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Attenzione: la recensione contiene spoiler

È un film tratto e ispirato alla Materia Britannica, quindi decisamente impegnativo da analizzare, sintetizzare, concettualizzare e giudicare. La storia è ispirata, ovviamente, al mito di Re Artù e ai Cavalieri della Tavola Rotonda, simbolo di equità, giustizia e libertà.

La trama, già di per sé, si presenta un tantino complessa. Abbiamo l'introduzione fedele al "Ciclo Arturiano", che esige e pretende che Re Artù estragga, ancora in età giovane, la Sacra Spada di Excalibur, grazie alla quale viene investito dell'autorità per regnare e governare sull'Inghilterra, in modo particolare sul Regno di Camelot, e come grazie al potere di essa egli sia stato in grado di liberare il suo popolo da un regno di oscurità e terrore. Ora, in seguito alla convocazione dei cavalieri a Camelot, tra di essi spica uno, il quale si dimostra presuntuoso, oltre che arrogante, prepotente, e pretende più terreni rispetto agli altri, senza concedere nulla al popolo, mostrando quindi la sua intenzione di riportare il Regno di Camelot in quell'oscurità da cui Artù l'aveva liberato. Questo lo mette in cattiva luce, e in seguito a un suo conseguente tentativo di ribellione all'autorità del re, lo fa bandire da Camelot, facendogli perdere il titolo di cavaliere. Nello scontro un altro dei cavalieri rimane ucciso. Si scopre fin dall'inizio essere il padre della protagonista, Sir Lionel; la stessa, anni dopo, nonostante la tragedia del padre, è decisa a seguirne le orme, per diventare ella stessa cavaliere, contro il parere della madre, la quale non vuole che questa intraprenda strade pericolose. Tuttavia, il destino sa essere ironico e crudele al tempo stesso. Infatti, Ruber, il cavaliere ribelle, si rifà vivo e prende il controllo delle terre del padre della protagonista Kayley, prendendo in ostaggio anche la madre Lady Giuliana e desideroso di entrare in possesso di Excalibur e con essa governare Camelot con la magia oscura, il terrore e la forza bruta. Con la magia oscura trasforma i suoi sottoposti in demoni e mostri, mentre con il secondo e la terza li comanda. Su suo ordine, un grifone ruba Excalibur e mette quindi il regno in serio pericolo. Tuttavia, la spada viene persa nella Foresta Proibita (forse Sherwood di "Robin Hood"?). A questo punto Kayley fugge per trovare riparo nella foresta, e qui incontra e conosce Garrett, ex scudiero e aspirante cavaliere, diventato cieco a causa di un incidente, insieme a un drago a due teste, i cui nomi sono rispettivamente Devon e Cornelius, i quali non vanno d'accordo su niente e per questo non sanno né volare né sputare fuoco, e che a questo punto rischiano di essere banditi dal territorio dei draghi per aver aiutato degli umani. I protagonisti si conoscono meglio e si aiutano a vicenda. In seguito riescono a localizzare la spada, la quale è finita in mano a un orco di pietra che la usa come uno stuzzicadenti. Aspettando che si sia addormentato, i nostri eroi cercano di recuperarla, ma sono inseguiti da Ruber e i suoi scagnozzi, i quali interferiscono con il recupero della spada e precipitano da un dirupo, sopravvivendo e infine intercettando Kayley con la spada. A questo punto, ottenuta questa, Ruber decide di fare in modo che la spada stia con lui per l'eternità, e impiega la sua pozione, con la quale la fonde con il suo braccio destro. In seguito programma la conquista di Camelot, forte dei suoi uomini e del potere di Excalibur. Nel frattempo Devon e Cornelius avvertono Garrett di quanto accaduto e questo si rimette sulle tracce di Kayley, che è stata presa in ostaggio insieme alla madre, la quale viene minacciata dell'uccisione di sua figlia, se rivelerà il piano di Ruber ad Artù. Tuttavia, tutta Camelot capisce, a seguito di un incidente volontario, cosa stia per accadere, e i nostri amici si preparano alla battaglia finale contro Ruber e suoi soldati. La situazione è disperata, ma alla fine, grazie alla propria risolutezza, resilienza e a un po' di astuzia, i nostri eroi riescono a prevalere e a sconfiggere Ruber, il quale rimane incastrato nella roccia originale di Excalibur, finendo consumato dal suo potere splendente, che lo annienta insieme all'oscurità che si è sempre portato dentro. Alla fine Kayley e Garrett convolano a nozze, ricevendo anche la benedizione e l'investitura da parte di Re Artù in persona. Questi ricorda a tutti che la forza di un regno non è basata solo su quella del suo sovrano, ma su quella del popolo.

È una storia che parla di riscatto, specialmente di quella del proprio onore e della possibilità di scoprire sé stessi, se aiutati e se si permette agli altri di aiutarci, e si aiuta loro quando ne hanno bisogno.
La grafica è semplicemente grandiosa, favolosa, e di conseguenza anche l'ambientazione nella quale la trama prende vita è semplicemente meravigliosa, viva, così a testimoniare che il potere di Excalibur infonde vita in tutto ciò che tocca, se usata dalla persona giusta, mentre infonde dolore e distruzione se usata dalla persona sbagliata.
La colonna sonora arricchisce ulteriormente la vicenda tramite le singole tracce che costituiscono dei monologhi stupendi e sublimi per i singoli personaggi, siano essi i buoni (Kayley, Garrett, Devon e Cornelius) o siano malvagi (Ruber), e costituiscono una cornice perfetta per la storia, che ci fa venire voglia di immergerci in questo modo fantastico e magico, preludio a mio avviso di ulteriori e futuri successi passati/futuri che costituiscono la Materia Britannica, come "Il signore degli anelli" e il resto della produzione tolkieniana, de "Le cronache di Narnia" e altri capolavori della suddetta materia.
Queste costituiscono dei veri e propri capolavori e permettono ai personaggi di esprimere ciò che provano, sentono, facendo quindi emergere la loro vera natura e le loro vere intenzioni. Mi sovviene un dubbio, perché mi sembrava di aver udito anche un pezzo di Bryan Adams, del quale alcune canzoni erano state usate per le scene di "Robin Hood, principe dei ladri" con Kevin Costner, Alan Rickman, Morgan Freeman e Sean Connery. Mi è venuto un sospetto, però, anche se non è così, resta comunque un capolavoro dell'animazione. Sembra che ci sia quasi il tocco Disney.
Voto: 10