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“Se allunghi la mano, puoi raggiungere una stella?”

“Sing Yesterday for me” è un’ opera della mangaka Kei Toume che racconta le vicende di un giovane ragazzo, Rikuo, che fatica a trovare la sua strada. Infatti, dopo essersi laureato non sa quale percorso professionale intraprendere e per mantenersi lavora provvisoriamente in un combini. Inoltre, non è fidanzato e ciò contribuisce a rendere ancora più difficile la sua situazione. Ci troviamo quindi dinanzi ad una persona insoddisfatta, incapace di reagire e di uscire dal “pantano” in cui si trova. La vita di Rikuo verrà però scossa dall’incontro con Haru prima e con Shinako poi, una sua cara amica dei tempi dell’università. Partendo da qui, introducendo altri personaggi (tutti molto ben caratterizzati), la Toume ci racconta storie d’amore e di amicizia che si toccano, si allontanano e si intrecciano; dove i sogni, le speranze, le insicurezze e le necessità dei personaggi tentano di trovare soddisfazione.
Nel corso dell’opera, oltre all'evolversi delle relazioni sentimentali, assistiamo parallelamente anche alla maturazione professionale dei vari personaggi, quasi come se i due percorsi facessero parte di un’unica grande strada. La crescita o la rinascita dei protagonisti si realizza anche con l’affrontare le preoccupazioni personali, spesso collegate alle aspettative dei familiari e ai modelli che la società impone.
Purtroppo, i vari intrecci vengono sciolti senza prima raggiungere un vero e proprio climax, avviandosi in maniera fin troppo tranquilla verso un finale che appare un po’ scontato, non molto convincente e forse non
all’ altezza del resto dell’opera.

Gli eventi narrati si svolgono in un numero limitato di location che quindi si ripresentano continuamente per tutta l’opera (es. il bar Milk Hall, il combini, la casa di Rikuo, ecc), come se fossero la scenografia di un’opera teatrale. Ciò contribuisce a creare un ambiente familiare, incrementando il senso di immersione del lettore. In alcuni luoghi, poi, avvengono spesso specifici tipi di dialoghi (come riflessioni, confidenze, ecc.).
Di conseguenza, la location stessa preannuncia quasi ciò che ci verrà raccontato nelle tavole successive.
Di particolare rilevanza sono i percorsi a piedi che i vari personaggi compiono quotidianamente. Infatti, essi si spostano principalmente a piedi e nel farlo si trovano spesso ad incontrare (soprattutto di sera) la persona desiderata o con la quale vi sono delle questioni aperte. Durante queste camminate hanno luogo molte conversazioni importanti per la trama. Anche in questo caso, i luoghi/percorsi oggetto delle camminate sono in numero limitato e ovviamente vengono riproposti spesso.

Il tutto viene rappresentato con il tratto tipico della Toume: i disegni presentano un tratto molto intenso, caratteristico ed essenziale che esalta in maniera mirabile i singoli personaggi. Questa essenzialità del disegno si rivede anche nei passaggi e negli sfondi che mai vengono rappresentati in maniera estremamente dettagliata risultando comunque molto gradevoli e perfettamente in tono con il resto della tavola.
I dialoghi, poi, fluiscono facilmente, non annoiano e riescono sempre a mantenere alto l'interesse offrendo anche molti spunti di riflessioni per il lettore.

L’opera è stata portata in Italia dalla Planet Manga in una bella edizione che si compone di 11 albi con sovraccoperta. All’interno di ogni albo ci sono delle bellissimi pagine a colori che esaltano lo stile di disegno della mangaka. Non mancano, tra un capitolo e l’altro (qui chiamati “scene”, in inglese), dei disegni a tutta pagina dei personaggi femminili principali.

In conclusione, “Sing Yesterday for me” rappresenta un manga molto interessante e convincente dove Kei Toume riesce a scandagliare abilmente, con il suo tipico tratto, le relazioni e i sentimenti dei protagonisti, arrivando a toccare il cuore del lettore. L’unica nota negativa è un finale non troppo convincente che comunque non inficia la qualità di un’opera pienamente consigliata.