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Partiamo da un presupposto: sono cresciuto con l'anime di Saint Seiya ed ancora oggi è in assoluto la mia serie animata preferita. Alcuni anni dopo sono riuscito a reperire il manga, carico di aspettative... che per lo più sono state deluse!

Iniziamo dalla storia. L'idea di base è davvero ottima: i protagonisti sono dei sacri guerrieri (saints) devoti ad Atena, a cui viene affidata un'armatura (cloth) rappresentante la loro costellazione guida. Il loro compito è combattere al fianco della dea, che si reincarna periodicamente ogni volta che il male minaccia la pace e la giustizia sulla Terra.
Purtroppo però la trama sembra seguire sempre lo stesso canovaccio, riducendosi allo schema Atena viene rapita/ridotta in fin di vita - per salvarla i Bronze Saints combattono i guerrieri del cattivo - Seiya batte il cattivo finale - Atena viene liberata - compare un nuovo nemico e si ricomincia! A questo vanno aggiunte anche numerose illogicità dell'intreccio e delle vere e proprie boiate, come Mitsumasa Kido che semina figli per il mondo manco fosse Rocco Siffredi, i bronze che lasciano le loro carte da gioco sui cadaveri dei nemici, personaggi che si materializzano dal nulla e tante tante altre... Degno poi di menzione è il personaggio di Atena/Saori. Più che una dea guerriera sembra una Paris Hilton divina, odiosa e viziata nella prima parte del manga, utile solo a farsi rapire/uccidere nella seconda. È comprensibile che lo sport nazionale sull'Olimpo sia "prendi la testa di Atena"!

Passiamo adesso al vero punto dolente: i disegni.
Dal punto di vista grafico è decisamente uno dei peggiori manga che abbia mai visto, e neanche l'età dell'opera può giustificare tale bruttezza. Tutti i personaggi, con pochissime eccezioni, hanno le stesse efebiche fattezze, e se questo può essere visto come un tocco stilistico di Kurumada, non si capisce perché donne, uomini e bambini abbiano tutti lo stesso identico volto! L'unica cosa che li distingue è il taglio dei capelli o addirittura solo il colore. A questo proposito è divertente la scena in cui Ikki commenta la somiglianza tra l'amata Esmeralda e suo fratello Shun. Altro che simili, quella è proprio Shun con le tette!
I fondali incredibilmente appaiono allo stesso tempo spogli e ripetitivi, per lo più costituiti da pietre e pavimentazioni mal disegnate. L'autore inoltre dimostra di non avere le basilari nozioni sulla prospettiva, spesso sembra di trovarsi davanti un'assonometria invece che la tavola di un manga. Se a questo si aggiunge la staticità delle inquadrature, la legnosità delle pose dei personaggi, ed alcune sviste degne di un bambino delle elementari (pezzi di armatura che si spostano da un lato all'altro, proporzioni che cambiano visibilmente da una vignetta all'altra...) si ha un quadro completo della bruttezza dei disegni.
L'unica nota positiva sono alcune armature veramente ben riuscite, basti pensare alle gold Cloth e alle Scales dei generali di Nettuno. Discorso a parte per le prime armature dei protagonisti, se amate le stupende armature di bronzo dell'anime la visione delle V1 del manga potrebbe provocarvi delle profonde crisi depressive.

In definitiva, se siete cresciuti con la serie animata e siete disposti a sorvolare su questi numerosi difetti fateci un pensierino. Se invece volete solo leggere un classico rivolgetevi altrove, troverete opere ben più meritevoli del vostro tempo e dei vostri soldi.