ad indossare un vistoso cerotto. Haruko, interessata a ciò che nasconde tale cerotto, di sana pianta s'imbatte nell'abitazione del protagonista, e si fa assumere come governante; verremo in seguito a scoprire che Naota ha perso il proprio cervello, e che al suo posto c'è ora un varco dimensionale, collegato alla Medical Mechanica, una mastodontica fabbrica farmaceutica - simbolo della cittadina di Matabase, ove si svolge la storia. In particolare, dalla protuberanza del ragazzo, fuoriuscirà un robot, che sarà in grado, poi, di pilotare, che prende il nome di Canti.
Se tutto ciò non fosse sufficientemente singolare, ci si aggiungono i numerosi riferimenti a tante altre serie, soprattutto dal papà del protagonista, un otaku vero e proprio, che, tra gli altri, citerà in particolare e in modo diretto "Neon Genesis Evangelion" e "Lupin III", senza dimenticare "South Park". Aggiungiamoci inoltre gag del tutto demenziali, alcune volte addirittura provocatorie - come quando i protagonisti vengono realizzati tramite il metodo delle tavolette manga, una critica che, tempo addietro, era solita nei confronti dello Studio GAINAX - ed avvenimenti al di fuori della realtà e che sfidano le leggi della fisica. C'è da sottolineare come tali gag, seppur non siano completamente originali, rendano la serie leggera ma allo stesso tempo dannatamente divertente; la comicità di molti anime mi ha sempre imbarazzato, e, devo essere franco, pochissime volte mi hanno strappato un vero sorriso. Questo OAV, invece, più volte mi ha fatto sorridere, e, come se non bastasse, in una particolare scena, non riuscii a trattenere la risata, un evento più unico che raro, per me. Ciò nonostante, quest'opera è intrisa di una profondità piuttosto velata, ma che, personalmente, non m' è mai apparsa talmente difficile da scovare, ed è per questo che non capisco il motivo di tante critiche riguardo al nonsense, tra l'altro già annunciato, dell'anime.
Ogni "episodio" - se così li vogliamo chiamare - è autoconclusivo, poiché vengono narrate situazioni differenti e approfonditi personaggi diversi in ognuno; in particolare, questi ultimi, sono curati piuttosto bene, e non soltanto parlando del protagonista e della sua convinzione di un mondo tedioso, ma anche degli altri, che durante la serie crescono, e di cui scopriamo dei lati nascosti della loro personalità. In fondo, tali tematiche non sono una novità, in particolare per la GAINAX, molto affezionata a certe situazioni, e FLCL, s'impunta, anch'esso, come serie volta a trascinare lo spettatore in un argomento carissimo allo Studio sopracitato: la maturazione. Il passaggio dall'adolescenza all'età adulta, che, seppur non sia del tutto visivamente descritta, è presente in ogni personaggio, in particolare nel protagonista, che affronta addii, dolori, punti della sua esistenza in cui deve prendere una decisione, e, addirittura, scelte drammatiche volte a cambiare totalmente la sua vita. FLCL è ricco di riflessioni profonde proprio da parte di Naota, a tal punto che è difficile pensare che a farle, sia un ragazzino di 12 anni, ma proprio questo è, forse, il volere del regista. Naota, essendosi accorto di vivere in un mondo privo di novità e ricco di sole cose scontate, matura prima degli altri, raggiungendo persino uno stato di guerra interiore, in cui si pone un quesito fondamentale, quale se riuscirà mai a lasciare quell'opprimente e tediosa città; o, ancora, come quando, in classe, pensando ad una sua compagna, figlia del sindaco, gli sovvengono pensieri quali: "I bambini non possono scegliersi gli adulti, genitori compresi. Il padre di Minamori è il sindaco di questa città; anche se non capisco come, credo la cosa sia in qualche modo dura."
Ciò nonostante, il ragazzo non è solo questo: Naota si ritrova a combattere anche con i suoi sentimenti, che sembrano rivolgersi nei confronti di Mamimi; egli, cosciente che la ragazza nutre profondo amore nel fratello, se ne distacca, ma ne apprezza le coccole e anche qualcosa in più, avvicinandosi poi pian pian ad Haruko, cercando di dimenticarla ("Rinchiusi in una città coperta dal fumo, ci si dimentica dell'esistenza di un mondo esterno. Non c'è niente di straordinario: io mi sono abituato a un mondo in cui accadono solo cose scontate. Un'intera vita spesa giorno dopo giorno in una lenta morte; eppure, Haruko, ora è qui. Per questo, l'esistere del mondo là fuori, io non lo dimenticherò."), nonostante, lui stesso, abbia affermato, in uno dei monologhi più belli della serie, testuali parole: "Il suono delle sirene si avvicinava, ma in quel momento io non me ne accorgevo. Io non sapevo fino a che punto arrivasse il falso, e da che punto cominciasse il vero. Ma per quanto avrei potuto fare per Mamimi, io le sarei stato sempre vicino. Così decisi."
FLCL è un'opera che ho finito di guardare da poco, ma che in me ha lasciato ancora un vuoto. Un vuoto, simile a quello della testa di Naota, poiché sembra così lontana dalla conclusione, bensì così vicina alla realtà; seppur il finale faccia presagire ad un continuo della serie, probabilmente il volere del regista era l'opposto: cioè dimostrare che nella vita non esiste una fine - tanto meno buona, ma un turbine di eventi che coinvolgono le persone, e con cui si ritrovano costretti a combattere ed in seguito andare avanti. Sono rimasto davvero colpito da come, in un esperimento, gli autori siano riusciti ad immettere una profondità tale da rendere la serie una sorta di spettacolo di Bill Hicks. Che paragone strano, direte. Sì, perché FLCL è in grado di farti sorridere, addirittura di farti ridere, ma al contempo ragionare; e non c'è comicità che mi piaccia di più.
In definitiva, FLCL è un titolo che consiglio a tutti gli appassionati dell'animazione. Forse, ecco, per cogliere ogni minimo significato e riferimento, oltre che tributo, che quest'opera riserva a molte altre, ci vorrebbe un po' d'esperienza di base in tale Universo - e che non siano gli anime odierni, ne potete guardare anche cento, ma non servirà a nulla - ma a parte ciò, è adatto a tutte le età: sia per coloro che vogliono farsi qualche risata imparando qualcosa, sia per quelli che cercano qualcosa di profondo ma allo stesso tempo leggero. In tal senso, FLCL è una delle serie che più ha saputo equilibrare i due aghi della bilancia. E, mi raccomando: state MOLTO attenti ai monologhi di Naota; potrebbero rappresentare ciò di più bello che abbiate mai ascoltato in vita vostra in un anime - anche grazie alla splendida interpretazione di Davide Perino.
"Dalla moto, il mare sembrava più vicino di quanto pensassi. Nel vento d'autunno, il suo odore salato penetrava fino in fondo al mio naso. Magari succedeva proprio perché, come dice Haruko, ho la testa vuota, chissà."
[Naota Nandaba]
FLCL è una serie di OAV di sei episodi, diretto da Kazuya Tsurumaki, pupillo del famoso Hideaki Anno, e prodotto dallo Studio GAINAX e la partecipazione della Production I.G. Tale opera venne presentata dalla GAINAX con lo slogan "The new digital animation", poiché si poneva come una serie rivoluzionaria, seppur sperimentale, del mondo dell'animazione.
FLCL narra le vicende, volutamente surreali e demenziali, di Naota Nandaba, un ragazzino di 12 anni, e di Mamimi Samejima, una studentessa liceale, innamorata del fratello del protagonista. Naota crede ostinatamente che il mondo attorno a lui sia tedioso e poco interessante; non a caso, nei suoi numerosi monologhi interiori - su cui mi soffermerò nelle parti finale della recensione, la sua frase più ricorrente è "Non c'è niente di straordinario: accadono solo cose scontate". A scombussolare la monotonia del ragazzo, è l'arrivo di una sbadata quanto eccentrica suonatrice di basso, Haruko, che in sella alla sua Vespa, finisce per travolgere il protagonista; tale evento provocherà in Naota la fuoriuscita di un bernoccolo all'altezza della sua fronte, che, a poco a poco, aumenta la sua massa, costringendo il ragazzo ad indossare un vistoso cerotto. Haruko, interessata a ciò che nasconde tale cerotto, di sana pianta s'imbatte nell'abitazione del protagonista, e si fa assumere come governante; verremo in seguito a scoprire che Naota ha perso il proprio cervello, e che al suo posto c'è ora un varco dimensionale, collegato alla Medical Mechanica, una mastodontica fabbrica farmaceutica - simbolo della cittadina di Matabase, ove si svolge la storia. In particolare, dalla protuberanza del ragazzo, fuoriuscirà un robot, che sarà in grado, poi, di pilotare, che prende il nome di Canti.
Se tutto ciò non fosse sufficientemente singolare, ci si aggiungono i numerosi riferimenti a tante altre serie, soprattutto dal papà del protagonista, un otaku vero e proprio, che, tra gli altri, citerà in particolare e in modo diretto "Neon Genesis Evangelion" e "Lupin III", senza dimenticare "South Park". Aggiungiamoci inoltre gag del tutto demenziali, alcune volte addirittura provocatorie - come quando i protagonisti vengono realizzati tramite il metodo delle tavolette manga, una critica che, tempo addietro, era solita nei confronti dello Studio GAINAX - ed avvenimenti al di fuori della realtà e che sfidano le leggi della fisica. C'è da sottolineare come tali gag, seppur non siano completamente originali, rendano la serie leggera ma allo stesso tempo dannatamente divertente; la comicità di molti anime mi ha sempre imbarazzato, e, devo essere franco, pochissime volte mi hanno strappato un vero sorriso. Questo OAV, invece, più volte mi ha fatto sorridere, e, come se non bastasse, in una particolare scena, non riuscii a trattenere la risata, un evento più unico che raro, per me. Ciò nonostante, quest'opera è intrisa di una profondità piuttosto velata, ma che, personalmente, non m' è mai apparsa talmente difficile da scovare, ed è per questo che non capisco il motivo di tante critiche riguardo al nonsense, tra l'altro già annunciato, dell'anime.
Ogni "episodio" - se così li vogliamo chiamare - è autoconclusivo, poiché vengono narrate situazioni differenti e approfonditi personaggi diversi in ognuno; in particolare, questi ultimi, sono curati piuttosto bene, e non soltanto parlando del protagonista e della sua convinzione di un mondo tedioso, ma anche degli altri, che durante la serie crescono, e di cui scopriamo dei lati nascosti della loro personalità. In fondo, tali tematiche non sono una novità, in particolare per la GAINAX, molto affezionata a certe situazioni, e FLCL, s'impunta, anch'esso, come serie volta a trascinare lo spettatore in un argomento carissimo allo Studio sopracitato: la maturazione. Il passaggio dall'adolescenza all'età adulta, che, seppur non sia del tutto visivamente descritta, è presente in ogni personaggio, in particolare nel protagonista, che affronta addii, dolori, punti della sua esistenza in cui deve prendere una decisione, e, addirittura, scelte drammatiche volte a cambiare totalmente la sua vita. FLCL è ricco di riflessioni profonde proprio da parte di Naota, a tal punto che è difficile pensare che a farle, sia un ragazzino di 12 anni, ma proprio questo è, forse, il volere del regista. Naota, essendosi accorto di vivere in un mondo privo di novità e ricco di sole cose scontate, matura prima degli altri, raggiungendo persino uno stato di guerra interiore, in cui si pone un quesito fondamentale, quale se riuscirà mai a lasciare quell'opprimente e tediosa città; o, ancora, come quando, in classe, pensando ad una sua compagna, figlia del sindaco, gli sovvengono pensieri quali: "I bambini non possono scegliersi gli adulti, genitori compresi. Il padre di Minamori è il sindaco di questa città; anche se non capisco come, credo la cosa sia in qualche modo dura."
Ciò nonostante, il ragazzo non è solo questo: Naota si ritrova a combattere anche con i suoi sentimenti, che sembrano rivolgersi nei confronti di Mamimi; egli, cosciente che la ragazza nutre profondo amore nel fratello, se ne distacca, ma ne apprezza le coccole e anche qualcosa in più, avvicinandosi poi pian pian ad Haruko, cercando di dimenticarla ("Rinchiusi in una città coperta dal fumo, ci si dimentica dell'esistenza di un mondo esterno. Non c'è niente di straordinario: io mi sono abituato a un mondo in cui accadono solo cose scontate. Un'intera vita spesa giorno dopo giorno in una lenta morte; eppure, Haruko, ora è qui. Per questo, l'esistere del mondo là fuori, io non lo dimenticherò."), nonostante, lui stesso, abbia affermato, in uno dei monologhi più belli della serie, testuali parole: "Il suono delle sirene si avvicinava, ma in quel momento io non me ne accorgevo. Io non sapevo fino a che punto arrivasse il falso, e da che punto cominciasse il vero. Ma per quanto avrei potuto fare per Mamimi, io le sarei stato sempre vicino. Così decisi."
FLCL è un'opera che ho finito di guardare da poco, ma che in me ha lasciato ancora un vuoto. Un vuoto, simile a quello della testa di Naota, poiché sembra così lontana dalla conclusione, bensì così vicina alla realtà; seppur il finale faccia presagire ad un continuo della serie, probabilmente il volere del regista era l'opposto: cioè dimostrare che nella vita non esiste una fine - tanto meno buona, ma un turbine di eventi che coinvolgono le persone, e con cui si ritrovano costretti a combattere ed in seguito andare avanti. Sono rimasto davvero colpito da come, in un esperimento, gli autori siano riusciti ad immettere una profondità tale da rendere la serie una sorta di spettacolo di Bill Hicks. Che paragone strano, direte. Sì, perché FLCL è in grado di farti sorridere, addirittura di farti ridere, ma al contempo ragionare; e non c'è comicità che mi piaccia di più.
In definitiva, FLCL è un titolo che consiglio a tutti gli appassionati dell'animazione. Forse, ecco, per cogliere ogni minimo significato e riferimento, oltre che tributo, che quest'opera riserva a molte altre, ci vorrebbe un po' d'esperienza di base in tale Universo - e che non siano gli anime odierni, ne potete guardare anche cento, ma non servirà a nulla - ma a parte ciò, è adatto a tutte le età: sia per coloro che vogliono farsi qualche risata imparando qualcosa, sia per quelli che cercano qualcosa di profondo ma allo stesso tempo leggero. In tal senso, FLCL è una delle serie che più ha saputo equilibrare i due aghi della bilancia. E, mi raccomando: state MOLTO attenti ai monologhi di Naota; potrebbero rappresentare ciò di più bello che abbiate mai ascoltato in vita vostra in un anime - anche grazie alla splendida interpretazione di Davide Perino.