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Saint Seiya: Next Dimension - Meiou Shinwa; il manga prequel/sequel di Kurumada-sensei.
Il Next Dimension nacque assieme al Lost Canvas per raccontare da due punti di vista differenti la Guerra Sacra del 1743, il primo raccontava quelli di Dohko e Sion, mentre il secondo quelli di Alone e Tenma; purtroppo dal terzo capitolo di Next Dimension, si è capito che i due manga fossero del tutto inconciliabili, accomunati solo dai nomi di alcuni personaggi. Per quanto riguarda il mio parare:

[<B>Attenzione Spoiler</B>]
Il voto è 3, sin dai primi capitoli siamo lontani dalla grande storia che era Saint Seiya, in solo 10 capitoli vi sono un oceano di contraddizioni ed errori vari (anche grossolani), partendo da fatti come:

-Un Tenma che non conosce nemmeno il cosmo, si ritrova un Pegasus Cloth V3 e un Crateris Cloth in due botti (Molto più piccoli di un Pandora Box, per precisare)
-Tenma non sapendo cosa fossero i Cloth, i Saints e il cosmo, avvertito da un pericolo che incombeva su Alone (nel frattempo aveva incontrato Pandora) si lancia in una battaglia contro gli Specters di Hades, dove fanno la comparsa Vermeer di Gryphon e Suikyo di Garuda, quest’ultimo era in precedenza il Silver Saint di Crateris (Coppa) nonché, maestro di Tenma che gli ha insegnato il cosmo e come si diventa Saints (una delle tante grandi contraddizioni)
-Un altro enorme errore (che va persino contro le stesse parole di Kurumada), è l’aspetto di molti “nuovi” personaggi, partendo da Suikyo e Vermeer. Kurumada molto tempo fa dichiarò che gli specters erano gli stessi di ogni Guerra Sacra dai tempi del mito, questo perché ogni volta che si risveglia la stella demoniaca in una persona, il corpo di questi cambia rendendolo uguale al corrispettivo mitologico; mentre i due Giudici apparsi sono ben altro che simili a quelli apparsi nella serie classica e in LC; ad esempio Vermeer ha un volto e colore di capelli diverso da quello di Minos.
Un altro errore su aspetto e simili riguarda i Saints, dal capitolo 13 compaiono 3 nuovi Gold Saints, Ox di Taurus, Izo di Capricornus e Shijima di Virgo; Anche qui Kurumada dichiarò che i Saints erano sempre gli stessi, in corpo e in spirito, ad ogni Guerra Sacra, ma per come accade ai Kyoto, anche questi 3 Golds sono differenti dalle controparti del manga originale, il più differente di tutti è Izo che, diversamente da Shura, è di chiare origini asiatiche porta i capelli lunghi legati e possiede un Excalibur a forma di Katana, gli altri due sono più o meno simili, a differenza di Shijima che ha i capelli rossi e Ox che ha i capelli corti.
-Un altro errore (tra i più brutti per me), è quello che il cavallo di Tenma, Pegasus (che originalità), fa fuori uno Skeleton con un calcio dentro la barriera al castello di Hades che dovrebbe uccidere chiunque non sia un servo del dio dell’oltretomba, ovviamente ai Saints più forti viene dimezzato solo il cosmo, ma qui stiamo parlando di un semplice cavallo...

L’ultima nota dolente, per me, è lo stile grafico, divenuto ben peggiore di quello usato nel primi capitoli del manga originale, sappiamo tutti che Kurumada non è un Michelangelo con i disegni, ma se controlliamo lo stile usato nella saga di Poseidon e Hades, era bellissimo; qui invece si son fatti una cinquantina di passi indietro.
All’inizio gli volevo dare 1, ma è pur sempre un'opera di Kurumada, che col manga originale mi ha fatto sognare. Nonostante questo, non posso dargli la sufficienza per una storia che rasenta il ridicolo fino a questo punto.
Spero solo che Masami Kurumada si faccia un esame di conoscenza e ricominci da 0 questa storia, lasciando stare la Guerra Sacra del 1743 per dedicarsi completamente alla Saga di Zeus, per dare una degna fine alla grande storia di Saint Seiya