logo AnimeClick.it

-

Avviso fin da subito :"Tracce di sangue" è un opera molto potente emotivamente.
E per me questa non è una lettura adatta a tutti.
La può sentire maggiormente chi magari nella vita ha avuto a che fare con una figura materna invasiva e non sempre positiva.

Shuzo Oshimi io ho cominciato ad amarlo con "I fiori del Male" altra sua opera incredibile, e da allora ho letto tutti i suoi manga (tra l'altro tutti pubblicati in Italia), alcuni riusciti, altri meno, ma "Tracce di sangue" rientra sicuramente in una delle sue opere più intime e profonde, senza contare la lunghezza, ben 17 volumi, nessun suo manga finora è arrivato a tanto, e si può dire in tutti i sensi.

Una storia altamente drammatica, a tratti disturbante, a tratti triste, a tratti commovente.

Una trama scorrevole e piena di colpi di scena uno più devastante dell'altro, la psicologia dei due protagonisti principali, Seiichi e la madre Saeko, è molto sfaccettata, in maniera quasi maniacale direi; l'autore scava nel profondo delle loro sofferenze e dei loro traumi e non risparmia nulla al lettore, neanche le scene più cruente a livello emotivo.

La trama ruota tutta sulla psiche di un ragazzino di 13 anni succube di una madre narcisista, manipolatrice, egocentrica, instabile e disturbata psicologicamente, che finirà per travolgerlo, facendolo a pezzi.
I traumi psicologici lasciati da una mente manipolatoria, contorta e innaturale vengono tutti alla luce attraverso pagine ricche di spessore emotivo e a volte poetico. La figura materna è così influente che a volte solo la sua presenza silenziosa fa bloccare il respiro di Seiichi e impedisce alle parole di uscire dalla bocca, che spesso rimane immobile, incapace di far uscire un suono, a volte balbetta.


Attenzione: questa parte contiene spoiler


La madre vista come una Dea, come l'unica figura importante, da seguire devotamente in età infantile e adolescenziale, oppure un mostro distruttivo che dissangua l'anima fino all'osso, per arrivare agli ultimi volumi a quella madre così fragile e anziana, un corpo che si lascia andare silenziosamente in un finale, nella sua apparente semplicità, in realtà con un anima molto ma molto potente.
Un finale dunque intenso, dove Saeko racconta di come non è mai stata amata, di come da sempre si capisce abbia avuto instabilità mentale e di come, semplicemente, non riusciva ad amare suo figlio meglio di così, ha fatto ciò che ha potuto, infine scusandosi di averlo ucciso dentro; e solo dopo che la sua storia e il suo punto di vista viene a galla finalmente il figlio riesce a perdonarla.
E quanto è potente il "Sono qui!" del figlio quando ormai la madre si sta lasciando morire e lui è lì, pronto a esserle vicino, quando i ruoli sono invertiti e gli anziani diventano bambini e sono i figli a doversi occupare di loro.... ma quanto è potente questo manga dall'inizio alla fine!!!

Fine parte contenente spoiler


Il tratto di Shuzo Oshimi qui è nel suo stato di grazia, altamente espressivo, molto realistico, preciso, bellissimo, ti toglie il fiato! Gli occhi hanno un ruolo essenziale nella trama, gli occhi che osservano e ti controllano, gli occhi terrorizzati, gli occhi vuoti dell'anima...
"Tracce di Sangue" è un manga spesso scarno di dialoghi, ma ciò non è assolutamente un difetto anzi, il talento di Oshimi sta proprio nel creare disegni incredibilmente espressivi e potenti, che comunicano più di mille parole e dialoghi!

La Planet Manga ne ha fatto un'edizione ottima, con pagine a colori ove previsto dall'originale, nulla da dire.

Insomma un manga di altissimo spessore emotivo, che sa stupire, scioccare, arrabbiare, lasciare increduli, intenerire e commuovere... in una parola: intenso.