Recensione
Another
9.5/10
Da fa degli anime acclamati, delle nicchie, e degli horror devo dire che sono sempre stato attirato da Another, magraldo non conoscessi nulla di esso se non la famosa scena dell’ombrello (che di fatto non ho mai neanche visto per intera). Sono quindi partito completamente digiuno, libero da spoiler e pregiudizi, per godermi quest’opera a pieno. E devo dire che ho fatto benissimo.
Prime impressioni - parte skippabile -
Non so come le persone possano lamentarsi che Another sia poco elaborato, “solo uno splatter”, o deludente perché non è niente di tutto ciò. Egli è raffinato, lugubre e misterioso, segue trama, ambientazioni e usanze tipiche horror, ma anche ben adattato a un pubblico (adulto) che vuole vedere sviluppi non solo nella trama ma anche fra i personaggi. Anche se, ovviamente, i vari personaggi non vengono sviluppati nel profondo, hanno tutti un ruolo importante e un impatto fondamentale nella storia, sia per apparizioni e sia per scena di morte. Gli ultimi due episodi forse si rivelano l’eccezione in quanto diventa tutto una carneficina senza senso né senza un inizio preciso.
- Commento effettivo -
Ma oltre ciò gli altri episodi sono un capolavoro completo. Sono carichi di tensione, proseguono lenti è certo, ma lo fanno in modo impeccabile, riempiendo ogni episodio numerosi avvenimenti così particolari da lasciarti sempre attaccato allo schermo. Sono anche estremamente fluidi in quanto, nonostante si noti il passare degli episodi, a conti fatti non ti accorgi che sei arrivato a tot episodio o sei rimasto ancora a tot episodio. Eventuali prime impressioni o teorie che vengono elaborate dallo spettatore vengono immancabilmente smontate e messe di fronte a verità molto più affascinanti. Ho amato i personaggi e temuto per la loro morte fino alla fine.
La mia prima impressione permanente, comunque, dopo i primi 2-3 episodi incluso l’OVA è stata quella di un anime agghiacciante. Angosciante. Magari non impressionante o spaventoso ma la tensione, l’aesthetics, il mistero e l’infittirsi costante della trama alimentano la tensione e l’attenzione dello spettatore fino alla fine. La suspense è la caratteristica di cui questo show è più ricco. Poche risposte vengono date e molto spesso lo spettatore ha bisogno di elaborare l’intricata rete di avvenimenti e intuizioni che avvengono piano piano ma ne vale completamente la pena perché portano a soluzioni sempre più complesse e oscure. Dato che è un thriller mistery è anche programmato a mo di giallo investigativo e ci fa pian piano mettere assieme i pezzi della storia aggiungendo elementi qui e là. Per esempio da parte mia ho pensato che Koichi e Mei fossero la chiave degli omicidi dato che avvenivano sempre di fronte a loro e quando uno parlava dell’altra o che la maledizione non volesse che si sapesse dell’identità di Mei.
Personalmente ho trovato ogni sviluppo molto interessante. Una costante a livello psicologico che riusciva sempre a stupirmi. Anche quando pensavi di aver avuto finalmente un attimo di pace, il vento cambiava (tirava palloni nell’oceano) e la morte ti piombava improvvisamente addosso. Gli stessi personaggi principali non sono banali e non agiscono in modo scontato e molti di loro hanno eccesso le mie aspettative. Nel complesso mi aspettavo un finale via via sempre più triste ma alla fine c’è solo stata un incongrua massa di morti e un colpo di scena completamente inaspettato ma ben pianificato. È stato forse un po’ rushato ma ha colmato perfettamente i buchi lasciati in precedenza nel corso della storia.
Non c’è personaggio più misterioso e apatico di Mei ( ma al contempo stesso non vuoto) nel mondo degli horror che vi possa fa innamorare di quest’opera.
Credo che una delle parti migliori sia il comparto tecnico a conti fatti. Animazioni vecchio stile, bambole inquietanti, illuminazione scarsa, volti scarnati, ombre, sfumature e colori accesi nei momenti clou unite a musiche di sottofondo tetre e inquietanti completano lo show alla perfezione dando in esperienza davvero unica. Così come la opening e la ending che colpiscono nel segno fin da subito. Ps: per stile di animazione e tratti estetici del protagonista qualche volta ti sembrerà di vedere Hotaro Oreki da Hyuoka camminare per i corridoi della Yomi.
Davvero non troverei un another show come Another. Lo consiglio vivamente a chiunque stia cercando uno show breve ma deciso e ad alta tensione o a chiunque sia indeciso se gustarsi un normale thriller con romance o un horror coi fiocchi.
Prime impressioni - parte skippabile -
Non so come le persone possano lamentarsi che Another sia poco elaborato, “solo uno splatter”, o deludente perché non è niente di tutto ciò. Egli è raffinato, lugubre e misterioso, segue trama, ambientazioni e usanze tipiche horror, ma anche ben adattato a un pubblico (adulto) che vuole vedere sviluppi non solo nella trama ma anche fra i personaggi. Anche se, ovviamente, i vari personaggi non vengono sviluppati nel profondo, hanno tutti un ruolo importante e un impatto fondamentale nella storia, sia per apparizioni e sia per scena di morte. Gli ultimi due episodi forse si rivelano l’eccezione in quanto diventa tutto una carneficina senza senso né senza un inizio preciso.
- Commento effettivo -
Ma oltre ciò gli altri episodi sono un capolavoro completo. Sono carichi di tensione, proseguono lenti è certo, ma lo fanno in modo impeccabile, riempiendo ogni episodio numerosi avvenimenti così particolari da lasciarti sempre attaccato allo schermo. Sono anche estremamente fluidi in quanto, nonostante si noti il passare degli episodi, a conti fatti non ti accorgi che sei arrivato a tot episodio o sei rimasto ancora a tot episodio. Eventuali prime impressioni o teorie che vengono elaborate dallo spettatore vengono immancabilmente smontate e messe di fronte a verità molto più affascinanti. Ho amato i personaggi e temuto per la loro morte fino alla fine.
La mia prima impressione permanente, comunque, dopo i primi 2-3 episodi incluso l’OVA è stata quella di un anime agghiacciante. Angosciante. Magari non impressionante o spaventoso ma la tensione, l’aesthetics, il mistero e l’infittirsi costante della trama alimentano la tensione e l’attenzione dello spettatore fino alla fine. La suspense è la caratteristica di cui questo show è più ricco. Poche risposte vengono date e molto spesso lo spettatore ha bisogno di elaborare l’intricata rete di avvenimenti e intuizioni che avvengono piano piano ma ne vale completamente la pena perché portano a soluzioni sempre più complesse e oscure. Dato che è un thriller mistery è anche programmato a mo di giallo investigativo e ci fa pian piano mettere assieme i pezzi della storia aggiungendo elementi qui e là. Per esempio da parte mia ho pensato che Koichi e Mei fossero la chiave degli omicidi dato che avvenivano sempre di fronte a loro e quando uno parlava dell’altra o che la maledizione non volesse che si sapesse dell’identità di Mei.
Personalmente ho trovato ogni sviluppo molto interessante. Una costante a livello psicologico che riusciva sempre a stupirmi. Anche quando pensavi di aver avuto finalmente un attimo di pace, il vento cambiava (tirava palloni nell’oceano) e la morte ti piombava improvvisamente addosso. Gli stessi personaggi principali non sono banali e non agiscono in modo scontato e molti di loro hanno eccesso le mie aspettative. Nel complesso mi aspettavo un finale via via sempre più triste ma alla fine c’è solo stata un incongrua massa di morti e un colpo di scena completamente inaspettato ma ben pianificato. È stato forse un po’ rushato ma ha colmato perfettamente i buchi lasciati in precedenza nel corso della storia.
Non c’è personaggio più misterioso e apatico di Mei ( ma al contempo stesso non vuoto) nel mondo degli horror che vi possa fa innamorare di quest’opera.
Credo che una delle parti migliori sia il comparto tecnico a conti fatti. Animazioni vecchio stile, bambole inquietanti, illuminazione scarsa, volti scarnati, ombre, sfumature e colori accesi nei momenti clou unite a musiche di sottofondo tetre e inquietanti completano lo show alla perfezione dando in esperienza davvero unica. Così come la opening e la ending che colpiscono nel segno fin da subito. Ps: per stile di animazione e tratti estetici del protagonista qualche volta ti sembrerà di vedere Hotaro Oreki da Hyuoka camminare per i corridoi della Yomi.
Davvero non troverei un another show come Another. Lo consiglio vivamente a chiunque stia cercando uno show breve ma deciso e ad alta tensione o a chiunque sia indeciso se gustarsi un normale thriller con romance o un horror coi fiocchi.
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