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4.0/10
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Se mi chiedessero di descrivere Bleach in due parole direi "capolavoro mancato". Iniziai Bleach incuriosito dalle tantissime recensioni positive e dall'incredibile successo che pian piano il manga acquisiva, e non ne rimasi affatto pentito. Ma allora perché ho dato 4? Partiamo con ordine. Bleach inizia quasi senza trama per i primi 6 volumi, ma la svolta inizia dal numero 7, l'entrata in scena di due nuovi personaggi, Abarai Renji e Kuchiki Byakuya dà il via alla miglior saga di Bleach, ovvero quella della Soul Society, che durerà fino al volume 21. Per me Bleach dal numero 7 al 21 merita un 10 e fino a quel momento sarebbe stato il miglior Shonen manga esistente, surclassando e non di poco gli altri due manga dei "Big 3" ovvero Naruto e One Piece. Molti dicono che dal numero 22 Bleach inizi a fare schifo, per via della ripetitività della trama, ma da questo genere di Shonen non si può pretendere chissà cosa, e comunque non sono d'accordo con chi dice così. Lo schifo di Bleach inizia con il numero 48, ovvero con la fine della saga degli Arrancar, l'autore non poteva farla finire in un modo peggiore (che non dico per evitare spoiler) che purtroppo segna la rovina definitiva di questo manga che stava cadendo sempre di più nell'oblio. Dalle saghe dopo Bleach non si riconosce nemmeno più, quella dei Fullbring la considero addirittura un "filler nel manga", fatta solo per ridare i poteri a Ichigo (ma allora perché farglieli perdere?). Successivamente alla saga dei Fullbring, Bleach entra (finalmente) nell'arco narrativo finale, qui speravo che si riprendesse, e invece non si è nemmeno lontanamente vicini al livello delle prime due saghe.
Per ultima cosa volevo parlare dei disegni, il tratto di Kubo è buono, le scene di combattimento quasi tutte perfette e i personaggi ben disegnati. Il tutto però è rovinato dalla quasi totale assenza di sfondi, ridotti allo stretto necessario. In definitiva, consiglio Bleach? Se siete amanti di questo genere di Shonen, si, ma sappiate che rimarrete delusi a lunga andare.