Recensione
Virtua Fighter
7.0/10
Regia: Hideki Tonokatsu
Sceneggiatura:Kuniaki Kasahara, Reiko Yoshida, Tsutomu Kamishiro
Musica: Kaoru Ohhori
Character Design: Ryo Tanaka
Direttori dell'animazione: Hroyuki Aoyama, Masanori Shino, Michiyo Sakurai, Rie Nakajima,
Ryo Tanaka
Produttori: Hirokazu Ige, Keisuke Iwata, Yasumichi Ozaki
Virtua Fighter è stato uno dei primi picchiaduri 3D della storia del videogame e sicuramente quello di maggiore successo. Prodotto dalla Sega e sviluppato dallo studio AM2, questo capolavoro videoludico, uscito nel 1993, rappresenta l'essenza delle arti marziali in un videogioco. Ogni personaggio padroneggia una tecnica differente di combattimento. Virtua Fighter rappresenta uno dei primi giochi creato con il prefisso "Virtua" di cui la Sega creerà diversi capitoli tra Virt ua Soccer, Virtua Tennis e Virtua Cop. Tutti questi giochi rappresentano la prima generazione del 3D nel campo videoludico. L'anime dedicato non è un prodotto esaltante anche se mantiene molte caratteristiche della controparte poligonale. Sicuramente lo stile dei diversi personaggi, sia grafico sia nello stile di combattimento, è mantenuta intatta. I personaggi sono molto stereotipati, in compenso la storia è sicuramente buona. Lasciando perdere il normale torneo di arti marziali, gli sceneggiatori, hanno creato un comparto narrativo solido che può piacere anche a i non appassionati. Il protagonista Akira perde la sua complessità malefica a favore di un più semplice eroe senza macchia. Dal punto di vista grafico siano su un livello abbastanza basso. L'anime da questo punto di vista si può dividere in quasi due serie. La prima parte, che arriva fino all'episodio 24, è caratterizzata da una buona animazione e dei combattimenti fluidi e rapidi. I disegni sono buoni e i colori risaltano ancora di più i combattenti. Dall'episodio 25 in poi le animazioni e i disegni calano di qualità in modo spaventoso. I volti dei protagonisti si deformano ad ogni movimento e i combattimenti diventano veramente statici. In definitiva userei le parole di Hanami Gumi: "Uno dei migliori anime che ha origini in un videogioco. La trama non è confusionaria e ha una buona caratterizzazione dei personaggi e anche una buona musica."
Io sono d'accordo con lui ma non mi lascio prendere dall'entusiasmo, rimane un prodotto mediocre.
Sceneggiatura:Kuniaki Kasahara, Reiko Yoshida, Tsutomu Kamishiro
Musica: Kaoru Ohhori
Character Design: Ryo Tanaka
Direttori dell'animazione: Hroyuki Aoyama, Masanori Shino, Michiyo Sakurai, Rie Nakajima,
Ryo Tanaka
Produttori: Hirokazu Ige, Keisuke Iwata, Yasumichi Ozaki
Virtua Fighter è stato uno dei primi picchiaduri 3D della storia del videogame e sicuramente quello di maggiore successo. Prodotto dalla Sega e sviluppato dallo studio AM2, questo capolavoro videoludico, uscito nel 1993, rappresenta l'essenza delle arti marziali in un videogioco. Ogni personaggio padroneggia una tecnica differente di combattimento. Virtua Fighter rappresenta uno dei primi giochi creato con il prefisso "Virtua" di cui la Sega creerà diversi capitoli tra Virt ua Soccer, Virtua Tennis e Virtua Cop. Tutti questi giochi rappresentano la prima generazione del 3D nel campo videoludico. L'anime dedicato non è un prodotto esaltante anche se mantiene molte caratteristiche della controparte poligonale. Sicuramente lo stile dei diversi personaggi, sia grafico sia nello stile di combattimento, è mantenuta intatta. I personaggi sono molto stereotipati, in compenso la storia è sicuramente buona. Lasciando perdere il normale torneo di arti marziali, gli sceneggiatori, hanno creato un comparto narrativo solido che può piacere anche a i non appassionati. Il protagonista Akira perde la sua complessità malefica a favore di un più semplice eroe senza macchia. Dal punto di vista grafico siano su un livello abbastanza basso. L'anime da questo punto di vista si può dividere in quasi due serie. La prima parte, che arriva fino all'episodio 24, è caratterizzata da una buona animazione e dei combattimenti fluidi e rapidi. I disegni sono buoni e i colori risaltano ancora di più i combattenti. Dall'episodio 25 in poi le animazioni e i disegni calano di qualità in modo spaventoso. I volti dei protagonisti si deformano ad ogni movimento e i combattimenti diventano veramente statici. In definitiva userei le parole di Hanami Gumi: "Uno dei migliori anime che ha origini in un videogioco. La trama non è confusionaria e ha una buona caratterizzazione dei personaggi e anche una buona musica."
Io sono d'accordo con lui ma non mi lascio prendere dall'entusiasmo, rimane un prodotto mediocre.