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“Todome no Kiss” (o anche “Kiss that Kills”) è un drama giapponese di 10 episodi andato in onda nella prima metà del 2018.
La storia parla di un ragazzo di nome Otaro Dojima che per vivere lavora come host in un night club nel quale intrattiene donne sedendovi accanto, parlandovi, bevendovi assieme e a volte spingendosi anche più a fondo.
La sua è un'ottima “carriera”, è l'host maggiormente richiesto nel locale e cerca di guadagnare quanto più possibile da questo impiego per cercare di diventare una persona ricca ed uscire dal tipo di vita in cui si trova. Egli, inoltre, molti anni prima ha avuto un incidente importante che l'ha portato a non credere a sentimenti come l'amore e a fargli avere una visione cinica della propria esistenza.
Una sera incontra una donna, Saiko, detta anche “donna del bacio”, poiché a causa di un bacio col quale prende alla sprovvista Otaro questi muore e si risveglia trovandosi sette giorni indietro nel tempo.
Questa è la trama.
In generale penso che “Todome no Kiss” sia un drama ben strutturato, miscela mistero, thriller, dramma, sentimento e un po' di fantasy. In dieci episodi la storia viene diluita bene, anche se trovo che ci siano situazioni un po' frettolose e momenti forzati. Ma intrattiene e personalmente ha catturato la mia attenzione, le vicende possono risultare prevedibili in alcuni casi e in altri ti chiedi che cosa accadrà e quale sarà la soluzione a quello che avviene.
I personaggi sono ben caratterizzati e anche gli attori sono più o meno tutti bravi. Ho apprezzato Kento Yamazaki più in questo ruolo che in altri film tratti da shojo manga nei quali ha lavorato... in questo drama mi è piaciuto tanto, il suo è un personaggio che ha un buon sviluppo e che rimane coerente con se stesso. Ho apprezzato anche il ruolo di Saiko ed anche qui ho gradito l'attrice, Mugi Kadowaki.
Sull'interpretazione di Mackenyu Arata non ho molto da dire, ma un po' più di espressività avrebbe giovato a dare maggior forza e carattere al suo personaggio.
Un ruolo che invece ho trovato insipido, con annessa attrice, è quello di Mikoto Namiki (interpretata da Yuko Araki), il quale ha una funzione precisa all'interno della storia, ma sembra che sia lì semplicemente per questo, lo scopo per cui è presente. Ha una caratterizzazione povera, si prova a darle un background che però risulta poco di impatto, da margine. E l'attrice non contribuisce perché la sua recitazione sembra rigida, sonnolenta, non mi ha trasmesso nulla.
La soundtrack è bella, “Sayonara Elegy” di Masaki Suda mi è rimasta nella testa per un bel periodo e l'ascolto tutt'ora, è stata persino una delle canzoni più sentite del 2018 in Giappone. Consiglio a chi non la conosce di andarla a cercare su YouTube e di ascoltarla, soprattutto se piacciono musica e cantanti giapponesi. Magari se non si è visto ancora il drama è meglio evitare il video musicale perché contiene scene della serie.
Dunque, “Todome no Kiss” è una storia godibile, mi è piaciuto abbastanza, gli assegno un 7 ½ perché non me la sento di dargli una valutazione più alta, anche per i difetti citati, tuttavia lo consiglio decisamente. Aggiungo di recuperare, dopo il drama, alcuni corti che fanno da approfondimento ai personaggi, più precisamente ad alcuni momenti della storia: “Todome no Parallel”. In particolare è utile tenere in considerazione l'ultimo corto.