Recensione
Recensione di HakMaxSalv92
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<Attenzione contiene spoiler>
Introduzione
Una storia complessa dal ritmo molto lento, ma graduale e costante. Un viaggio nella difficile impresa del comprendere sé stessi e quello che ci riguarda e che ci invita a prenderci il nostro tempo per meglio capire chi siamo-E' una storia dalla temperatura "prima sottozero e poi bollente". Avete mai avuto la sensazione di sentirvi freddi come il ghiaccio a seguito di un evento traumatico? Di sentirvi isolati a causa di questo evento? Beh, in un certo senso è quello che accade alla protagonista. A seguito della scoperta dei suoi poteri essa capisce di non essere come le altre bambine e cerca di fare del suo meglio per tenere segreto questo potere, soprattutto dopo aver colpito la sorella più piccola, per la quale i genitori si rivolgono ai troll che le fanno dimenticare tutto e in seguito stabiliscono che le due sorelle rimangano separate. Proprio questa separazione alimenta il freddo, ma non solo nel senso concreto, bensì nel senso "spirituale" del termine". Elsa è sempre più distante finché non avviene la rottura con la sorella proprio nel giorno dell'incoronazione nella quale la sorella Anna le presenta il principe Hans e chiede la sua benedizione per il loro matrimonio. Ma Elsa ha uno scatto di rabbia nella quale si percepiscie la sua invidia e la sua paura e in seguito fugge. Anna è decisa a ritrovarla e la segue, aiutata da Kristoff, il suo amico renna Sven e il pupazzo di neve Olaf, ricordo di infanzia di Anna ed Elsa; nel frattempo il principe Hans fa organizzare una spedizione per il ritrovamento delle due principesse, ma ha in serbo altri piani per il suo futuro. Infatti a seguito dell'aggressione del castello di ghiaccio di Elsa, questa ferisce Anna e rischia di ucciderla lentamente; il nostro principe decide di sfruttare questo episodio per giustificarsi davanti a tutto il regno e fare in modo che le due principesse muoiano e così assurmene il controllo e favorire i commerci con i regni limitrofi. Tuttavia l'intervento di Kristoff insieme al sacrificio di Anna riescono a sventare il piano del perfido principe e permettono ad Elsa di sconfiggere la propria paura del proprio potere, riprenderne il controllo e riportare l'estate nel regno.
Grafica
La grafica 3D è decisamente ben curata e molto ben definita con gli effetti speciali che ben contornano la vicenda delle due sorelle ed in particolare gli assoli e i duetti che caratterizzano la vicenda. Come si può notare vi è la predominanza dei colori scuri per meglio descrivere l'atmosfera inizialmente cupa e la stagione invernale che fanno sfondo sulla vicenda. Tuttavia il colore azzurro del ghiaccio insieme a quello bianco della neve svolgono il ruolo di riflettori di luce che fanno da contrasto a quest'oscurità predominante nella grafica; i colori sono ben distribuiti ed armonici.
Colonna sonora
Pur essendo la vicenda ambientata in Scandinavia e la presenza di numerose tracce della tradizione settencentesca-ottocentesca bisogna precisare che le tracce provengono anche da altri contesti culturali; che si tratti di un'omaggio al carattere pluralista dei paesi scandinavi?! Chi lo sa?! Sta di fatto che le tracce creano un'atmosfera densa di humour e di leggerezza che forse è uno di punti di forza, visto che serve anche a "rompere il ghiaccio" tra i protagonisti, specialmente tra Elsa ed Anna, ma anche tra questa e Kristoff. Lo stile musical è sempre uno dei principali fattori di forza delle produzioni Disney e questa storia non è un'eccezione alla regola, visto soprattutto che è usato come strumento per veicolare le sensazioni, i sentimenti e le emozioni dei personaggi.
Messaggi
Essendo un'opera di non facile interpretazione, precisiamo che bisogna cercare di mantenere un certo livello di costanza e di concentrazione ed in particolare bisogna fare in modo di incasellare i particolari e i dettagli nel giusto ordine cercando di costruire una sorta di sillogismo dei fatti e degli eventi in modo da potervi inserire il filo conduttore comune a tutte le scene, situazioni e casi nei quali i nostri amici si ritrovano. Tutto questo perché l'opera contiene un messaggio molto importante, ovvero quello del "vero amore". Ma che cos'è il vero amore? Una domanda decisamente complicata e che non trova una risposta immediata, bensì necessita di molto tempo per manifestarsi e soprattutto non si trova li dove si crede che si trovi. La nostra Anna inizialmente non lo capisce e per poco non ne causa la scomparsa, soprattutto perché guidata dalla fretta di vedere il suo sogno diventare realtà e soprattutto chiedendo a sua sorella la benedizione nel momento meno opportuno ed avendo trovato una persona che neanche conosce. Quindi alla luce di quanto appena dichiarato si può affermare che c'è più di un singolo messaggio che va percepito e che si ritrova nelle parole di Kristoff (le domande che fa ad Anna), quindi che il vero amore necessita di tempo per essere trovato e soprattutto di non dimenticare il primo amore per un'altro amore, perché non esclude, bensì include.
Origine, tradizione e stile dei personaggi
Questa storia è ripresa dalla famosa fiaba del grande e celebre scrittore danese Hans Christian Andersen e ne riprende gli archetipi dalla tradizione scandinava. Abbiamo Elsa che si trasforma in un'autentica regina delle nevi, la quale non è né buona né cattiva a differenza del personaggio della tradizione fiabesca e favolistica; abbiamo i troll che in questo caso aiutano la sorella a dimenticare l'incidente (cosa che in realtà dovrebbe fare la regina delle nevi). Abbiamo poi Kristoff che svolge il ruolo di artigiano con la tradizionale slitta trainata da una renna, animale simbolo della Scandinavia accanto ai lupi (che qui compaiono marginalmente). Altro motivo letterario ripreso dalla tradizione scandinava è poi il principe, ultimo di 12-13 figli ed infine abbiamo poi la maledizione di ghiaccio che è l'emblema principale della Scandinavia, visto che è sepre perenne e che allude non solo al freddo tipico di questa regione confinante con la Siberia, ma anche al carattere freddo delle genti che la popolano e che sulle prime sono molto ostili e non sempre abbordabili. Questo lo riscontriamo inizialmente in Elsa che ha un carattere molto spesso freddo e distaccato, ma il vero freddo alla fine lo ritroviamo in Hans, il quale si dimostra calcolatore e senza scrupoli pur di ottenere ciò che desidera. Quindi ancora una volta i ruoli e i motivi fiabeschi e favolistici vengono ribaltati per creare dei colpi di scena ed imprevisti che mettono lo spettatore/-trice nella condizione di porsi delle domande e fare in modo di mettere in discussione quanto letto nelle suddette fiabe/favole.
Giudizio finale
Un'opera dal ritmo lento, ma comunque apprezzabile e godibile che ci porta in profondità, oltre il "sottozero" (perdonate la freddura, ah ah ah!) e ci fa capire che quando abbiamo raggiunto il punto più basso della nostra vita siamo pronti a ritornare su a galla e a "scaldare la situazione".
Voto: 8,5
Introduzione
Una storia complessa dal ritmo molto lento, ma graduale e costante. Un viaggio nella difficile impresa del comprendere sé stessi e quello che ci riguarda e che ci invita a prenderci il nostro tempo per meglio capire chi siamo-E' una storia dalla temperatura "prima sottozero e poi bollente". Avete mai avuto la sensazione di sentirvi freddi come il ghiaccio a seguito di un evento traumatico? Di sentirvi isolati a causa di questo evento? Beh, in un certo senso è quello che accade alla protagonista. A seguito della scoperta dei suoi poteri essa capisce di non essere come le altre bambine e cerca di fare del suo meglio per tenere segreto questo potere, soprattutto dopo aver colpito la sorella più piccola, per la quale i genitori si rivolgono ai troll che le fanno dimenticare tutto e in seguito stabiliscono che le due sorelle rimangano separate. Proprio questa separazione alimenta il freddo, ma non solo nel senso concreto, bensì nel senso "spirituale" del termine". Elsa è sempre più distante finché non avviene la rottura con la sorella proprio nel giorno dell'incoronazione nella quale la sorella Anna le presenta il principe Hans e chiede la sua benedizione per il loro matrimonio. Ma Elsa ha uno scatto di rabbia nella quale si percepiscie la sua invidia e la sua paura e in seguito fugge. Anna è decisa a ritrovarla e la segue, aiutata da Kristoff, il suo amico renna Sven e il pupazzo di neve Olaf, ricordo di infanzia di Anna ed Elsa; nel frattempo il principe Hans fa organizzare una spedizione per il ritrovamento delle due principesse, ma ha in serbo altri piani per il suo futuro. Infatti a seguito dell'aggressione del castello di ghiaccio di Elsa, questa ferisce Anna e rischia di ucciderla lentamente; il nostro principe decide di sfruttare questo episodio per giustificarsi davanti a tutto il regno e fare in modo che le due principesse muoiano e così assurmene il controllo e favorire i commerci con i regni limitrofi. Tuttavia l'intervento di Kristoff insieme al sacrificio di Anna riescono a sventare il piano del perfido principe e permettono ad Elsa di sconfiggere la propria paura del proprio potere, riprenderne il controllo e riportare l'estate nel regno.
Grafica
La grafica 3D è decisamente ben curata e molto ben definita con gli effetti speciali che ben contornano la vicenda delle due sorelle ed in particolare gli assoli e i duetti che caratterizzano la vicenda. Come si può notare vi è la predominanza dei colori scuri per meglio descrivere l'atmosfera inizialmente cupa e la stagione invernale che fanno sfondo sulla vicenda. Tuttavia il colore azzurro del ghiaccio insieme a quello bianco della neve svolgono il ruolo di riflettori di luce che fanno da contrasto a quest'oscurità predominante nella grafica; i colori sono ben distribuiti ed armonici.
Colonna sonora
Pur essendo la vicenda ambientata in Scandinavia e la presenza di numerose tracce della tradizione settencentesca-ottocentesca bisogna precisare che le tracce provengono anche da altri contesti culturali; che si tratti di un'omaggio al carattere pluralista dei paesi scandinavi?! Chi lo sa?! Sta di fatto che le tracce creano un'atmosfera densa di humour e di leggerezza che forse è uno di punti di forza, visto che serve anche a "rompere il ghiaccio" tra i protagonisti, specialmente tra Elsa ed Anna, ma anche tra questa e Kristoff. Lo stile musical è sempre uno dei principali fattori di forza delle produzioni Disney e questa storia non è un'eccezione alla regola, visto soprattutto che è usato come strumento per veicolare le sensazioni, i sentimenti e le emozioni dei personaggi.
Messaggi
Essendo un'opera di non facile interpretazione, precisiamo che bisogna cercare di mantenere un certo livello di costanza e di concentrazione ed in particolare bisogna fare in modo di incasellare i particolari e i dettagli nel giusto ordine cercando di costruire una sorta di sillogismo dei fatti e degli eventi in modo da potervi inserire il filo conduttore comune a tutte le scene, situazioni e casi nei quali i nostri amici si ritrovano. Tutto questo perché l'opera contiene un messaggio molto importante, ovvero quello del "vero amore". Ma che cos'è il vero amore? Una domanda decisamente complicata e che non trova una risposta immediata, bensì necessita di molto tempo per manifestarsi e soprattutto non si trova li dove si crede che si trovi. La nostra Anna inizialmente non lo capisce e per poco non ne causa la scomparsa, soprattutto perché guidata dalla fretta di vedere il suo sogno diventare realtà e soprattutto chiedendo a sua sorella la benedizione nel momento meno opportuno ed avendo trovato una persona che neanche conosce. Quindi alla luce di quanto appena dichiarato si può affermare che c'è più di un singolo messaggio che va percepito e che si ritrova nelle parole di Kristoff (le domande che fa ad Anna), quindi che il vero amore necessita di tempo per essere trovato e soprattutto di non dimenticare il primo amore per un'altro amore, perché non esclude, bensì include.
Origine, tradizione e stile dei personaggi
Questa storia è ripresa dalla famosa fiaba del grande e celebre scrittore danese Hans Christian Andersen e ne riprende gli archetipi dalla tradizione scandinava. Abbiamo Elsa che si trasforma in un'autentica regina delle nevi, la quale non è né buona né cattiva a differenza del personaggio della tradizione fiabesca e favolistica; abbiamo i troll che in questo caso aiutano la sorella a dimenticare l'incidente (cosa che in realtà dovrebbe fare la regina delle nevi). Abbiamo poi Kristoff che svolge il ruolo di artigiano con la tradizionale slitta trainata da una renna, animale simbolo della Scandinavia accanto ai lupi (che qui compaiono marginalmente). Altro motivo letterario ripreso dalla tradizione scandinava è poi il principe, ultimo di 12-13 figli ed infine abbiamo poi la maledizione di ghiaccio che è l'emblema principale della Scandinavia, visto che è sepre perenne e che allude non solo al freddo tipico di questa regione confinante con la Siberia, ma anche al carattere freddo delle genti che la popolano e che sulle prime sono molto ostili e non sempre abbordabili. Questo lo riscontriamo inizialmente in Elsa che ha un carattere molto spesso freddo e distaccato, ma il vero freddo alla fine lo ritroviamo in Hans, il quale si dimostra calcolatore e senza scrupoli pur di ottenere ciò che desidera. Quindi ancora una volta i ruoli e i motivi fiabeschi e favolistici vengono ribaltati per creare dei colpi di scena ed imprevisti che mettono lo spettatore/-trice nella condizione di porsi delle domande e fare in modo di mettere in discussione quanto letto nelle suddette fiabe/favole.
Giudizio finale
Un'opera dal ritmo lento, ma comunque apprezzabile e godibile che ci porta in profondità, oltre il "sottozero" (perdonate la freddura, ah ah ah!) e ci fa capire che quando abbiamo raggiunto il punto più basso della nostra vita siamo pronti a ritornare su a galla e a "scaldare la situazione".
Voto: 8,5
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