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Avrei voluto dare un voto più alto ma avevo grandi aspettative su questo anime che in parte sono state un po' deluse.

Tratto dal romanzo "I Fratelli Neri" di Lisa Tetzner (pubblicato nel 1940) l'anime "Romeo no Aoi Sora", venne trasmesso in Italia nel 1997 col titolo "Spicchi di cielo tra baffi di fumo", come molti del genere meisaku tratta di infanzie difficili e tematiche sociali tipiche dell'Ottocento e inizio Novecento. A me il genere meisaku piace davvero tanto e viste le ottime recensioni su questo sito sono riuscita a recuperare l'anime e anche il romanzo (quest'ultimo in biblioteca) carica di interesse.

Se inizialmente l'anime mi stava piacendo, tutto è cambiato quando, per curiosità, ho cercato informazioni su com'era la vita degli spazzacamini a metà Ottocento, periodo in cui si svolge la storia... e mi ritrovo con informazioni che mai e poi mai vengono trattate in "Romeo no Aoi Sora"! Da quel momento non ho più visto questo anime nello stesso modo.
Il problema per me sta nella censura!
Nel voler edulcorare, addolcire, oppure omettere a forza quelli che erano gli aspetti più crudi della vita di un vero spazzacamino che, va specificato, era un'esistenza al limite della sopravvivenza!
Mi vien da dire "è un prodotto destinato ad un pubblico infantile, atto ad educare... d'accordo, ma attieniti più fedelmente al romanzo da cui è tratto allora! Che è, e lo voglio specificare, classificato come classico della narrativa per ragazzi! "I Fratelli Neri" è infatti molto più crudo e realistico. E molto più bello per questo! Su questo tema farò approfondimento tra poco.

Credevo che questo anime si incentrasse sulla vita degli spazzacamini del 1850; infatti tre quarti della trama è focalizzata sul periodo di lavoro del piccolo protagonista Romeo come spazzacamino, ma la sua esperienza lavorativa, va precisato, qui resta solo di contorno... i riflettori sono su altre tematiche: la rivalità fra bande del luogo, cattiverie e invidie del figlio dei padroni di Romeo, la personalità generosa di Angeletta e la sua situazione familiare (inventata di sana pianta dai giapponesi e un pò banale se devo essere sincera), le origini dell'amico Alfredo e il suo riscatto sociale, la solidarietà e fratellanza del gruppo "I fratelli del camino".

Vengono comunque trattati tanti temi molto belli, come il vero valore dell'amicizia, la solidarietà, lo spirito fraterno, la generosità, la compassione, la voglia di riscatto. Una cosa che mi è piaciuta di "Romeo no Aoi Sora" è il lavoro fatto sul personaggio di Alfredo: un approfondimento a livello caratteriale che nel libro non ha molto spazio, Alfredo viene dipinto come un vero leader, un ragazzo biondo dagli occhi azzurri, sveglio, coraggioso, umile, leale, intelligente, solidale; inoltre viene approfondito il suo passato (appena accennato nel romanzo) e gli viene data giustizia.

Una nota la voglio spendere per Davide Garbolino, doppiatore del protagonista Romeo: ha fatto un lavoro strepitoso, col suo talento recitativo ha dato spessore e personalità a un personaggio bello e fortemente empatico.

Per quanto riguarda le sigle, io ho sentito a inizio di ogni puntata la sigla giapponese "Romeo’s Blue Skies" e devo dire che con la sua melodia dolce e leggera è stata suggestiva... a mio avviso molto meglio di quella italiana cantata da Cristina d'Avena, che ha pure il difetto di mostrare un grosso spoiler sul finale della trama giusto sull'ultima immagine alla fine della sigla.
L'animazione è davvero di ottima fattura, tipica degli anni '90, un comparto tecnico e grafico davvero bellissimo. Uscito nel 1995 come titolo per il World Masterpiece Teather, che si stava purtroppo incamminando sul viale del crepuscolo, viene citato come uno degli ultimi meisaku classici.

E qui apro una doverosa parentesi sulle differenze tra il bel Romanzo "I Fratelli Neri" e l'anime da cui è tratto, perciò chi non volesse avere spoiler eviti questa parte:

Attenzione: questa parte contiene spoiler

A parte le origini nobili di Angeletta, come dicevo prima, totalmente inventate dai giapponesi per questa serie , non viene dato un reale epilogo alla sua situazione: dopo la riconciliazione con la nonna duchessa, Angeletta si reca con lei a Parigi per ricevere cure migliori e saluta Romeo in modo commovente... e poi? non si sa più nulla! Epilogo inesistente!

Ciò che non mi ha fatto dare un voto più alto è che in sostanza la figura dello spazzacamino viene edulcorata tantissimo, la vita di Romeo in confronto ai veri spazzacamini dell'epoca è una passeggiata di salute!
Nel romanzo, Romeo (qui col nome di Giorgio) rischia di morire per ben due volte (parte censurata nell'anime) soffocando nel camino e ritrovandosi privo di sensi, rischi corsi infilandosi a forza, per ordine del padrone, anche in camini ancora caldi con conseguenti ustioni sulle pareti roventi, il calore insopportabile e l'aria irrespirabile.
Nella parte finale de " I Fratelli Neri" Giorgio/Romeo ha rischiato seri problemi di salute causa un forte avvelenamento da fumo e una forma grave di malnutrizione, parte - ahimè - censurata nell'anime. Il dottor Casella gli salverà la vita, pagando lui le spese! Poiché la signora Rossi non voleva spendere un centesimo per dargli cure o cibo, negando di fargli patire la fame nonostante le evidenti condizioni del ragazzino - una realtà ahimè normale all'epoca, i padroni non volevano spendere neanche un centesimo per i loro garzoni, semmai si prendevano pure le mance che questi ragazzini guadagnavano tanto era l'avidità - nel libro il dottor Casella consiglierà ai fratelli Neri di fuggire se possono, tutte parti, ancora una volta, censurate in "Romeo no Aoi Sora".

Una cosa che proprio non ho digerito in questo anime è stato il finale: totalmente stravolto rispetto al romanzo.
Nella serie animata gli spazzacamini finiscono il loro periodo lavorativo e tornano alle rispettive case salutando Milano e i suoi tetti con una vena nostalgica e commovente... e io mi dicevo "Cosa?!" Nella realtà gli spazzacamini vivevano questa esperienza come un trauma! E non ci speravano proprio a tornare a lavorare in quelle città! Quasi nessuno di loro!
Nel romanzo è lo stesso Romeo/Giorgio che dice chiaramente al suo capo il signor Rossi, dopo l'ennesimo rischio di soffocamento nel camino "Non posso continuare, non ce la faccio più, veramente"... E infatti ne "I Fratelli Neri" il nostro protagonista infine... fugge!
Fugge insieme ad altri tre bambini da un lavoro pieno di sfruttamento, privazioni e patimenti, di pericoli per la salute, e soprattutto fugge dalla signora Rossi e dal figlio Anselmo che non fanno che umiliarlo e condannarlo senza sosta. La fuga è un punto fondamentale del libro, un messaggio chiaro per mostrare tutta la disperazione e l'orrore che questi spazzacamini subivano.
Un altro elemento addolcito all'ennesima potenza in questo anime: il freddo! Gli spazzacamini lavoravano durante il periodo invernale e pativano tantissimo il gelo poiché malvestiti, ci sono stati anche casi di morti assiderati, cosa che viene accennata nel romanzo ma non viene mostrata nell'anime.

Nel libro il malvagio trafficante di bambini, lo sfregiato Antonio Luini, viene arrestato con l'accusa di corresponsabile del naufrago che ha portato alla morte della maggior parte dei bambini su quella barchetta in mezzo alla tempesta, e finisce in prigione. Una bella consolazione. Devo dire che, sebbene nell'anime questa parte sia totalmente assente, e vede Luini continuare il suo losco e spregevole lavoro senza sosta, non mi ha infastidito più di tanto... purtroppo all'epoca c'era un disinteresse alto dalle autorità nei confronti della tratta dei bambini. Lo spazzacamino era un lavoro molto frequente e quindi ho interpretato la continuità di Luini nel suo lavoro come un fatto realistico per l'epoca dei fatti.

Inoltre l'aspetto degli spazzacamini non è convincente in questo anime: guardando qualsiasi foto dell'epoca i bambini erano spesso ricoperti di nero in viso e nei vestiti a causa della fuliggine tanto da farli sembrare africani, per l'epoca era importante mostrarsi "sporchi" perché simbolo dell'operato quando camminando per le strade urlavano "Spazzacamino!!", non a caso il titolo del libro è "I Fratelli Neri", inoltre venivano regolarmente presi in giro e umiliati dai bimbi nelle strade "Arriva l'Uomo Nero!", parte presente nel libro ma, ancora una volta, censurata nell'anime. In questa serie animata sembrano tutti lindi anche dopo essere appena usciti dalla canna fumaria... Mah!

Piccola chicca, fornita da fonti ufficiali di vita vera vissuta: l'usanza ogni anno a Natale di far mangiare i bambini spazzacamini a casa di famiglie ricche della zona perché era di buon auspicio, in una stanza a parte e con una bella tavola imbandita, ma a patto che mangiassero sporchi di fuliggine, perché così era la tradizione, senza un reale interesse per le loro misere condizioni, ai ricchi interessava solo avere buona fortuna; dopo aver pulito i camini della grande città, alcuni spazzacamini si spostavano nei paesini vicini, sempre a piedi, percorrendo tantissimi chilometri, il dolore ai piedi era insopportabile e bisognava stare al passo col padrone o erano botte, si dormiva nei paesi in cui si lavorava, nelle stalle o nei fienili, al freddo e al gelo [fonte: Gottardo Cavalli, "Diario di uno spazzacamino" (1914-1916)].
Questo solo per farvi capire quanto la vita di questi bambini sia stata edulcorata in questo anime rispetto ai fatti reali.

Fine parte contenente spoiler

In conclusione direi che "Romeo no Aoi Sora" è un buon prodotto, ma si poteva fare di meglio, lo si poteva portare a livelli eccellenti semplicemente attenendosi più fedelmente al romanzo da cui è tratto: secondo me sarebbe potuto diventare più emozionante e intenso poiché più crudo e realistico.

Per chi cerca un anime tipico del genere meisaku, carico di buoni sentimenti, con una trama un po' triste ma densa di speranza e sana amicizia, ispirata a fatti realmente accaduti legati a infanzie sofferte, sicuramente questo anime è il prodotto giusto.

Per chi invece come me è curioso e ama informarsi un poco (non troppo eh) sulla vera vita di chi faceva questi mestieri, è meglio evitare la visione di questo anime, abbastanza edulcorato e puntare solo sul romanzo "I Fratelli Neri" , molto più fedele alla realtà, e molto bello.