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Ho appena finito di rileggermi l'ultimo volume uscito (il quarto) è già sono triste sapendo che dovrò aspettare per leggerne il seguito.
Penso seriamente che The Five Star Stories sia un capolavoro, da leggere e soprattutto rileggere in quanto ad ogni lettura si colgono nuovi aspetti che in una lettura in un sol fiato (come avviene la prima volta, tanto avvincenti sono le vicende) vengono tralasciati.

La cosa che salta subito all’occhio è la presenza delle vaste e maniacali appendici presenti a inizio e fine volume. Pur presenti anche in altri manga, qui assumono un ruolo di primo luogo in quanto essenziali per stare dietro ai tanti luoghi e personaggi narrati. La storia infatti si svolge lungo un arco narrativo di millenni, narrando sì vicende di grandi eroi ma anche di centinaia (forse esagero ma non troppo) di altri personaggi fondamentali.
Proprio l’arco temporale, che l’autore ci fa percorrere in avanti e indietro, appunto millenario, suggerisce la natura “epica” del racconto, che narra di Imperatori, sovrani, dei e creature mitologiche come i draghi. L’atmosfera è resa magnificamente dallo stile medievaleggiante degli abiti, dei palazzi che si fondono con l’alta tecnologia tipica di ogni racconto di fantascienza.
Il disegno è sicuramente particolare, vecchio stile, ad alcuni potrebbe non piacere del tutto (chi è abituato a opere più moderne). Io l’ho trovato molto efficace e adatto a storia, personaggi e ambientazione.

Ogni capitolo ha i suoi personaggi principali, alcuni sono dei veri capolavori di fascino e carisma come Douglas Kaien, il ricercato numero uno dell’Ammasso Stellare, oppure Lodoss Drakuun, il secondo cavaliere nero. Per non parlare delle fatima, all’apparenza ragazze stupende che aiutano i cavalieri a far funzionare i Mortar Head, i mecha della storia.
I Mortar Head sono curatissimi sotto ogni aspetto, ed è trattato con la stessa cura maniacale anche il funzionamento degli stessi. Il design, sempre medievaleggiante, reso in maniera splendida, varia da nazione a nazione. Si possono contare decine e decine di modelli, e anche per quanto riguarda gli scontri, è stato reso alla perfezione il senso di epico.

Tirando le somme, consiglierei a chiunque l’acquisto di una serie, a parer mio, nell’olimpo dei manga e della fantascienza (ricorda molto, sotto l’aspetto temporale, il Ciclo delle Fondazioni di Asimov), ma rimane comunque una lettura forse non per tutti, visto lo stile dei disegni particolare (i li trovo splendidi, ma sicuramente non tutti la penseranno così), e che richiede un po’ di pazienza (è capitato più volte di dover riguardare vecchi volumi o appendici per capire a fondo la vicenda).