Recensione
AKB49 - Renai Kinshi Jourei
8.0/10
Dirò la verità, ho iniziato a leggere questo manga decisamente per caso, dopo aver visto un banner pubblicitario su di un sito inglese, ma mi ha decisamente colpito fin dalle prime pagine.
Non lasciatevi "demoralizzare" dal fatto che, a prima vista, può sembrare un manga "pubblicitario" il cui unico scopo è aumentare la già grande popolarità delle AKB48 che, come già scritto da altri, compaiono più volte nell'opera (non nego che, probabilmente, quest'aspetto ha inciso sulla creazione del manga, però non si tratta di mera pubblicità). Ben presto la trama si sviluppa in modo da potersi "graduare dalle AKB48" (cioè lasciare il gruppo per avanzare con la propria carriera, tanto per usare lo "slang" da idol che viene spesso utilizzato anche nel manga), così da avere sempre meno bisogno della presenza delle suddette idols. Quindi, forse, è più corretto dire che è stato il manga a beneficiare della già affermata popolarità delle ragazze, quantomeno inizialmente, soprattutto sapendo che gli autori sono entrambi emergenti.
Certo, la trama comunque non è la più originale che io abbia visto (con questo non voglio dire che sia banale, anzi, ha parecchi spunti interessanti ma affronta molti temi "già" visti nella crescente marea di titoli dedicati al mondo dello show-biz e, per alcuni versi, paga lo scotto di essere uno shounen, possedendone la "struttura tipica") ma è decisamente ben congegnata e, soprattutto, riesce a reggersi senza tentennamenti su fondamenta reali, cosa in genere particolarmente difficile. I personaggi e gli antagonisti poi, sono caratterizzati in maniera ottima e "crescono" rimanendo però sempre fedeli a se stessi e ad un'idea di fondo da cui traggono origine - Hiroko, la ragazza di cui il protagonista è innamorato, ad esempio evolve parecchio nel corso dell'opera senza però stravolgere mai la sua essenza da "ragazza della porta accanto".
Anche i disegni, sempre curati ed intriganti, evolvono durante il corso del manga, diventando via via meno "spigolosi" e soprattutto più "luminosi" quasi come se la crescente popolarità delle ragazze (beh... il protagonista è in realtà un ragazzo, ma poco importa) illuminasse effettivamente l'intera atmosfera, riuscendo comunque a convogliare egregiamente le espressioni e gli stati d'animo, senza contare l'ilarità che sono capaci di comunicare durante gli intermezzi comici.
Non nego che questo manga abbia anche alcuni difetti, primo fra tutti il fatto che il pretesto iniziale (un ragazzo travestito da ragazza in mezzo alle idols) proseguendo nella trama tende a perdersi un po' (benché negli ultimi capitoli che ho letto, cioè quelli a cavallo fra l'undicesimo e il dodicesimo volume, quest'aspetto ritorni ad essere più presente) ma nel complesso, mi sento di caldeggiare la lettura di questo manga, anche in virtù di alcuni archi narrativi (come ad esempio quello appena concluso nelle scan inglesi) che ho apprezzato particolarmente. Insomma, a meno che non abbiate qualche faida personale in atto con le AKB48 o con le idol in generale, io una letta a questo manga la darei!
Non lasciatevi "demoralizzare" dal fatto che, a prima vista, può sembrare un manga "pubblicitario" il cui unico scopo è aumentare la già grande popolarità delle AKB48 che, come già scritto da altri, compaiono più volte nell'opera (non nego che, probabilmente, quest'aspetto ha inciso sulla creazione del manga, però non si tratta di mera pubblicità). Ben presto la trama si sviluppa in modo da potersi "graduare dalle AKB48" (cioè lasciare il gruppo per avanzare con la propria carriera, tanto per usare lo "slang" da idol che viene spesso utilizzato anche nel manga), così da avere sempre meno bisogno della presenza delle suddette idols. Quindi, forse, è più corretto dire che è stato il manga a beneficiare della già affermata popolarità delle ragazze, quantomeno inizialmente, soprattutto sapendo che gli autori sono entrambi emergenti.
Certo, la trama comunque non è la più originale che io abbia visto (con questo non voglio dire che sia banale, anzi, ha parecchi spunti interessanti ma affronta molti temi "già" visti nella crescente marea di titoli dedicati al mondo dello show-biz e, per alcuni versi, paga lo scotto di essere uno shounen, possedendone la "struttura tipica") ma è decisamente ben congegnata e, soprattutto, riesce a reggersi senza tentennamenti su fondamenta reali, cosa in genere particolarmente difficile. I personaggi e gli antagonisti poi, sono caratterizzati in maniera ottima e "crescono" rimanendo però sempre fedeli a se stessi e ad un'idea di fondo da cui traggono origine - Hiroko, la ragazza di cui il protagonista è innamorato, ad esempio evolve parecchio nel corso dell'opera senza però stravolgere mai la sua essenza da "ragazza della porta accanto".
Anche i disegni, sempre curati ed intriganti, evolvono durante il corso del manga, diventando via via meno "spigolosi" e soprattutto più "luminosi" quasi come se la crescente popolarità delle ragazze (beh... il protagonista è in realtà un ragazzo, ma poco importa) illuminasse effettivamente l'intera atmosfera, riuscendo comunque a convogliare egregiamente le espressioni e gli stati d'animo, senza contare l'ilarità che sono capaci di comunicare durante gli intermezzi comici.
Non nego che questo manga abbia anche alcuni difetti, primo fra tutti il fatto che il pretesto iniziale (un ragazzo travestito da ragazza in mezzo alle idols) proseguendo nella trama tende a perdersi un po' (benché negli ultimi capitoli che ho letto, cioè quelli a cavallo fra l'undicesimo e il dodicesimo volume, quest'aspetto ritorni ad essere più presente) ma nel complesso, mi sento di caldeggiare la lettura di questo manga, anche in virtù di alcuni archi narrativi (come ad esempio quello appena concluso nelle scan inglesi) che ho apprezzato particolarmente. Insomma, a meno che non abbiate qualche faida personale in atto con le AKB48 o con le idol in generale, io una letta a questo manga la darei!