Recensione

Recensione di Disillusion - 24 gennaio 2025

L'inizio di questa commedia romantica è serio: il protagonista Keisuke perde l'amata moglie Takae in un incidente, lui non riesce a superare il lutto, e la sua depressione finisce per influire negativamente anche sulla crescita della figlia Mai, che diventa un'adulta caratterialmente fragile e insicura. Ma a dieci anni dall'incidente, un giorno si presenta a casa loro una bambina che sostiene di essere la reincarnazione di Takae, e dopo l'iniziale incredulità di Keisuke e Mai, gli episodi successivi sono un susseguirsi di vicende tra i tre.

Premesse e trama iniziale di questo anime appaiono apparentemente banali, controverse e con risvolti potenzialmente inquietanti. E invece è bene non lasciarsi ingannare da quello che potrebbe sembrare, perché questo titolo è molto meglio di quello che potrebbe apparire a prima occhiata.

Nonostante alcuni passaggi di sceneggiatura non perfetti, l'anime nel complesso è un titolo assolutamente valido e che vale la pena di vedere. L'ottimo disegno e l'animazione pulita fanno godere l'occhio. L'evoluzione della trama è bella: non solo si mantiene pulita dall'inizio alla fine, ma dimostra di evitare gli stereotipi di scontatezza, dei quali tanti altri titoli da trame più o meno simili abbondano. Ma la cosa che convince di più è la maturazione dei personaggi protagonisti, che è naturale e non forzata.

Toccante e commovente. Questo anime insegna a farsi forza e ad andare avanti, a non bloccarsi smettendo di vivere la vita a seguito del lutto della persona che più si ama.