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9.0/10
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Come prima recensione ho deciso di condividere le mie opinioni sul manga che in un certo senso ha risvegliato in me il sopito interesse per il fumetto giapponese: Claymore.
Un paio d'anni fa, mentre cercavo un buon anime da visionare, mi imbattei nella trasposizione animata di Claymore. Ne fui rapito quasi immediatamente. Il frettoloso finale tuttavia lasciava fin troppi quesiti aperti e necessitavo assolutamente di un qualche tipo di risposte. Col tempo la curiosità mi portò ad acquistare dapprima un paio di volumetti e successivamente tutti i tankobon fino ad allora usciti in blocco. La scemata passione verso i manga da quel momento riaffiorò prepotente.

Il contorno che ospita la trama di Claymore è un medioevo classico sul quale viene poggiata la piaga degli Yoma, esseri demoniaci che per sopravvivere si nutrono delle carni degli esseri umani. Per scongiurare questa minaccia, i villaggi e le città sono costretti a rivolgersi ad una speciale Organizzazione che, sotto lauto compenso, offre i servizi delle loro combattenti scelte, le Claymore. In queste guerriere scorre sangue sia umano che demoniaco, ciò le rende molto più potenti di un persona qualunque e capaci di percepire il flusso della forza diabolica sprigionata dagli Yoma, chiamata Yoki.
Nel manga ci ritroviamo a seguire le vicende e la crescita di Claire, una guerriera Claymore fredda e taciturna (non sarà poi così insolito come temperamento in questo corpo d'élite, in realtà). Agli inizi potranno esserci poco chiare le motivazioni che possono aver spinto questa giovane ad una vita mercenaria povera d'onore e ricompense, ed in tutta onestà vi capirei se l'iniziale povertà di contenuti vi facesse desistere dallo scoprirle, ma se avrete un pizzico di pazienza tutto vi verrà ampiamente narrato in alcuni capitoli che rappresentano certamente delle vette nell'opera totale.

La primaria forza della narrazione risiede a mio parere nel grande e coinvolgente gioco di intrecci che sembra davvero non voler risparmiare niente e nessuno. Dai vertici dell'Organizzazione fino agli aberranti Yoma, dalle relazioni interpersonali tra le Claymore ai segreti celati nel passato, nulla viene lasciato al caso anche a dispetto di una nostra previsione iniziale magari non proprio rosea. Mi rendo conto di avere omesso svariati passaggi ed essermi limitato a dare un assaggio del semplice contesto. Ma, davvero, non meritate di perdervi nemmeno il minimo guizzo che questa storia ha da offrirvi. Siate fiduciosi. Saprà coinvolgervi come nemmeno vi aspettereste.

La dose di combattimenti che ci verranno offerti è molto elevata e la loro natura truculenta vira decisamente verso lo splatter, e splatter non sempre fa rima con "sensatezza", si sa. Si sa anche che le eccezioni esistono e quest'opera è qui a dimostrarlo. I numerosi scontri non si risolveranno a suon di power up, che sono comunque presenti ma inseriti egregiamente nel contesto e mai immotivati, non saranno semplici confronti di forza bruta bensì lotte di strategia ed abilità, di capacità nello sfruttare le caratteristiche e tecniche combattive personali a proprio vantaggio. Fallire in questo equivarrà alla morte.

Veniamo al disegno. La matita del mangaka nei primi volumi non ci delizia un granché, lascia a desiderare sotto diversi punti di vista. L'anatomia di Claire, per fare un esempio, ma vale non solo per la protagonista agli inizi, è "acerba" e non chiaramente definita. Gli sfondi per la maggior parte del tempo sono inesistenti, non sarà raro trovare pagine e pagine consecutive di sfondi praticamente bianchi. Il talento di Yagi però è già ampiamente visibile e i margini di miglioramento ci sono tutti, bisogna solo attendere un poco, e difatti, all'incirca dal terzo volume, il tratto migliora in maniera esponenziale, da quel momento non si farà che migliorare. Tavole piene, ottimo livello di dettaglio dei fondali, visi e corpi ben delineati e proporzionati.
Anche nelle scene di lotta il tutto rimane comprensibile e organico. Le mostruosità che faranno capolino tra le pagine sono meravigliose. Che dire poi del design dei famigerati Tre dell'Abisso? Sensazionale, monolitico, imponente. Un certo debito nei confronti del buon Miura è evidente, come pure qualche omaggio, ma Claymore riesce ad acquisire una sua indipendenza e anima, quindi i paragoni sono leciti ma fino ad un certo (remoto) punto.

C'è da dire che i volti delle nostre beniamine in certi frangenti soffrono di una certa staticità e le loro espressioni facciali tendono a ripetersi spesso. Da notare anche il fatto che i personaggi maschili (che si contano davvero sulla dita di una mano), hanno un appeal di gran lunga inferiore in quanto a caratterizzazione grafica.
In definitiva, questo è un seinen/shounen che consiglio senza remore. Se cercate una trama coinvolgente ed appassionante condita da un superbo disegno e da combattimenti al cardiopalmo, non potete che rivolgere a questo manga il vostro sguardo.
Regalatevelo.