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    Appena visto questo famosissimo film, record di incassi mondiale, vincitore di un premio Oscar come miglior film d'animazione.
    Avevo sentito parlare molto de "il Ragazzo e l'Airone", del fatto che la trama fosse incomprensibile, un film non facile per tanti, per altri invece un capolavoro di una grande profondità con varie filosofie nascoste dentro la trama.......

    L'ho visto senza sapere nulla della trama e prendendo solo qualche informazion1 [ continua a leggere]
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    Questo è un anime molto particolare, non adatto a chi cerca una commedia leggera e spensierata (anche se i momenti di questo tipo non mancano), e non può che dividere il pubblico: non c'è secondo me una mezza via, o lo ami o ti fa schifo, qui sta la sua caratteristica.
    Incuriosita dalla trama singolare e dalla bella recensione di mio marito, che lo vide molti anni fa, decisi di vedere "Suzumiya Haruhi no Yuuutsu", da noi noto come "La malinconia1 [ continua a leggere]

    7.5/10
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    In definitiva, un buon prodotto, ma non privo di difetti. Sinceramente mi aspettavo un po' di più da questa serie.
    Il genere meisaku a me piace tantissimo e, avendo già visto diversi anime trattare di infanzie molto difficili, questo "Lovely Sara" così ben quotato ha in parte un po' deluso qualche aspettativa, che era alta, visti i voti su questo sito.

    "Lovely Sara" è uno dei tanti prodotti del World Masterpiece Theater, tratto dal famoso roma1 [ continua a leggere]
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    Il manga "Pet Shop of Horrors" dell'autrice Matsuri Akino, da cui fu tratto questo anime del 1999 dal titolo omonimo, fu pubblicato in Giappone nel 1995. All'epoca fu la Dynamic, oggi Dynit, a portare sullo schermo e in DVD questa mini-serie di soli quattro OAV di una ventina di minuti ciascuno, tutte puntate autoconclusive.
    Forse il successo non fu tale in patria da ampliarlo di più episodi, seguendo il manga, che invece si conclude con dieci1 [ continua a leggere]
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    Valutando tutti i pro e contro, reputo questo film un buon prodotto, pensato credo per lo più per chi è già fan di "Slam Dunk" poichè la parte finale è davvero emozionante per chi già conosce Hanamichi Sakuragi e company.... ma per le nuove generazioni e per chi non conosce quest'opera?
    Se ci penso un attimo, chi non sa niente di "Slam Dunk" e parte da questo film in pratica và a spoilerarsi il finale del manga, se il film piace e si vuole inizi1 [ continua a leggere]
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    Avrei voluto dare un voto più alto ma avevo grandi aspettative su questo anime che in parte sono state un po' deluse.

    Tratto dal romanzo "I Fratelli Neri" di Lisa Tetzner (pubblicato nel 1940) l'anime "Romeo no Aoi Sora", venne trasmesso in Italia nel 1997 col titolo "Spicchi di cielo tra baffi di fumo", come molti del genere meisaku tratta di infanzie difficili e tematiche sociali tipiche dell'Ottocento e inizio Novecento. A me il genere meisa1 [ continua a leggere]

    9.5/10
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    Questo bellissimo anime prende il libro "In famiglia" di Hector Malot del 1893, che si concentrava sulla denuncia sociale del lavoro in generale e soprattutto minorile dell'epoca, e lo amplifica, rendendolo una storia più profonda ed emozionante, senza snaturare i temi del libro, conservandone l'essenza.

    Il genere meisaku ormai lo adoro, e ogni nuovo anime di questo genere mi dà grandi emozioni.
    Non si può dire che "Peline Story" sia una stor1 [ continua a leggere]
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    Non lo si può certo considerare un capolavoro tra i film dello studio Ghibli, ma "Arrietty - Il mondo segreto sotto il pavimento" ha un suo fascino proprio per il suo ritmo tranquillo, una trama lineare e senza troppi scossoni, delicata come un fiore.

    La trama è ispirata dalla serie di libri sugli "Sgraffignoli" della scrittrice inglese Mary Norton, in particolar modo dal primo dei cinque libri dal titolo "Sotto il pavimento" edito nel 1952: Ar1 [ continua a leggere]
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    Dopo aver letto manga straordinari come "Il grande sogno di Maya" di Suzue Miuchi e "Candy Candy" del duo Igarashi e Mizuki, mi sono resa conto di una cosa: entrambe le autrici di questi capolavori avevano tratto in parte ispirazione da un romanzo classico americano: "Papà Gambalunga", scritto da Jean Webster nel 1912.

    Incuriosita, cercai notizie, trovando ottime recensioni su questo sito, e non posso che aggregarmi ai tanti elogi che sono stat1 [ continua a leggere]
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    L'ho visto al cinema (c'è stato solo per tre giorni nelle sale italiane), spinta dalle ottime recensioni che riguardavano il libro omonimo da cui è tratto, molto premiato, di Mizuki Tsujimura. Ne fu fatto anche un adattamento manga, da noi pubblicato dalla Dynit; dopo la visione di questo film, mi sa che lo recupero, perché, si dice, viene fatto un approfondimento maggiore a livello psicologico sui personaggi secondari.

    È un film perfetto sul b1 [ continua a leggere]
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    Quando avevo sedici anni, lessi uno dei manga shojo più belli mai avuti tra le mani: era il 2002 ed era la primissima edizione de "Il giocattolo dei bambini" di Miho Obana, all'epoca edito da Dynamic, oggi Dynit. Ah, che ricordi! Le uscite erano bimestrali, e ricordo l'attesa spasmodica per avere il volume successivo tra le mani, comprato nell'edicola di fronte casa, e l'edicolante, che vedeva il tuo entusiasmo, ti metteva da parte il volume qua1 [ continua a leggere]

    10.0/10
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    Inizialmente avevo letto il manga e con un certo scetticismo, non amo i battle shounen, mai piaciuti, ma "Chainsaw Man" era il titolo del momento e aveva primeggiato in patria e all'estero, in breve l'anime divenne tra i più visti in circolazione... la cosa non può non incuriosire, perciò in primis lessi il manga, preso in prestito dalle biblioteche e quindi letto gratuitamente.
    Fu una rivelazione inaspettata!
    Nonostante una dose di trash, scen1 [ continua a leggere]