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8.0/10
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L'uomo cerca fino a che non esala il suo ultimo respiro di combattere per la proprio sopravvivenza, è una cosa certa e inattaccabile; "Alive" parla proprio della voglia di sopravvivenza e di continuare a vivere.
Alive parla di un carcerato di nome Yashiro condannato alla pena di morte, al quale viene data una seconda possibilità. Ma questa seconda possibilità non può non nascondere segreti e misteriosi obbiettivi da parte di chi gliela ha offerta.

Alive è un manga di Tsutomu Takahashi, conosciuto in Italia per il suo "Sidooh", pubblicato dalla Star Comics nel 2006 in un singolo volume di circa 250 pagine.
L'edizione non è delle migliori, infatti dà l'impressione che se lo si sfoglia troppo le pagine si staccheranno da un momento all'altro e rimanga in mano solo la copertina di carta dura.

Takahashi in questo oneshot, che spazia dal genere horror a quello del paranormale, centra la sua attenzione sulla psicologia umana e su quanto essa sia fragile e modellabile.
Infatti all'inizio viene presentata la speranza di poter vivere di nuovo, la speranza di poter rimediare ai propri errori senza doverli pagare con la morte, nel susseguirsi della storia arrivano i primi sintomi di paura e di frustrazione, la paura essere stati usati e di non poter far niente, la frustrazione di aver fatto la scelta sbagliata.
Un altro tema importante è la perversione che è presente in tutto il manga, dato che è la causa dell'arresto del protagonista ed è anche la sua nemica, contro la quale dovrà combattere.
Tsutomi riesce a sfruttare benissimo questi temi, usando la componete horror/paranormale e l'aspetto thriller molto bene, sfruttando in maniera eccellente anche la poca lunghezza della storia in generale.

Il tratto di Takahashi naturalmente si riconosce a prima vista e non si può che apprezzarlo, un tratto confuso e sempre in movimento, dove le pennellate riescono a dare moltissima enfasi, forse l'unica limitazione è il troppo uso di spazi chiusi e semplici che limita la creatività del mangaka.