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Nel 1996, a distanza di otto anni dalla conclusione del manga, Buronson e Tetsuo Hara tornano a narrare le avventure dell'ultimo erede dell'Hokuto Shinken. Questa volta però, invece di un manga, i due autori realizzano un romanzo: nasce così "Shōsetsu Hokuto no Ken: Jubaku no Machi" (Hokuto no Ken - La città stregata), pubblicato in Italia con il semplice titolo di "Ken il guerriero - il romanzo", mentre il racconto ha preso il titolo di "La città incantata". Dalla storia di questo romanzo, nel 2003 è stato realizzato "Shin Hokuto no Ken", serie OAV di tre episodi, uscita in Italia come "Ken il guerriero - La trilogia".

La storia si svolge in un periodo di tempo non ben definito, collocabile probabilmente nel periodo di vuoto narrativo che intercorre tra la sconfitta di Raoh e quello che è considerato l'inizio della seconda serie.
Nel suo lungo pellegrinaggio per il mondo in rovina, Kenshiro giunge a Lastland, una città fortezza governata da uno spietato dittatore di nome Sanga.
L'uomo è riuscito a soggiogare le volontà degli abitanti della città grazie ad un falso dio di nome Doha, un ragazzo che sembra essere in grado di compiere miracoli. Mentre Kenshiro si trova a Lastland incontra Tobi, un ragazzo che si guadagna da vivere come informatore, ma anche e sopratutto Sara, una bella ragazza che, con grande spirito di sacrificio e dedizione, si dedica alla cura dei malati e dei bisognosi. Grande è la sorpresa di Kenshiro quando scopre che la ragazza cura la gente stimolando gli tsubo segreti conosciuti solo dai maestri di Hokuto.
Purtroppo per Kenshiro, non è solo di Sara e Sanga che deve preoccuparsi: presto arriva in città anche Seiji, un misterioso ragazzo che sembra conoscere una disciplina di lotta molto simile alla Hokuto Shinken.

Il romanzo è molto scorrevole e discretamente appassionante. La storia è interessante e perfettamente nei canoni della serie originale. Il libro è composto di dieci brevi capitoli, scritti con uno stile molto semplice, con periodi molto corti. Forse un difetto potrebbe essere quello che alla fine la storia non aggiunge quasi nulla a quelle che sono le vicende del manga originale e che gli eventi qui narrati non hanno ovviamente nessuna influenza sulla vita di Kenshiro come personaggio, nonostante il racconto sia stato scritto dagli autori originali.
Ogni capitolo ha inoltre una o due illustrazioni inedite realizzate dal maestro Hara, usate per sottolineare i momenti più importanti e utilissime per dare un volto ai nuovi personaggi.

L'edizione italiana del libro, pubblicata da Kappa Edizioni è quella standard della collana Mangazine, su cui sono stati pubblicati anche i romanzi di altri manga, nello stesso identico formato.
C'è solo qualche problema di adattamento e traduzione che potevano e dovevano essere più curati. Ad esempio, il titolo è stato tradotto come "La città incantata", ma così sembra che Kenshiro si rechi in un posto pieno di gente sorridente. La traduzione più giusta del titolo è "La città stregata", titolo che è stato giustamente utilizzato per il primo episodio della trilogia animata. Poi ci sono alcuni termini giapponesi messi senza note e un "Laou" al posto di Raoh, ma su questo si può anche chiudere un occhio.

Il romanzo è ovviamente indirizzato solo ai fan di Kenshiro dato che non presenta il personaggio né il mondo in cui si svolgono gli eventi. Nel complesso è un'opera discreta che, pur non essendo essenziale, racconta comunque un'avventura inedita dell'uomo di Hokuto.