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7.0/10
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Una squadra di calcio di Tokyo è in un momento difficile della propria storia, per uscirne la società decide di assumere un giovane allenatore che ha proprio fatto la storia del club!

Ho comprato il primo volume in edicola, non avevo nulla da leggere e praticamente senza sapere nulla di questo manga ho deciso di comprarlo, un po' perchè sono un appassionato di calcio e un po' perchè, come credo in molti, sono cresciuto con le prodezze di Holly e Benji che seguivo con passione ogni giorno tornato da scuola.
Torno dall'edicola, mi siedo e comincio a leggere , 10, 15, 20 pagine, 20 pagine e nessun tiro della tigre?
Ecco proprio questa cosa penso sia il vero punto di forza di questo manga, il calcio, il calcio vero, quello con gli allenamenti, con i vari rapporti tra i giocatori, la società e i tifosi, non parla di un gruppo di ragazzini che sognano di far vincere i mondiali al Giappone ma parla di giocatori veri che giocano in squadre vere in un campionato vero!
Takeshi Tatsumi è il nostro allenatore e quindi il nostro protagonista, è personaggio già visto e rivisto ma ha comunque il suo fascino, è sgarbato, pigro e strafottente ma anche brillante ma soprattutto adora il giant killing.
Cos'è il giant killing? per farla breve è quando una squadretta sulla carta supersfavorita riesce a fare il miracolo e sconfiggere una grande squadra (esempio: è come se il Torino dovesse battere il Barcellona).
Quindi il nostro allenatore non può che essere attratto ad allenare l'ETU (East Tokyo United) che è in piena crisi, anche se la situazione non sarà semplice come si aspettava, infatti Tastumi era un ex fuoriclasse dell'ETU che non ha mantenuto buoni rapporti soprattutto con la tifoseria!
Tatsumi per ora purtroppo per ora è l'unico personaggio davvero interessante del manga, ci sono altri personaggi ma secondo il mio parere non sono per nulla affascinanti, abbiamo il simpatico presidente, il capitano tradito, l'astro nascente sotto pressione, i vecchi tifosi di Tastumi e i nuovi piccoli tifosi che lo conoscono come allenatore.

I disegni non sono davvero nulla di speciale anzi, però posso dire che le scene in movimento sono davvero ben realizzate e riescono a dare bene l'idea della palla in movimento e delle azioni d'attacco e di difesa, in questo modo le partite ti coinvolgono e ti fanno entrare in modalità stadio.
Il resto dei disegni come dicevo prima non è nulla di che, soprattutto nei personaggi, forse è anche per questo che non li trovo interessanti, non hanno nulla che colpisce.
Attenzione, con questo non sto dicendo che è pessimo, è accettabile, di sicuro in giro troverete molto di meglio.

In conclusione Giant Killing è un buon manga sportivo che fa di quella che doveva essere la sua debolezza la sua parte vincente, se si è dei tifosi di calcio è una buona lettura leggera, lo sconsiglio a chi non interessa il calcio e a chi vuole partite spettacolari con tiri della tigre e catapulte infernali.
Non entrerà di certa nella classifica dei miei manga preferiti ma lo sto apprezzando soprattutto per la diversità ma sperando che volume dopo volume migliori ancora di più, quindi per ora è un 7 ma che potrebbe migliorare!