Recensione
Higurashi no Naku Koro ni
9.0/10
Higurashi no naku koro ni, ovvero "quando piangono le cicale" è uno dei migliori anime che abbia mai visto, nonostante io non sia una patita del genere horror/splatter/mistero. Certamente non regge il confronto con il seguito, ma è anche giusto che sia così.
Trama: in poche parole le vicende ruotano attorno a un gruppo di ragazzi residenti in un villaggio, Hinamizawa, dove una volta all'anno, durante la festa del Watanagashi, una persona muore e un'altra scompare.
L'anime è diviso in archi narrativi, ovvero ogni 5 circa episodi si ricomincia da capo. In questa prima serie assistiamo al semplice svolgersi degli eventi, senza riuscire a capirci nulla, e considerata la lunghezza dell'anime direi che potrebbe risultare a molti stancante e privo di logica, ma se si ha la pazienza di rimanere concentrati fino alla fine si resterà senza dubbio colpiti e incuriositi da tutto ciò.
I personaggi: li ho trovati molto particolari, ognuno con un problema o un passato tormentato alle spalle che lo spingerà a commettere atti di pura follia, perché è di questo che si parla: non ho dato 10 solamente per la totale pazzia con cui l'autore ha voluto sviluppare le azioni.
SPOILER - il fatto ad esempio di strapparsi le unghie, o di tirarsi coltellate sul cranio non è proprio carino da vedere- FINE SPOILER
Un appunto va fatto a Rena, io l'ho semplicemente amata, anche con il suo continuo "Kanaa'!" che in molti hanno sottolineato essere pesante.
La grafica: una pecca può essere senz'altro questa, i personaggi hanno la testa troppo grande rispetto al corpo, del tutto sproporzionati. Tuttavia l'aver reso tutto "kawaii", ovvero colori vivaci e personaggi all'apparenza dolci fa da netto contrasto con quello che poi in realtà l'anime è. Una cosa che invece ho amato sono state le deformazioni del viso e, soprattutto, il cambiamento degli occhi dei protagonisti. Per cui si può apprezzare come detestare questa scelta, io personalmente l'ho apprezzata.
Per quanto mi riguarda, quindi, lo ritengo un anime geniale, e la sua genialità risiede nella totale mancanza di logica. Consigliato assolutamente agli appassionati del genere, ma anche a chi cerca qualcosa di non troppo leggero. Non ne rimarrete delusi. 9 meritatissimo.
Trama: in poche parole le vicende ruotano attorno a un gruppo di ragazzi residenti in un villaggio, Hinamizawa, dove una volta all'anno, durante la festa del Watanagashi, una persona muore e un'altra scompare.
L'anime è diviso in archi narrativi, ovvero ogni 5 circa episodi si ricomincia da capo. In questa prima serie assistiamo al semplice svolgersi degli eventi, senza riuscire a capirci nulla, e considerata la lunghezza dell'anime direi che potrebbe risultare a molti stancante e privo di logica, ma se si ha la pazienza di rimanere concentrati fino alla fine si resterà senza dubbio colpiti e incuriositi da tutto ciò.
I personaggi: li ho trovati molto particolari, ognuno con un problema o un passato tormentato alle spalle che lo spingerà a commettere atti di pura follia, perché è di questo che si parla: non ho dato 10 solamente per la totale pazzia con cui l'autore ha voluto sviluppare le azioni.
SPOILER - il fatto ad esempio di strapparsi le unghie, o di tirarsi coltellate sul cranio non è proprio carino da vedere- FINE SPOILER
Un appunto va fatto a Rena, io l'ho semplicemente amata, anche con il suo continuo "Kanaa'!" che in molti hanno sottolineato essere pesante.
La grafica: una pecca può essere senz'altro questa, i personaggi hanno la testa troppo grande rispetto al corpo, del tutto sproporzionati. Tuttavia l'aver reso tutto "kawaii", ovvero colori vivaci e personaggi all'apparenza dolci fa da netto contrasto con quello che poi in realtà l'anime è. Una cosa che invece ho amato sono state le deformazioni del viso e, soprattutto, il cambiamento degli occhi dei protagonisti. Per cui si può apprezzare come detestare questa scelta, io personalmente l'ho apprezzata.
Per quanto mi riguarda, quindi, lo ritengo un anime geniale, e la sua genialità risiede nella totale mancanza di logica. Consigliato assolutamente agli appassionati del genere, ma anche a chi cerca qualcosa di non troppo leggero. Non ne rimarrete delusi. 9 meritatissimo.