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E poi, a stagione quasi finita, quando ormai sembrava evidente che “Star Twinkle” più di tanto non potesse dare, ecco arrivare questo film. Io non so cosa sia successo agli autori, se tutto il budget che avevano lo abbiano risparmiato per questa occasione o se prima siano stati soltanto pigri, fatto sta che questo è uno dei migliori film di tutto il franchise, se non il migliore. Ogni difetto che aveva “Star Twinkle” non è presente qui, e quelle migliorie che potevano esserci sono effettivamente state apportate.

Ciò che colpisce più di tutto il resto è la grafica, insieme alle animazioni. Deo gratias, finalmente queste povere Cure hanno ricevuto le animazioni che sono sempre spettate loro e che non hanno mai ricevuto! Questa volta le ambientazioni sono più suggestive che mai, grazie alla cura maggiore che c’è stata per i dettagli. Sapevo già che, trattandosi di un film, l’impatto visivo sarebbe stato differente, ma questo è decisamente andato oltre le mie aspettative, che non erano molto alte visti i pasticci della serie originale. Non solo le location che già conoscevamo sono state migliorate, ma ci vengono presentati nuovi scenari nel corso dell’avventura che Hikaru e Lala vivranno grazie al misterioso alieno protagonista di questo film, tra cui svariate zone di Okinawa e molti luoghi spesso legati a celebri misteri irrisolti (come le linee di Nazca).
Anche gli attacchi ne escono migliorati: questi vengono infatti eseguiti dalle Cure nelle nuove forme zodiacali, e la resa grafica è notevole. Certo, i costumi restano comunque un pugno in un occhio, a prescindere da come li si guardi, ma per fortuna non dureranno molto - era prevedibile, così come il fatto che ognuna avesse poco tempo a disposizione, ma di nuovo devo fare un plauso agli autori, questa volta per non aver reso il tutto in maniera frettolosa.

I combattimenti, così come i nemici, sono i migliori dell’intera stagione. Niente discorsi pieni di retorica, qui si va di calci e pugni, e lo si fa bene, per una durata adeguata. Gli antagonisti non hanno un background profondo, ed è proprio questo il loro punto di forza: non pretendono di volare alto, con chissà quale storia commovente poi mai approfondita, ma sono dei personaggi qualunque. Al loro posto poteva esserci chiunque altro, data la natura del loro oggetto del desiderio, per cui il fatto che siano anonimi non pesa affatto.

Unici nei del film? Il doppiaggio dell’agente Ann, piatto come non mai, e forse anche il momento musical finale, nonostante sia abbastanza contestualizzato data la tematica del canto su cui è incentrata la storia.

In conclusione, se avete visto la serie, consiglio vivamente la visione di questo film. Alterna momenti divertenti ad altri piuttosto commoventi, e lo fa dosando bene gli ingredienti che ha a disposizione, per cui lo spettatore non resterà mai annoiato. 8 meritatissimo.