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8.0/10
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Dazai una volta disse: "In questo mondo esiste una cosa chiamata amore. Ne sono certo. Ma è come esprimerlo, le sue regole, che sono difficili da trovare." Credo che questo sia il modo migliore di iniziare a parlare di "Tsuki ga Kirei", anime sentimentale che ho trovato molto piacevole a piccole dosi, per non farlo diventare troppo noioso.
Infatti credo sia necessario premettere una cosa: non ci sono superpoteri, non ci sono fantasmi, non c'è nulla che ti faccia pensare: "Questo non può succedere mai nella vita"; questa storia è talmente normale che, paradossalmente, trovo che sia qualcosa di davvero originale.

Prima di tutto, i protagonisti: lei, Akane Mizuno, terza media, ama correre, non per nulla è nel club di atletica insieme a due sue grandi amiche; lui, Kotarou Azumi, stessa classe di Akane, è nel club di letteratura (dove in pratica ci sono lui, sé stesso, sé medesimo, Kotarou e Azumi!) e fa danza tradizionale giapponese, sogna di diventare uno scrittore di romanzi storici, come Dazai (da cui l'apertura), suo idolo, di cui spesso verranno fatte citazioni durante la visione. Entrambi sono alle prime armi con l'amore, sono introversi, non sanno come esprimersi con "l'altra metà del cielo", e affronteranno problemi di tipo quotidiano, gelosie, fraintendimenti, come altri più importanti come la scelta della scuola superiore... come se la caveranno?
Non ho molto da dire sugli altri personaggi: qualcuno di loro ha un ruolo più importante di altri, ma fondamentalmente tutti sono di contorno rispetto ad Akane e Kotarou, le cui vicende sono alla base stessa della storia. Mi sento comunque di citare Chinatsu, un'amica del cuore di Akane, Hira, ragazzo del club di atletica, Roman, amico di Kotarou, e il proprietario della libreria dove Kotarou va spesso a leggere, il quale anche lui ha a che fare con il gruppo di danza tradizionale.

La storia l'ho amata, ogni personaggio è credibile, non ha (o non "è") uno stereotipo, sono persone normali in cui ognuno di noi può ritrovare sé stesso o altri, anche se, come detto prima, non c'è molto spazio per tutti.
Le musiche mi sono piaciute, la opening e la ending non sono tra le mie preferite, ma le ho trovate azzeccate per il tipo di anime di cui fanno parte, così come il sottofondo musicale.
I disegni li ho apprezzati tanto, soprattutto per l'effetto del colore, anche se ignorare tutte le persone "di sfondo" fatte con un brutto 3D è stato difficile all'inizio (penso non volessero spenderci troppo, per puntare proprio sulla qualità del disegno).

Consiglio questo anime a chi cerca la normalità, due adolescenti che si amano, si conoscono, imparano a comprendersi e lottano per il loro futuro. E a tutti gli altri.
A tal proposito concludo dicendo che dopo la ending, alla fine degli episodi, potreste trovare delle scene extra: in pratica, per rimediare, ai personaggi secondari è stato ritagliato del tempo in cui fanno cose di tutti i giorni; come durata sono abbastanza insignificanti, ma donano delle curiosità di non poco conto (quale ragazza piace a Roman? E lei ricambierà?).