Recensione
A town where you live
7.0/10
Premettendo che non ho mai letto il manga e che quindi non sono in grado di fare confronti, l'opera crea curiosità ma rispetto ad altre serie che si occupavano di tematiche sentimentali, giovanili, scolastiche ha qualcosa in meno.
Ciò che mi ha lasciato un po' interdetto è sopratutto il fatto che in fondo nessun personaggio sia riuscito a generare empatia e mi sono parsi, ovviamente eccetto yuzuka e haruto, dei personaggi prestati un po' alla storia giusto per arrivare alle 12 puntate. In particolare mi veniva difficile comprendere (forse nella loro cultura sono situazioni più o meno frequenti) l'atteggiamento di kyosuke con questa determinazione/fatalità/sfida e soprattutto nelle varie puntate non ho ben compreso il motivo dei vari comportamenti di rin (voglia di far dispetti alla sorella oppure proprio l'opposto con neonato affetto per la sorella oppure altro che non ho proprio capito).
L'unico personaggio fondamentale (tralascio la sorella di haruto) che istintivamente genera simpatia è asuka, "la ragazza senza difetti" ma proprio per questo troppo sensibile e credulona.
La storia non è male, sono riuscito a capire qualcosa in più con il ricorso al flashback, frequente specie nelle prime puntate, poi però si è avvitata su piani meno verosimili (per me) come la "sfida" o come la "procacciatrice di appuntamenti" fino ad arrivare alla fine dove (ognuno poi avrà avuto un suo finale preferito) è stato il momento delle scelte.
I disegni, usando colori piuttosto caldi, hanno voluto alimentare, specie nelle figure femminili una sorta di sensualità condite anche da gonne che erano messe proprio per la presenza. Molta cura è stata dedicata agli occhi da cui, in particolare in yuzuki, gli autori sono stati bravi nel far trasparire un costante atteggiamento di tenue sofferenza.
Tra luci ed ombre comunque lascio l'impressione è discreta. Poteva essere una grande opera ma per me un 7 credo sia forse pure un po' ampio.
Ciò che mi ha lasciato un po' interdetto è sopratutto il fatto che in fondo nessun personaggio sia riuscito a generare empatia e mi sono parsi, ovviamente eccetto yuzuka e haruto, dei personaggi prestati un po' alla storia giusto per arrivare alle 12 puntate. In particolare mi veniva difficile comprendere (forse nella loro cultura sono situazioni più o meno frequenti) l'atteggiamento di kyosuke con questa determinazione/fatalità/sfida e soprattutto nelle varie puntate non ho ben compreso il motivo dei vari comportamenti di rin (voglia di far dispetti alla sorella oppure proprio l'opposto con neonato affetto per la sorella oppure altro che non ho proprio capito).
L'unico personaggio fondamentale (tralascio la sorella di haruto) che istintivamente genera simpatia è asuka, "la ragazza senza difetti" ma proprio per questo troppo sensibile e credulona.
La storia non è male, sono riuscito a capire qualcosa in più con il ricorso al flashback, frequente specie nelle prime puntate, poi però si è avvitata su piani meno verosimili (per me) come la "sfida" o come la "procacciatrice di appuntamenti" fino ad arrivare alla fine dove (ognuno poi avrà avuto un suo finale preferito) è stato il momento delle scelte.
I disegni, usando colori piuttosto caldi, hanno voluto alimentare, specie nelle figure femminili una sorta di sensualità condite anche da gonne che erano messe proprio per la presenza. Molta cura è stata dedicata agli occhi da cui, in particolare in yuzuki, gli autori sono stati bravi nel far trasparire un costante atteggiamento di tenue sofferenza.
Tra luci ed ombre comunque lascio l'impressione è discreta. Poteva essere una grande opera ma per me un 7 credo sia forse pure un po' ampio.