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PRIMA STAGIONE:

La prima stagione trasporta improvvisamente il protagonista e lo spettatore in un mondo fantasy senza alcuna apparente spiegazione. La trama si sviluppa su diversi archi narrativi, ricchi di tensione, dramma e momenti di introspezione, elemento importantissimo poiché questa, prima ancora che essere un fantasy, è una storia di crescita caratteriale da parte del protagonista.
La narrazione alterna scene consone ad uno slice-of-life con scene degne dei più crudi horror. L'elemento "mistero" è gestito magistralmente, creando spesso un senso di curiosità e disagio nello spettatore. Degne di menzione anche le dinamiche politiche che conferiscono realismo e profondità a questo mondo di fantasia.
La scrittura dei personaggi è per me l’elemento più importante di questa storia. Subaru, il protagonista, spesso sembra voler fare di tutto per ricordare allo spettatore di essere un personaggio imperfetto, emotivamente complesso e a tratti frustrante, ma il suo percorso di crescita lo rende estremamente umano e lo allontana dal classico eroe stereotipato in cui lo spettatore può facilmente tentare di immedesimarsi gettandosi nell’escapismo. Questo lo distingue dal 99% dei protagonisti del genere Isekai e per me è già sufficiente a renderlo fra i miei preferiti di questo genere di storie. La co-protagonista si distingue dalla classica “donzella in pericolo” per vari motivi, primo fra tutti perché a differenza di altri casi, in questo anime il cast femminile è zeppo di personaggi fisicamente molto forti, e lei non fa eccezione. Il suo rapporto complicato con Subaru è segnato dai continui reset temporali che spesso generano confusione e fraintendimenti.
Anche i personaggi secondari brillano per il loro carattere: da personaggi che grazie all’internet hanno spopolato diventando vere e proprie icone del mondo anime, ad altri che invece sono passati un po’ più sotto traccia ma che mi hanno lasciato ricordi indelebili e che mi hanno fatto “tremare la mente” (wink wink). Un cast di tutto rispetto, è difficile trovare qualcuno che non mi sia piaciuto. C’è solo un’eccezione che mi viene in mente, e non è nemmeno per una pessima scrittura del personaggio ma perché per motivi di tempo, è stata tagliata buona parte della sua storia da questo adattamento animato, rendendolo molto meno gradevole. Rimane comunque una macchia minuscola rispetto a tutto il resto.
Le animazioni, pur non eccezionali in ogni scena, si dimostrano solide. Alcuni momenti, come le scene dove Betelgeuse dà il meglio di sé, sono un esempio di come l’aspetto visivo possa esaltare la narrazione, mentre altri momenti, come l’inizio del combattimento contro il penultimo “boss”, non hanno brillato particolarmente. Alti e bassi, ma qualità complessiva buona. Le scene in CGI sono accettabili considerando l’epoca della produzione.
Musiche e doppiaggio ottime; ho particolarmente apprezzato la prima opening e la seconda ending, ma la colonna sonora in generale mi è parsa di qualità ed utilizzata bene nel corso degli episodi. Per il doppiaggio poi questo anime vanta nomi piuttosto altisonanti anche per i personaggi secondari, il che non fa altro che esaltare ulteriormente l'impatto di tutto il cast.
La prima stagione avrà pure qualche apparente difettuccio qua e là, ma offre una storia carica di misteri interessanti e di personaggi che, datogli il giusto tempo, sono capaci di rubarti il cuore.

SECONDA STAGIONE:

Si inizia col botto con una rivelazione shock (per chi non ha visto la versione “director’s cut” della prima stagione) che aprirà una nuova fase della storia, costruita sostanzialmente su due archi narrativi connessi e sconnessi allo stesso tempo, in cui il tema dell’ “affrontare il proprio passato” sarà prevalente. Non dico altro per evitare spoiler…
Nuovi personaggi vengono introdotti e vengono mostrate nuove sfaccettature di quelli che già conoscevamo. A mio parere da questo punto di vista è stato svolto un gran lavoro, la caratterizzazione dei personaggi per me è probabilmente il punto di forza di questa serie, purtroppo non sono uno scrittore e non ho il lessico necessario a descrivere al meglio cosa mi sia piaciuto di questo cambio di paradigma in alcuni personaggi, ma vi assicuro che è stato molto soddisfacente guardarli crescere e/o interagire fra di loro, creando nuovi intrecci, amicizie, tradimenti e rivalità. Nel caso la prima stagione vi avesse portati ad essere anche solo minimamente interessati a quel cast di soggetti più o meno strambi, gli sviluppi che vedrete qua sapranno quasi certamente soddisfarvi. Aggiungo solo una cosa sugli antagonisti: era difficile rivaleggiare con Betelgeuse in quanto a fattore di intrattenimento, ma l’aura di -stavolta vera- minacciosità del nuovo antagonista ha compensato pienamente al vuoto che temevo ci sarebbe stato rispetto alla prima stagione.
Gli episodi noiosi sono ben pochi, ne conto al massimo due, ed è solo perché erano in gran parte incentrati sull’unico personaggio che finora non mi ha emozionato granché. A parte quello, il ritmo della storia è buono e nel corso della stagione ci sono rivelazioni su rivelazioni, più o meno esplicite (l’elemento dei “mistero” rimane molto importante per questa serie), grazie alle quali viene davvero difficile non sentirsi intrigati. Non mancano i momenti commoventi, posso contare più di un episodio in cui ho pianto a fontana. Buona anche la comicità.
Molto buone le animazioni e la scelta delle inquadrature in certe scene, in altre un po’ meno, ma in generale mi pare che la qualità rispetto alla stagione precedente abbia fatto uno o due passetti in avanti.
Ottima l’OST, sia per qualità che per scelta registica di mettere la colonna sonora giusta al momento giusto. Molto buono anche il voice acting, i doppiatori in certe scene la fanno da padroni, sono riusciti a trasmettere le emozioni dei personaggi in maniera brillante.

Complessivamente, seconda stagione splendida.