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Araki, con questa avventura italiana del suo oramai pluriennale manga, da cui è tratta questa trasposizione animata, non delude chi ama gli anime d'azione. Ma, nonostante cerchi di non scadere negli stereotipi da shounen, commette degli errori che a me fanno inorridire.
Il character design dei personaggi è quanto meno ridicolo, sia nelle acconciature dei capelli che nei vestiti; considerato che poi in tutti gli episodi devono passare inosservati, come si fa a mimetizzarsi, se vai in giro vestito come uno dei Village People? Poi, se i personaggi principali stanno sempre sul chi vive per cercare un portatore di stand rivale, basterebbe soltanto puntare il primo personaggio vestito e pettinato da deficiente, che si azzecca al 100%.
Per quanto riguarda la scelta dei nomi, Araki conferma il proprio cattivo gusto, quasi offensivo nei confronti del Bel Paese; la serie è ambientata a Napoli, chiamare un personaggio Ciro Esposito pareva brutto? Abbiamo nomi come Giorno Giovanna, il protagonista, ma, tranquilli, Araki fa di peggio: abbiamo Leone Abbacchio, Risotto Nero, Solido Naso, e pure dei poveretti chiamati Pannacotta Fugo e Narancia Ghirga.
Se si riesce a ignorare tutto questo, l'anime risulta comunque godibile.