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5.5/10
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Mi sono interessato ad "Ergo Proxy" quando ho visto alcune immagini della protagonista, colpito da un design tanto audace e originale. Senza alcun indugio mi sono messo dunque a guardare l'intero anime e ne sono rimasto... Spiazzato.
Spiazzato tuttavia può avere diverse accezioni, ed "Ergo Proxy" le conteneva tutte, da quelle positive a quelle, purtroppo, molto meno lusinghiere. Sicuramente quel design così audace e originale era presente e mostrava anche una cura che non mi aspettavo, tuttavia quei disegni così interessanti devono confrontarsi con una trama incredibilmente intricata. Non solo l'ambientazione stessa possiede una "trama", ovvero una storia del mondo, che, per quanto intrigante, è estremamente complessa, ma esiste anche una misteriosa trama (nel senso più classico), pregressa agli avvenimenti che accadono negli episodi, anch'essa incredibilmente complessa e articolata.

<b>Attenzione: la seguente parte contiene spoiler</b>

Oltretutto la stessa esistenza del mondo descritto da ergo proxy ha, per me, un buco che ancora non sono riuscito a colmare: perché gli umani creano i proxy, i dome e tutto ciò che ne scaturisce "per preservare la vita", quando è tutto programmato per autodistruggersi al loro ritorno? Tutto lo sforzo è fine a se stesso?

<b>Fine della parte contenente spoiler</b>

Ovviamente, l'obiettivo di questa complessità che non viene spiegata se non poco a poco con l'avanzare degli episodi è quello di creare un'atmosfera misteriosa e cupa. Tuttavia, l'effetto che lo spettatore percepisce è quello di un'eccessiva confusione, che potrebbe addirittura risultare frustrante. Vengono continuamente aggiunti dettagli su dettagli, nuovi misteri che si accavallano a quelli precedenti, mentre le spiegazioni arrivano parziali, col contagocce e solo verso la fine dell'anime. Sembra che i creatori di quest'opera abbiano voluto sacrificare molto, chiarezza ed efficacia della storia raccontata compresi, in nome di questa "atmosfera" enigmatica e tenebrosa che l'anime cerca in ogni modo di ottenere. Atmosfera che, oltretutto, viene rovinata dalla musica insistente e martellante. Musica che, ogni tanto, trova pure delle soluzioni interessanti, ma che appunto viene usata in ogni secondo della serie, incessantemente. Come conseguenza anche il ritmo ne risulta accelerato e l'effetto confusione amplificato. In nome dell'atmosfera misteriosa vengono confezionati degli episodi tediosi, pregni di filosofia occidentale reinterpretata e banalizzata e inserita in modo esplicito, in un'infantile sforzo di risultare fine e intellettuale (l'episodio della biblioteca è l'esempio perfetto). La struttura che vuole un mondo O degli avvenimenti misteriosi che vengono svelati man mano non è certo originale e può essere una meccanica molto efficace se studiata e ponderata bene. "Ergo Proxy" cerca di creare mistero nella struttura del mondo E nella storia dei protagonisti, obiettivo ambizioso ma fattibile, ma è nel modo e nei tempi in cui i misteri che vengono svelati che l'anime fallisce.

Eppure, nonostante tutto questo e un voto che non raggiunge la sufficienza, non me la sento di sconsigliare del tutto la visione di quest'anime. Alcuni episodi atipici spiazzano in un senso del tutto positivo e sono un piccolo picco di stile e narrazione, che resta ermetica ma fa di questa sua "impenetrabilità" un perno per essere libera e creativa in modo veramente puro. Nonostante la serie in generale si dimostri pretenziosa e mal assemblata, ci sono alcuni momenti che "valgono il prezzo del biglietto", per così dire. Se si ha pazienza e si accetta di non poter capire tutto ciò che avviene sullo schermo si potrebbe venire premiati assistendo a uno di questi momenti.