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7.0/10
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Fairy Tail è un manga che inizialmente sembra avere buone potenzialità.
Una ragazza di belle speranze, proveniente da una famiglia ricca sfondata, decide di intraprendere un viaggio faticoso per diventare una maga potente o popolare. Un personaggio un po' alla James del Team Rocket per così dire. Incontra Natsu, un altro giovane mago con il suo amico fidato Happy, che l'aiutano a scoprire il mondo dei maghi.

La storia comincia subito con la consapevolezza di un mistero di rilievo che intriga subito il lettore. In un mondo popolato di gilde, maghi e strane creature sono scomparsi di punto in bianco i draghi. Tutti nello stesso momento.
Sarebbe un ottimo inizio e un ottimo movente per continuare la storia se non fosse per il fatto che dopo 20 volumi dei draghi non si vede l'ombra. Però, dopo tutto l'ambaradan di risse, lotte e scontri, finalmente sembra esserci una svolta: i protagonisti si dirigono verso il mondo da cui proviene Happy per risolvere il mistero della sparizione dei loro amici. Ciò porta a sperare che il mistero che dura da ormai 20 volumi possa venir risolto a breve.

A parte, dunque, questo frullato di cliché che si protrae all'inverosimile, trovo che sia un manga abbastanza carino, sufficiente a distrarsi e a rilassarsi senza troppi sforzi e con qualche gag esilarante.
Per chi è a conoscenza di Monster Hunter o Rave, Fairy Tail risulterà al quanto monotono per via della particolarità dell'autore di inserire sempre gli stessi elementi quali gilde, viaggi e altre sorte di personali cliché. Per chi non avesse mai letto gli altri manga dell'autore, Fairy Tail risulterà piacevole e interessante.

I disegni sono abbastanza semplici, nel senso che non richiedono particolare attenzione all'osservazione del dettaglio. Inoltre le gag risultano molto più comiche e divertenti, ma non sono nemmeno troppo infantili dal punto di vista esecutivo e figurativo.
I personaggi sono ben caratterizzati e offrono dialoghi e situazioni differenti tra ogni personaggio.

In conclusione Fairy Tail è un manga per chi non è alla ricerca della perfezione, del dettaglio, ma anche per chi non desidera trovare davanti agli occhi qualche operetta di poco conto. È una trama che si dirama in molte storie che intrattengono il lettore nell'attesa di risolvere il dilemma più grande. Oltretutto il semplice lettore impara a conoscere i personaggi e ad immaginare il loro comportamento nelle determinate situazioni. Un po' come a volerlo preparare per il punto finale.
Consigliato a chi non è troppo pretenzioso, a chi non vuole impegnarsi troppo ma esser coinvolto ugualmente nella storia.