Recensione
Quando c'era Marnie
10.0/10
Recensione di HakMaxSalv92
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Una storia che lascia veramente senza parole e tocca dentro e in profondità. La storia di una ragazza che soffre di asma, un'asma che si acuisce con la tensione dovuta al fatto di aver a che fare con le persone, ma che in realtà ha più a che fare con un sogno ricorrente nella mente della protagonista. Questa ragazza, Anna, vive una storia che sembra ambientata fuori, ma in realtà è prima di tutto ambientata dentro di lei.
Questo lo si capisce attraverso questo sogno in cui fa la conoscenza di Marnie, questa ragazza di buona famiglia che inizia a frequentare, ma che poi smette, a tratti, di farsi vedere, lasciando la povera Anna in preda alla tristezza, alla paura e alla depressione. Tuttavia, anche Marnie ha paura, perché si scopre che, nonostante abbia dei genitori che le vogliono bene, ci sono la matrigna e le due cameriere, le quali si dimostrano sempre rudi e si divertono a tormentarla. Quindi le due ragazze si separano. Questo è proprio il nucleo tematico della vicenda, la questione della solitudine. Molte persone pensano che stare da soli sia una cosa negativa, ma non necessariamente. Il punto non è essere da soli, ma sentirsi soli; ma in realtà noi non siamo soli, noi siamo sempre in presenza di qualcuno, soprattutto di noi stessi, ed è questo quello che il Maestro Yonebayashi vuole farci capire. Il punto è capire se si è felici con sé stessi, e poi solo allora si potrà cominciare a pensare di esseri felici con il prossimo e/o la prossima.
La vicenda è molto lenta ma semplice, ci fa vedere gli stati d'animo e mentali delle protagoniste, le quali vedono solo nella loro amicizia la chiave per uscire dalla loro prigione e sentirsi libere; proprio l'amicizia è il principale nucleo tematico della storia ivi narrata, perché, come si dice, un vero amico si vede nel momento del bisogno. Simbolica anche la canzone di chiusura "Free Outside", chiaro riferimento al senso di libertà che si prova nell'uscire anche semplicemente dalla propria casa.
Altro nucleo tematico fondamentale della vicenda è quello della famiglia, la quale è in questo caso sconvolta dalle tante perdite che subisce. Questo ci ricorda che non bisogna aspettare che i parenti ci lascino, ma bisogna cogliere sempre l'occasione per visitarli, assaporare ogni momento insieme a loro e parlare con loro, perché dopo sarà troppo tardi. Il messaggio appare quindi un chiaro e inequivocabile "carpe diem". Bellissimi e importanti anche i riferimenti (seppur indiretti) alla favola di Cenerentola, con la presenza di una matrigna e di due cameriere al posto delle due sorellastre, le quali si dimostrano tutt'altro che comprensive, soprattutto perché mosse dall'invidia provata nei confronti della ragazza nota come Marnie.
I paesaggi sono stupendi, realizzati come sempre con la tecnica dell'acquarello e quindi lontano dalla computer grafica. La musica gioca come sempre un ruolo molto piccolo, ma non per questo meno importante.
Questo lo si capisce attraverso questo sogno in cui fa la conoscenza di Marnie, questa ragazza di buona famiglia che inizia a frequentare, ma che poi smette, a tratti, di farsi vedere, lasciando la povera Anna in preda alla tristezza, alla paura e alla depressione. Tuttavia, anche Marnie ha paura, perché si scopre che, nonostante abbia dei genitori che le vogliono bene, ci sono la matrigna e le due cameriere, le quali si dimostrano sempre rudi e si divertono a tormentarla. Quindi le due ragazze si separano. Questo è proprio il nucleo tematico della vicenda, la questione della solitudine. Molte persone pensano che stare da soli sia una cosa negativa, ma non necessariamente. Il punto non è essere da soli, ma sentirsi soli; ma in realtà noi non siamo soli, noi siamo sempre in presenza di qualcuno, soprattutto di noi stessi, ed è questo quello che il Maestro Yonebayashi vuole farci capire. Il punto è capire se si è felici con sé stessi, e poi solo allora si potrà cominciare a pensare di esseri felici con il prossimo e/o la prossima.
La vicenda è molto lenta ma semplice, ci fa vedere gli stati d'animo e mentali delle protagoniste, le quali vedono solo nella loro amicizia la chiave per uscire dalla loro prigione e sentirsi libere; proprio l'amicizia è il principale nucleo tematico della storia ivi narrata, perché, come si dice, un vero amico si vede nel momento del bisogno. Simbolica anche la canzone di chiusura "Free Outside", chiaro riferimento al senso di libertà che si prova nell'uscire anche semplicemente dalla propria casa.
Altro nucleo tematico fondamentale della vicenda è quello della famiglia, la quale è in questo caso sconvolta dalle tante perdite che subisce. Questo ci ricorda che non bisogna aspettare che i parenti ci lascino, ma bisogna cogliere sempre l'occasione per visitarli, assaporare ogni momento insieme a loro e parlare con loro, perché dopo sarà troppo tardi. Il messaggio appare quindi un chiaro e inequivocabile "carpe diem". Bellissimi e importanti anche i riferimenti (seppur indiretti) alla favola di Cenerentola, con la presenza di una matrigna e di due cameriere al posto delle due sorellastre, le quali si dimostrano tutt'altro che comprensive, soprattutto perché mosse dall'invidia provata nei confronti della ragazza nota come Marnie.
I paesaggi sono stupendi, realizzati come sempre con la tecnica dell'acquarello e quindi lontano dalla computer grafica. La musica gioca come sempre un ruolo molto piccolo, ma non per questo meno importante.