Recensione
Zootropolis
9.0/10
Premetto che detesto il termine furry, che mi è stato a volte affibbiato solo perché appassionata di serie con animali parlanti (ma, chiarisco subito, io rispetto gay ed etero allo stesso modo, ma i film a luci rosse, che siano donnaxdonna o uomoxuomo, che siano di animali antropomorfi o di esseri umani, li detesto e non li guarderò mai - e lo dico da agnostica e a favore dei matrimoni gay, anzi a favore dei diritti uguali per tutti in generale); stessa cosa per il mio nickname, nato dal fatto che la mia gatta si comportava come un furetto e anche per lo scarto consonantico furetto-fumetto. I film e cartoni con animali parlanti li apprezzo proprio perché... gli animali parlanti non esistono! Ed è questo il bello, creare delle storie impossibili nella grigia vita reale.
Parlando del film, la cosa bella è che viene proposta un'allegoria della società umana, dove i vari stereotipi e le varie etnie vengono trasfigurati sotto forma di vari mammiferi, quali i conigli (per rappresentare la comunità afro-americana e le donne che vogliono fare lavori da uomini) o le volpi (le categorie sociali che vorrebbero riuscire a essere viste bene, ma i pregiudizi della società le rendono vittime di discriminazione e le rendono vittimisti). Altri personaggi divertenti sono un ghepardo ciccione e dall'aspetto bonaccione, oltre ai celeberrimi bradipi Flash e Priscilla.
E' un film di spionaggio, piuttosto movimentato e a tratti commovente, con molte gag geniali e un ritmo incalzante. Trovo la scelta del cattivo a sorpresa (spalla di qualcun'altro, più "forte" del suddetto cattivo) molto, ma molto azzeccata, e anche geniale, nonostante si capisca, dalle sue movenze, che il suddetto personaggio è tutt'altro che innocente. In alcuni punti, soprattutto quando i due protagonisti sono vittima di bullismo, il film riesce a commuovere, come anche il finale che sottolinea che la vita è complicata e il mondo non è al servizio di nessuno, ma vivere è una grande avventura.
L'animazione 3D è davvero molto bella e credibile, i personaggi sembrano davvero vivi e vegeti, e non dei pupazzi come in molte serie animate in CGI. I vari distretti della città sono anch'essi molto creativi, uno spettacolo per gli occhi.
Purtroppo non è un film da 10 pieno. Il perché? Innanzitutto, il topo mafioso... non lo trovo un personaggio malvagio, ma sinceramente il tema della mafia italo-americana nei cartoni ha stancato: Tony Ciccione de "I Simpson", i Picciotti degli "Animaniacs", i coccodrilli mafiosi dell'orribile film "Uno zoo in Fuga", gli squali di "Shark Tale"... un po' di varietà e un calcio a questo noioso stereotipo farebbe bene (anche se, onestamente, ho apprezzato la citazione al colossal "Il Padrino", con il matrimonio buzzurro con i topi).
E poi c'è la canzoncina "Try everything" di Gazelle/Shakira. Di solito quest'artista mi piace molto (pensiamo a "Hips Don't Lie", "Whenever, Whenever", "This Time For Africa"), ma questa volta la canzone che canta è sì orecchiabile, ma ha proprio pochissimo brio, sia paragonata ad altre canzoni della cantante colombiana che a canzoni Disney precedenti.
A parte questi pochissimi difetti (anche se sono un po' pesanti, in verità), il film lo consiglio caldamente a chiunque ami vedere storie impossibili (ovvero con animali parlanti), ai furry normali (ovvero quelli che odiano le cose sporche con animali parlanti, ma comunque vogliono riconoscersi nella comunità), ai bambini di tutte le età e alle famiglie. Buon divertimento.
Parlando del film, la cosa bella è che viene proposta un'allegoria della società umana, dove i vari stereotipi e le varie etnie vengono trasfigurati sotto forma di vari mammiferi, quali i conigli (per rappresentare la comunità afro-americana e le donne che vogliono fare lavori da uomini) o le volpi (le categorie sociali che vorrebbero riuscire a essere viste bene, ma i pregiudizi della società le rendono vittime di discriminazione e le rendono vittimisti). Altri personaggi divertenti sono un ghepardo ciccione e dall'aspetto bonaccione, oltre ai celeberrimi bradipi Flash e Priscilla.
E' un film di spionaggio, piuttosto movimentato e a tratti commovente, con molte gag geniali e un ritmo incalzante. Trovo la scelta del cattivo a sorpresa (spalla di qualcun'altro, più "forte" del suddetto cattivo) molto, ma molto azzeccata, e anche geniale, nonostante si capisca, dalle sue movenze, che il suddetto personaggio è tutt'altro che innocente. In alcuni punti, soprattutto quando i due protagonisti sono vittima di bullismo, il film riesce a commuovere, come anche il finale che sottolinea che la vita è complicata e il mondo non è al servizio di nessuno, ma vivere è una grande avventura.
L'animazione 3D è davvero molto bella e credibile, i personaggi sembrano davvero vivi e vegeti, e non dei pupazzi come in molte serie animate in CGI. I vari distretti della città sono anch'essi molto creativi, uno spettacolo per gli occhi.
Purtroppo non è un film da 10 pieno. Il perché? Innanzitutto, il topo mafioso... non lo trovo un personaggio malvagio, ma sinceramente il tema della mafia italo-americana nei cartoni ha stancato: Tony Ciccione de "I Simpson", i Picciotti degli "Animaniacs", i coccodrilli mafiosi dell'orribile film "Uno zoo in Fuga", gli squali di "Shark Tale"... un po' di varietà e un calcio a questo noioso stereotipo farebbe bene (anche se, onestamente, ho apprezzato la citazione al colossal "Il Padrino", con il matrimonio buzzurro con i topi).
E poi c'è la canzoncina "Try everything" di Gazelle/Shakira. Di solito quest'artista mi piace molto (pensiamo a "Hips Don't Lie", "Whenever, Whenever", "This Time For Africa"), ma questa volta la canzone che canta è sì orecchiabile, ma ha proprio pochissimo brio, sia paragonata ad altre canzoni della cantante colombiana che a canzoni Disney precedenti.
A parte questi pochissimi difetti (anche se sono un po' pesanti, in verità), il film lo consiglio caldamente a chiunque ami vedere storie impossibili (ovvero con animali parlanti), ai furry normali (ovvero quelli che odiano le cose sporche con animali parlanti, ma comunque vogliono riconoscersi nella comunità), ai bambini di tutte le età e alle famiglie. Buon divertimento.