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8.0/10
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Spinta dall'amore nato per le Clamp in seguito alla lettura di Tokyo Babylon, ho voluto provare a leggere la loro prima opera in assoluto, ovvero RG Veda. Ho potuto comprare la nuova edizione della Magic Press, davvero degna di nota. Gli albi sono rigidi, presentano sovraccoperta e pagine a colori patinate.

Parlando della trama, un aspetto molto particolare è che questa, così come i nomi dei personaggi stessi, fanno riferimento ai testi sacri dell'induismo. Una storia quindi ben progettata sin dall'inizio, ricca di riferimenti religiosi sapientemente spiegati alla fine dei primi volumi. La storia inizia raccontandoci che circa 300 anni prima, il Dio del tuono Taishakuten aveva dato inizio ad una guerra, riuscendo a spodestare il precedente Re. Da allora il nuovo Re Taishakuten ha dato inizio ad un regno di sangue e terrore. Ma il regno di Taishakuten è in pericolo, poichè una profezia che verrà svelata al nostro protagonista Yasha-ò, dice proprio che Yasha-ò dopo aver risvegliato il bambino Ashura (Ashura è l'unico superstite rimasto della sua stirpe) metterà in moto la macchina del destino, portando al ricongiungimento delle sei stelle e alla conseguente distruzione del mondo celeste. Ed è qui che tutto ha inizio, con il risveglio di Ashura da parte di Yasha-ò. Il destino farà il suo corso, o invece questo potrà essere cambiato? Ovviamente se volete la risposta a questo interrogativo, non dovrete far altro che leggere questo manga.

RG Veda è un manga che nel suo complesso mi è piaciuto, pur presentando delle pecche di cui vi parlerò più avanti. Il primo aspetto dal quale non si può non rimanere colpiti è lo stile di disegno. I disegni sono sublimi, non riesco a descriverli con termini migliori. Alcune delle tavole di RG Veda sono un vero piacere per gli occhi, che meritano di essere contemplate nel senso letterale del temine. In secondo luogo ho trovato la trama piuttosto avvincente, in quanto pervasa dallo spirito di vendetta che anima i nostri protagonisti. Taishakuten è un Re piuttosto spietato, e darà modo ad ognuno di avere un motivo valido per cercare vendetta nei suoi confronti. Il manga inoltre presenta dei personaggi piuttosto ambigui, di cui non si capisce bene sin da subito il loro ruolo e le loro reali intenzioni, e ciò invoglia il lettore a proseguire la lettura proprio per cercare di far luce sui misteri che circondano quei personaggi. Il tema della doppia natura con relativa ambiguità è stato già utilizzato dalla Clamp (vedi ad esempio Tokyo Babylon) e trovo che sia un espediente ben azzeccato, in quanto secondo me sono proprio i personaggi come Kendappa-ò e Kujaku ad essere i meglio riusciti. Sono sicuramente i personaggi più complessi del manga, in quanto misteriosi ed enigmatici.

Veniamo a quelli che per me sono i punti dolenti. Quando l'espediente " morte di un personaggio" è funzionale alla trama, per quel che mi riguarda esso risulta ben accetto, specialmente se un avvenimento di questo tipo riesce ad indurre nel lettore sentimenti quali tristezza, malinconia, sgomento. Trovo invece che le Clamp in RG Veda abbiamo calcato troppo la mano, facendo morire a ruota libera il malcapitato di turno. In questo modo le innumerevoli morti che ritroviamo nel manga non sono riuscite a trasmettermi qualcosa, in quanto scontate e prevedibili. Morti che secondo me erano assolutamente evitabili e che sono state inserite soltanto per stupire il lettore, o per puro sadismo. Si è toccato il fondo secondo me col volume numero nove, per poi salvarsi in calcio d'angolo con il finale.

Finale che mi è piaciuto molto e che ha risollevato non poco la piega che la storia aveva preso negli ultimi volumi. Ho trovato i protagonisti un po troppo "freddi" , mentre mi ha colpito molto il rapporto che si è venuto ad instaurare tra Yasha-ò e Ashura. L'affetto nato tra l'impassibile e freddo Yasha-ò e il dolce principe Ashura è un qualcosa che mi ha intenerito molto e che non scorderò facilmente. Quindi nel complesso RG Veda è una buona lettura, che pur presentando delle piccole pecche merita attenzione, specialmente se ci si vuole avvicinare alle opere Clamp.