Recensione
Claymore
10.0/10
Questa è la mia prima recensione e ho deciso di dedicarla ad un manga che ho finito proprio ieri. Allora, Claymore.
È un manga dall'ambientazione molto particolare, se non unica nel suo genere. Ci troviamo in un mondo medievale in cui convivono uomini ed esseri mostruosi chiamati Yoma, che si cibano degli umani ed hanno la capacità di mimetizzarsi fra loro, caratteristica che combinata alle incredibili capacità fisiche li rende una vera e propria piaga per le città. Contro questi mostri agisce una misteriosa organizzazione che attraverso delle guerriere, dette Claymore appunto, si sbarazza degli Yoma sotto adeguato compenso. Lungo i ventisette volumi che compongono questo manga seguiremo le avventure di Claire, una di queste temibili combattenti.
La storia è a mio parere sempre chiara ma non per questo piatta; flashback, colpi di scena, intrecci politici e vicende personali vengono abilmente miscelati da Norihiro Yagi, che mette al bando momenti morti e troppo lineari. È un piacere quindi seguire la trama e lasciarsi sorprendere, anche grazie al disegno che è ottimo e va via via migliorando, arricchendosi di dettagli e mostrando combattimenti e paesaggi curati in maniera maniacale. Menzione d'onore li meritano il design dei mostri, estremamente diversi tra loro, e quello delle guerriere: pur essendo quasi identiche fisicamente, quel "quasi" che le rende uniche sarà sempre visibile e mai vi capiterà di confondere l'una con l'altra. Questa unicità, arricchita da una buona componente di introspezione psicologica e di caratterizzazione, vi farà amare le eroine rendendole a dispetto delle apparenze estremamente diverse fra loro. Allo stesso modo non vi troverete davanti a cattivi stereotipati e banali.
Per quanto riguarda i combattimenti essi sono ovviamente molto presenti e spettacolari, per certi versi splatter, ma mai scontati o caotici; non vi troverete davanti continui power up, e allo stesso modo non ho visto alcun tipo di fanservice (nonostante la materia prima non manchi!). Non spendo più di due righe a commentare le voci di corridoio che bollano Claymore come la versione femminile di Berserk. Lascio ai futuri lettori il piacere di scoprire che non è assolutamente così e che da ogni più piccolo componente di Claymore sprizza originalità.
Concludo la mia recensione consigliando Claymore a chiunque: che tu sia un navigato lettore di manga o un neofita del fumetto ti troverai davanti a un'opera che è impossibile non apprezzare; chiudendo l'ultimo capitolo dell'ultimo volume rifletterai sul fatto che le avventure della bella Claire sono finite, e ti sembrerà di salutare per sempre una cara amica.
10.
È un manga dall'ambientazione molto particolare, se non unica nel suo genere. Ci troviamo in un mondo medievale in cui convivono uomini ed esseri mostruosi chiamati Yoma, che si cibano degli umani ed hanno la capacità di mimetizzarsi fra loro, caratteristica che combinata alle incredibili capacità fisiche li rende una vera e propria piaga per le città. Contro questi mostri agisce una misteriosa organizzazione che attraverso delle guerriere, dette Claymore appunto, si sbarazza degli Yoma sotto adeguato compenso. Lungo i ventisette volumi che compongono questo manga seguiremo le avventure di Claire, una di queste temibili combattenti.
La storia è a mio parere sempre chiara ma non per questo piatta; flashback, colpi di scena, intrecci politici e vicende personali vengono abilmente miscelati da Norihiro Yagi, che mette al bando momenti morti e troppo lineari. È un piacere quindi seguire la trama e lasciarsi sorprendere, anche grazie al disegno che è ottimo e va via via migliorando, arricchendosi di dettagli e mostrando combattimenti e paesaggi curati in maniera maniacale. Menzione d'onore li meritano il design dei mostri, estremamente diversi tra loro, e quello delle guerriere: pur essendo quasi identiche fisicamente, quel "quasi" che le rende uniche sarà sempre visibile e mai vi capiterà di confondere l'una con l'altra. Questa unicità, arricchita da una buona componente di introspezione psicologica e di caratterizzazione, vi farà amare le eroine rendendole a dispetto delle apparenze estremamente diverse fra loro. Allo stesso modo non vi troverete davanti a cattivi stereotipati e banali.
Per quanto riguarda i combattimenti essi sono ovviamente molto presenti e spettacolari, per certi versi splatter, ma mai scontati o caotici; non vi troverete davanti continui power up, e allo stesso modo non ho visto alcun tipo di fanservice (nonostante la materia prima non manchi!). Non spendo più di due righe a commentare le voci di corridoio che bollano Claymore come la versione femminile di Berserk. Lascio ai futuri lettori il piacere di scoprire che non è assolutamente così e che da ogni più piccolo componente di Claymore sprizza originalità.
Concludo la mia recensione consigliando Claymore a chiunque: che tu sia un navigato lettore di manga o un neofita del fumetto ti troverai davanti a un'opera che è impossibile non apprezzare; chiudendo l'ultimo capitolo dell'ultimo volume rifletterai sul fatto che le avventure della bella Claire sono finite, e ti sembrerà di salutare per sempre una cara amica.
10.