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Ho finito di vederlo proprio ora ed era in agenda da tanto.
E' stato un tempo speso bene ma, vista l'idea davvero promettente, forse mi sarei atteso qualcosa di più. L'idea della perdita della memoria non è certamente una novità ma forse lo è per come viene affrontata: qui infatti c'è questo concetto (molto manga/anime) di un reset periodico e una soffusa dolcezza e pazienza e innocenza un po' in tutti i personaggi.
La durata e' giusta, sopratutto non troppo lunga da essere noiosa; il ritmo scorre lento ma siccome la storia è lenta e basata soprattutto sulla riflessione e sulla sensibilità i colpi di scena (il maggiore è forse l'ingresso di hajime) sono da dosare con pacatezza.
Proprio l'ingresso di hajime avrebbe potuto portare questo anime ad una svolta, ad un qualche avvenimento legato al riaffiorare di qualcosa, non dico triangoli amorosi o risse fra studenti ma... non so... qualcosa che avrebbe potuto generare un finale differente.
Lo stile lento e un po' melenso rende importanti i piccoli piccolissimi avvenimenti che diventano conquiste e momenti, molto da innamorati e molto da adolescenti, in cui il mondo "viene tenuto lontano" (mi riferisco alla frequente pausa pranzo con il bento sul tetto).
In quest'opera devo soffermenrmi un po' di più sui disegni partendo oltre che dagli sfondi soprattutto da una colorazione piuttosto tenue che alimenta quella sensazione di delicatezza complessiva nell'opera. Nei personaggi, invece, e soprattutto in fujimiya, il disegno raggiunge, per me, il massimo dei suoi obiettivi: la delicatezza e l'innocenza delle personalità viene raffigurata egregiamente in un viso in cui scompare (o quasi) il naso per far posto ad un paio di guance sempre colorite. Questo colore da l'idea (almeno a me) di continuo arrossire e di continuo imbarazzo nei personaggi.
I personaggi principali creano un discreto mix di caratteristiche e si pongono come compari ideali di kaori e yuuki, l'una con un atteggiamento svampito, sempliciotto e bisognoso d affetto e l'altro con un atteggiamento saggio, da grillo parlante e (forse in fondo) altruista.
Avrebbe potuto essere grande grande grande, secondo me, ma alla fine, purtroppo, c'è riuscito solo in parte.
Comunque per coloro che apprezzano lo stile scolastico e un po' sentimentale è vivamente consigliato. voto 8