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Kyousuke, ragazzo delle superiori, non è in buoni rapporti con sua sorella minore, Kirino; infatti i due per anni si ignorano completamente, ma un giorno, dopo un caso fortuito, Kyousuke scopre che sua sorella in realtà è una otaku: questo è l'inizio di una lunga storia atta a descrivere il miglioramento del rapporto tra i due.

Storia: l'anime non ha una storia che prende da subito, inizia a diventare interessante solo dopo il terzo episodio, ma da quel momento prende molto, con una serie di momenti drammatici e altamente comici in un perfetto equilibrio; questo è anche dovuto alla protagonista, Kirino, una stereotipata ragazza otaku fanatica di eroge (fusione delle parole inglesi "erotic" e "games", quindi giochi erotici) sulle sorelline, e Kuroneko, ragazza sempre vestita con abiti stile gotich lolita con cui ha spesso battibecchi; grazie a questi due personaggi ci sarà molto di cui divertirsi durante la visione degli episodi.

Personaggi: i personaggi sono molto ben caratterizzati, con alcune caratteristiche nascoste che vengono piano piano svelate durante l'avanzamento della storia.

Grafica: lo stile grafico è molto gradevole alla vista, con sfondi ben realizzati, una illuminazione molto ben realizzata e (cosa rara in anime di questo genere) poco uso di faccine o espressioni irrealistiche per i personaggi.

Musica: ho molto apprezzato la volontà dello studio di voler creare un filmato per l'opening diverso in ogni episodio, e soprattutto il vasto numero di ending, ben dodici, tutte con canzone e immagini completamente diverse tra loro. Anche le musiche usate durante gli episodi sono ben realizzate e sempre adatte alla situazione.

In conclusione, definisco questo un bellissimo anime, anche se è consigliato soprattutto a chi ha una buona "nerd cultura", dati i tanti riferimenti ad anime di questo tipo o eroge famosi, e le parole tipiche del mondo otaku usate in quest'opera.