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"Pokémon il Film" è stato un fenomeno del suo tempo. Orde di bambini stra-eccitati da overdose di mostri tascabili si sono fiondate nelle sale trascinando i malcapitati genitori per vedere il primo film d'animazione trasmesso in Italia dei Pocket Monsters.
Prima icone videoludiche, poi eroi sul piccolo schermo e infine fenomeno di massa grazie ad action figure, albi di figurine e soprattutto grazie al gioco di carte collezionabili, i Pokémon approdano al cinema nel loro momento di massimo successo in Occidente, offrendo un film che spiegasse finalmente chi era Mewtwo: il misterioso 150° pokémon che nel gioco si trovava soltanto dopo aver battuto la lega, all'interno di una caverna, e che il pokédex marcava come pokémon clonato da Mew.
Mewtwo è la facciata matura del mondo dei Pokémon. Il personaggio che conosce la sofferenza e la crudeltà degli uomini e che da solo rappresenta l'astio selvaggio della natura nei confronti degli allenatori, che agli occhi di Mewtwo sono niente più che schiavisti; sullo stesso piano dei malvagi e mafiosi membri del Team Rocket, che rapiscono pokémon per rivenderli; o come lo stesso scienziato che ha creato Mewtwo non per amore, ma per fredda ricerca scientifica. Mewtwo è nato e cresciuto sapendo di essere soltanto uno strumento volto a un fine, per tutti gli esseri umani, e non ha mai conosciuto l'amore e l'affetto che può nascere tra un trainer e il suo pokémon.

Questo anime è fantastico, secondo me, proprio perché riesce ad affrontare temi così importanti, maturi e profondi, ponendoli in maniera digeribile e per niente pesante per un pubblico giovanissimo. Io, personalmente, ricordo di essermi profondamente commosso, per la sofferenza di Mewtwo, ed essere stato dalla parte di Ash, che - incapace di sconfiggerlo - ha invece cercato di mostrare il buono che c'era nel mondo e nelle persone a Mewtwo, che aveva il potere di distruggere tutti.
Decisamente un must see per chiunque sia interessato al mondo dei Pokémon e direi anche per chiunque apprezzi la maestria dei Giapponesi nell'affrontare con tanta semplicità e surrealismo argomenti di gran peso.