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"Frozen Bonds" è il secondo OAV della serie di "Re:Zero", uscito nei cinema giapponesi nel 2019. Prendendo come incipit la fine del precedente OAV "Memory Snow", ci mostra il primo incontro e la formazione del rapporto tra Emilia e lo spirito Puck. Gli avvenimenti si svolgono sette anni prima della serie principale. A seguito degli avvenimenti del film, dopo sette anni Emilia incontrerà Roswaal, deciderà di prendere parte alla selezione reale e di qui inizierà la serie principale.

Fin dai primi minuti si capisce come questo OAV non sarà affatto leggero, ma avrà dei toni a tratti abbastanza cupi. Ciò che ritengo sia stato realizzato in maniera egregia è la rappresentazione della solitudine di Emilia, il fatto di essersi svegliata sola, in un mondo che la odia solo per il fatto di esistere, senza che nessuno però le dica il perché. Già solo il fatto vederla sorridere per aver scambiato una frase in più con un mercante è decisamente triste. Questa rappresentazione avviene spesso sfruttando un ritmo lento e la presenza di varie fasi colme di silenzi, che trasmettono senza bisogno di parole tutto ciò che prova la ragazza.
A colmare in parte questa solitudine ci pensa Puck, lo spirito che diventa una sorta di figura paterna per Emilia, una guida per questa creatura che nulla di male ha fatto se non assomigliare alla Strega dell'Invidia. Il rapporto tra i due è fin da subito molto stretto, e si rinsalda sempre di più, fino ad arrivare all'emozionante momento finale in cui stringono il solenne patto.

Ho molto apprezzato come il film, con un ridotto cast di personaggi, si soffermi con calma su piccoli momenti, anche di vita quotidiana, per far assorbire bene allo spettatore le sensazioni, i silenzi, la solitudine e le emozioni in generale che prova Emilia. Non posso fare a meno di dire che lei stessa come personaggio (che io già apprezzavo molto), così come Puck, escano molto rafforzati da questo OAV, che dona loro una maggiore profondità, in aggiunta a quanto già visto nella prima stagione della serie.

L'OAV risponde sicuramente a qualche domanda, ma molte altre ne pone, ma per fortuna la seconda stagione della serie risponderà alla maggior parte di queste.

Ovviamente comprensibile per motivi di tempo, l'approfondimento sul personaggio di Melakuera, presente nella novel originale, è stato tagliato. Un peccato, perché in questo modo Melakuera risulta un po' monodimensionale e dalle intenzioni difficili da comprendere. Strano come invece l'epilogo della novel sia stato anche questo tagliato, ma forse lo rivedremo nella seconda stagione dell'anime.

Le animazioni mi sono sembrate molto buone, la White Fox è una garanzia in questo senso, e l'ambientazione della foresta eternamente ghiacciata è impeccabile. Stessa cosa può dirsi della OST.

In definitiva, salvo per alcuni piccoli difetti e qualche taglio, ho apprezzato molto questo OAV, soprattutto per l'atmosfera e per come riesce a trasmettere la triste situazione in cui si trova Emilia. La visione di questo OAV è sicuramente caldamente consigliata a tutti coloro che vogliono approcciarsi alla seconda stagione di "Re: Zero".