Recensione
Mars Red
2.5/10
Siamo nel 1923, e i vampiri sono fra noi da molteplici secoli, ma vivono costantemente nell'ombra e braccati dagli esseri umani. In questo ultimo periodo per qualche misterioso motivo il loro numero è in aumento. Il governo giapponese forma l'unità Zero, composta da soldati vampiri sopravvissuti alla vampirizzazione. Toccherà alla squadra Zero trovare, catturare o sterminare i vampiri. La situazione sfugge presto di mano, e i vampiri divengono una piaga nazionale, portando la società al collasso.
La trama inizialmente presentata dall'opera sembra decisamente interessante, peccato però che nello svolgimento risulti poi una schifezza a dir poco ridicola e banale. Dopo un ottimo primo episodio, intrigante, profondo e molto promettente, la trama dell'opera precipita sempre più rovinosamente verso l'oblio della mediocrità, priva poi di qualsivoglia senso. Il susseguirsi degli eventi è a dir poco incomprensibile e inconcepibile. Per la follia senza capo né coda di Sōnosuke Nakajima va tutto a scatafascio, divenendo una 'nazistata' pazzesca. Sono poi presenti numerosi episodi che narrano fatti inconsistenti e messi lì tanto per riempire il tempo e raggiungere i tredici episodi. A voler essere generosi e con una scrittura decisamente migliore, sei episodi sarebbero stati più che sufficienti.
I personaggi sono insulsi e banali, fatta eccezione per Defrott, il miglior personaggio di tutti sotto ogni punto di vista e senza il quale la storia cade ancor prima di cominciare. L'opera riesce a traballare in piedi solo grazie a Defrott, il resto dei personaggi sono mere macchie sbiadite a suo confronto.
Il comparto tecnico è sufficiente. Menzione onorevole per lo stile grafico generale davvero molto bello e originale, unica cosa buona.
In conclusione, non perdete tempo a guardare quest'opera e, se proprio volete farlo, fermatevi al massimo ai primi tre episodi.
La trama inizialmente presentata dall'opera sembra decisamente interessante, peccato però che nello svolgimento risulti poi una schifezza a dir poco ridicola e banale. Dopo un ottimo primo episodio, intrigante, profondo e molto promettente, la trama dell'opera precipita sempre più rovinosamente verso l'oblio della mediocrità, priva poi di qualsivoglia senso. Il susseguirsi degli eventi è a dir poco incomprensibile e inconcepibile. Per la follia senza capo né coda di Sōnosuke Nakajima va tutto a scatafascio, divenendo una 'nazistata' pazzesca. Sono poi presenti numerosi episodi che narrano fatti inconsistenti e messi lì tanto per riempire il tempo e raggiungere i tredici episodi. A voler essere generosi e con una scrittura decisamente migliore, sei episodi sarebbero stati più che sufficienti.
I personaggi sono insulsi e banali, fatta eccezione per Defrott, il miglior personaggio di tutti sotto ogni punto di vista e senza il quale la storia cade ancor prima di cominciare. L'opera riesce a traballare in piedi solo grazie a Defrott, il resto dei personaggi sono mere macchie sbiadite a suo confronto.
Il comparto tecnico è sufficiente. Menzione onorevole per lo stile grafico generale davvero molto bello e originale, unica cosa buona.
In conclusione, non perdete tempo a guardare quest'opera e, se proprio volete farlo, fermatevi al massimo ai primi tre episodi.