Recensione
Adabana
7.0/10
Mako è morta e sembra che sia stata l’amica Mizuki ad ucciderla, ma sarà davvero andata così?
Questa è stata una lettura piuttosto veloce, sia perché è una serie davvero breve, sia perché ogni capitoli ti spinge a continuare a leggere per sapere qual è la verità.
L’inizio sembra piuttosto chiaro, Mizuki ha ucciso Mako, la sua migliore amica, è stata lei stessa a consegnarsi alla polizia, ma ora che si trova davanti al suo avvocato altri dettagli si aggiungono al suo racconto. Anche lo zio di Mako è morto perché ha tentato di stuprare la ragazza e nella vicenda sembra essere coinvolto pure Yuki, il suo ex ragazzo diventato stalker dopo la loro rottura. Quella che si delinea alla fine è una vicenda triste che vede al centro due ragazze che si sono ritrovate sole contro il mondo, contro degli adulti che non le hanno sapute ascoltare e proteggere.
I personaggi sono incredibilmente realistici, tanto da fare male al cuore al leggere le loro vicende. Mako è una ragazza che ha voglia di vivere nonostante tutto, che ha fatto di tutto per suo padre, che ha nascosto la sua depressione e la repulsione che prova verso se stessa e comunque dalla sua parte ha avuto solo la sua amica. Mizuki è una ragazza silenziosa che si è arresa alle pressioni della famiglia riguardo il suo futuro, ma che in Mako ha trovato una speranza nuova per il futuro e che ha deciso di proteggere la sua amica, qualunque cosa accada. La loro è un’amicizia speciale e profonda che sembra superare ogni confine.
Gli altri personaggi come Yuki e lo zio sono rappresentati come uomini viziosi e capaci solo di pensare a soddisfare le loro pulsioni, oppure vengono rappresentati come degli egoisti, ad esempio la madre di Mizuki, che nelle sue brevi apparizioni si mostra interessata solo alle apparenze. Unica luce di speranza sembrano essere i due avvocati che cercano in tutti i modi di aiutare Mizuki e sembrano essere gli unici a comprendere il perché delle azioni delle ragazze.
Lo stile è assolutamente perfetto per il tipo di storia, dettagliato e in grado di esprimere tutto ciò che sentono i personaggi meglio delle parole, siano questi i “buoni” o i “cattivi”.
È stata sicuramente una lettura veloce, ma intensa, che consiglio agli appassionati di misteri e polizieschi.
https://chiamateminihil.wordpress.com/2023/04/11/adabana-fiori-effimeri/
Questa è stata una lettura piuttosto veloce, sia perché è una serie davvero breve, sia perché ogni capitoli ti spinge a continuare a leggere per sapere qual è la verità.
L’inizio sembra piuttosto chiaro, Mizuki ha ucciso Mako, la sua migliore amica, è stata lei stessa a consegnarsi alla polizia, ma ora che si trova davanti al suo avvocato altri dettagli si aggiungono al suo racconto. Anche lo zio di Mako è morto perché ha tentato di stuprare la ragazza e nella vicenda sembra essere coinvolto pure Yuki, il suo ex ragazzo diventato stalker dopo la loro rottura. Quella che si delinea alla fine è una vicenda triste che vede al centro due ragazze che si sono ritrovate sole contro il mondo, contro degli adulti che non le hanno sapute ascoltare e proteggere.
I personaggi sono incredibilmente realistici, tanto da fare male al cuore al leggere le loro vicende. Mako è una ragazza che ha voglia di vivere nonostante tutto, che ha fatto di tutto per suo padre, che ha nascosto la sua depressione e la repulsione che prova verso se stessa e comunque dalla sua parte ha avuto solo la sua amica. Mizuki è una ragazza silenziosa che si è arresa alle pressioni della famiglia riguardo il suo futuro, ma che in Mako ha trovato una speranza nuova per il futuro e che ha deciso di proteggere la sua amica, qualunque cosa accada. La loro è un’amicizia speciale e profonda che sembra superare ogni confine.
Gli altri personaggi come Yuki e lo zio sono rappresentati come uomini viziosi e capaci solo di pensare a soddisfare le loro pulsioni, oppure vengono rappresentati come degli egoisti, ad esempio la madre di Mizuki, che nelle sue brevi apparizioni si mostra interessata solo alle apparenze. Unica luce di speranza sembrano essere i due avvocati che cercano in tutti i modi di aiutare Mizuki e sembrano essere gli unici a comprendere il perché delle azioni delle ragazze.
Lo stile è assolutamente perfetto per il tipo di storia, dettagliato e in grado di esprimere tutto ciò che sentono i personaggi meglio delle parole, siano questi i “buoni” o i “cattivi”.
È stata sicuramente una lettura veloce, ma intensa, che consiglio agli appassionati di misteri e polizieschi.
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