Recensione
Uncle From Another World
8.0/10
Questa serie è un'assoluta perla nascosta. La quantità e l'esecuzione delle scene comiche di questo anime mi hanno davvero sorpreso. La premessa di per sé è abbastanza ridicola: un certo zio fa il suo ritorno da un mondo parallelo fantasy, dandoci inizialmente l'illusione che vedremo il suo duro processo di riadattamento alla vita "reale", visti anche gli anni di coma in cui il suo corpo si è ritrovato intrappolato mentre il suo "spirito" era nell'altro mondo... e invece, passeremo gran parte del tempo assistendo a avventure avventurose tipo "come sfondare su YouTube", oppure ci ritroveremo in profonde discussioni del genere "101 cose che non sapevi sul franchise SEGA". Il tutto condito da svariati intermezzi in cui ci vengono mostrati scorci di avvenimenti dal mondo parallelo.
Ho adorato i personaggi; il protagonista (così come il suo nipote) è esilarante e praticamente tutte le "route" (chiamiamole così) hanno tratti interessanti che le distinguono l'una dall'altra. Al di là degli stereotipi che incarnano e parodizzano, esse nascondono molto di più. Si passa dall'eroina valorosa, alla donzella in pericolo, all'amica di infanzia, fino alla più classica delle tsundere. E praticamente tutte, chi più chi meno, hanno personalità distorte che risultano spesso in scene esilaranti quando messe a confronto con il nostro protagonista "faccia da orco".
Il ritmo della storia è piuttosto creativo e rischioso: solitamente l'episodio inizia nel mondo "reale" per poi essere catapultati in uno (o più) flashback dello zio, il che porta a spezzettare il ritmo della storia e rischia di creare frustrazione nello spettatore... ma la natura comica di questa serie permette, a mio parere, digressioni senza disturbarne la scorrevolezza.
Sottolineo ancora una volta la comicità: in molte scene ho proprio riso di gusto, cosa che finora (contando circa 400 titoli visti) mi è capitata solo una manciata di volte con gli anime.
Audio e video: le musiche non mi hanno colpito particolarmente. Il doppiaggio è buono in generale, con la doppiatrice di Mabel sugli scudi: sprizza personalità (e strambezza) da tutti i pori; ho adorato la sua performance. Interessante lo stile grafico dell'OP, divertente la scelta di farla in gran parte nello "stile 16bit" e, penso, anche intelligente per risparmiare budget. Caruccio il design dei personaggi; in particolare, i volti delle ragazze hanno tratti delicati e dettagliati, il che entra perfettamente in contrasto con la faccia del protagonista, il cui design sembra uscito da una fusione fra l'horror e anime "acculturati". Le animazioni, nel 95% dei casi, non sono da fuochi d'artificio, ma alcune scene risaltano per una qualità piuttosto importante.
Poco da ridire, soprattutto perché lo spirito di questa serie, secondo me, non richiede necessariamente animazioni emozionanti. Bastano una trama vagamente interessante, dei personaggi con personalità (perdonate il gioco di parole) e una buona chimica fra di essi per creare una buona commedia. E, a mio parere, ce l'hanno fatta.
Insomma: promosso a pieni voti. Consigliato, poi dipende dal vostro senso dell'umorismo, suggerisco la classica "regola" dei 3 episodi per capire se fa per voi.
Ho adorato i personaggi; il protagonista (così come il suo nipote) è esilarante e praticamente tutte le "route" (chiamiamole così) hanno tratti interessanti che le distinguono l'una dall'altra. Al di là degli stereotipi che incarnano e parodizzano, esse nascondono molto di più. Si passa dall'eroina valorosa, alla donzella in pericolo, all'amica di infanzia, fino alla più classica delle tsundere. E praticamente tutte, chi più chi meno, hanno personalità distorte che risultano spesso in scene esilaranti quando messe a confronto con il nostro protagonista "faccia da orco".
Il ritmo della storia è piuttosto creativo e rischioso: solitamente l'episodio inizia nel mondo "reale" per poi essere catapultati in uno (o più) flashback dello zio, il che porta a spezzettare il ritmo della storia e rischia di creare frustrazione nello spettatore... ma la natura comica di questa serie permette, a mio parere, digressioni senza disturbarne la scorrevolezza.
Sottolineo ancora una volta la comicità: in molte scene ho proprio riso di gusto, cosa che finora (contando circa 400 titoli visti) mi è capitata solo una manciata di volte con gli anime.
Audio e video: le musiche non mi hanno colpito particolarmente. Il doppiaggio è buono in generale, con la doppiatrice di Mabel sugli scudi: sprizza personalità (e strambezza) da tutti i pori; ho adorato la sua performance. Interessante lo stile grafico dell'OP, divertente la scelta di farla in gran parte nello "stile 16bit" e, penso, anche intelligente per risparmiare budget. Caruccio il design dei personaggi; in particolare, i volti delle ragazze hanno tratti delicati e dettagliati, il che entra perfettamente in contrasto con la faccia del protagonista, il cui design sembra uscito da una fusione fra l'horror e anime "acculturati". Le animazioni, nel 95% dei casi, non sono da fuochi d'artificio, ma alcune scene risaltano per una qualità piuttosto importante.
Poco da ridire, soprattutto perché lo spirito di questa serie, secondo me, non richiede necessariamente animazioni emozionanti. Bastano una trama vagamente interessante, dei personaggi con personalità (perdonate il gioco di parole) e una buona chimica fra di essi per creare una buona commedia. E, a mio parere, ce l'hanno fatta.
Insomma: promosso a pieni voti. Consigliato, poi dipende dal vostro senso dell'umorismo, suggerisco la classica "regola" dei 3 episodi per capire se fa per voi.