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Questo manga fa parte del "trio delle dispettose" (Takagi, Uzaki e Nagatoro) ovvero commedie romcom in cui le protagoniste femminili provano qualcosa per il protagonista maschile, ma nascondono il loro imbarazzo appunto attraverso dispetti o tormenti.

Il bello di Nagatoro è che dimostra una piacevolissima e continua evoluzione nel corso dei volumetti, nel primo lei è proprio una bulla antipatica (anche se ci sono piccoli disegni extra che malcelano le sue vere intenzioni) e il suo senpai è un imbranato che non riesce a farsi valere.Lei spesso viene dipinta quasi come un demone, una donna gatto che ama tormentarlo quando in realtà non è per nulla così.

E' piacevole come però il rapporto tra i due cresce e migliora capitolo dopo capitolo, l'imbarazzo di lei c'è ancora, ma se ne esce con frasi, gesti che fanno capire quanto ci tenga e d'altro canto il senpai comincia ad apprezzare le parti migliori del carattere della ragazza e questo aiuta a cambiarlo, a renderlo più consapevole di sé e delle sue potenzialità. I tormenti diventano sempre meno e la relazione diventa sempre più profonda, mantenendo come una dolcissima comicità come contorno.

Un bel cast di personaggi sebbene meno nutrito rispetto ad un Komi che a volte aiuta o mette in difficoltà i due, e poi c'è sempre quel bel passare del tempo tipico ormai di molte commedie moderne (Komi, Kaguya, Quintessential) che aiuta ad uscire da quello che poteva pericolosamente diventare una sorta di commedia con gag ripetitive.
Ci sono parecchie scene memorabili di cui non dico per non spoilerare, comunque la lettura vale proprio la pena per chi ama questo genere di manga.
La JPop fa inoltre sempre delle belle edizioni e anche qui siamo il primo paese come uscite (Giappone escluso, si intende)

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