Recensione
Kurenai
7.0/10
Per essere un anime del 2008 mi è piaciuto abbastanza.
In genere gli anime con un certo numero di anni sulle spalle introducono la trama nella prima puntata e poi si dedicano solo a episodi filler perché tanto hanno due opzioni: o hanno 26 episodi a disposizione e quindi bisogna occupare il tempo oppure sanno che avranno una seconda stagione, per cui, perché avere fretta di tenere viva la trama?
Invece qui la storia prosegue episodio per episodio, non viene mai accantonata, a parte per l’episodio 6 e una parte dell’episodio successivo.
Purtroppo i personaggi li ho trovati un po’ superficiali, a parte Murasaki e la sua famiglia.
Superficiali nel senso che non sono stati granché approfonditi.
Shinkuro riesce a farsi sbucare un osso che diventa una vera e propria arma per combattere, ma non viene mai spiegato come abbia davvero ottenuto questo potere.
Lui dice solo che ha accettato di farsi modificare il corpo per avere quest’arma (arma che però esce quando ha voglia lei e non quando vuole il ragazzo), ma non viene raccontato in che modo ha subito questa modifica.
Per cui, questo suo aspetto rimane sempre avvolto in un mistero che non avrà risposta.
Nonostante sia un mediatore e debba avere a che fare con gente pericolosa, l’ho trovato abbastanza ingenuo, soprattutto nell’episodio dove Murasaki lo segue.
Shinkuro va dove deve, contratta con il boss che accetta le sue condizioni e pensa davvero di poter andare via così? A quanto pare sì, visto che non si aspettava di essere attaccato non appena uscito dall’ascensore.
La compagna di scuola con gli occhiali come mai sa del lavoro di Shinkuro, di Benika ed è così brava nel raccogliere informazioni segrete? Non ci è data alcuna risposta.
L’altra ragazza che corre dietro a Shinkuro pensavo avesse un ruolo più marcato, essendo lei parte della famiglia che ha accolto Shinkuro e gli ha dato l’osso arma, ma dopo aver esaurito il suo compito scompare dietro le quinte.
Murasaki invece l’ho trovata ben costruita: da bambina capricciosa e lamentosa, dato che a casa sua aveva tutto e tutti al suo servizio, ha fatto il suo percorso di maturazione e mi sarebbe piaciuto vedere, magari con un time skip, se fosse riuscita a portare a termine la sua missione.
A chi è piaciuto l’anime, non consiglio la visione dei due oav: i personaggi cambiano completamente design (addirittura a due ragazze cambia il colore dei capelli!) e viene introdotto un personaggio nuovo che lo spettatore non ha idea di chi sia, ma che i protagonisti conoscono benissimo, come se fosse sempre stato presente.
Due episodi da mezz’ora ciascuno strutturati con delle mini storielle, dove, nella prima, sembra che venga introdotto un nuovo nemico, ma tutto sfuma in favore di altri episodietti che non servono a niente.
In genere gli anime con un certo numero di anni sulle spalle introducono la trama nella prima puntata e poi si dedicano solo a episodi filler perché tanto hanno due opzioni: o hanno 26 episodi a disposizione e quindi bisogna occupare il tempo oppure sanno che avranno una seconda stagione, per cui, perché avere fretta di tenere viva la trama?
Invece qui la storia prosegue episodio per episodio, non viene mai accantonata, a parte per l’episodio 6 e una parte dell’episodio successivo.
Purtroppo i personaggi li ho trovati un po’ superficiali, a parte Murasaki e la sua famiglia.
Superficiali nel senso che non sono stati granché approfonditi.
Shinkuro riesce a farsi sbucare un osso che diventa una vera e propria arma per combattere, ma non viene mai spiegato come abbia davvero ottenuto questo potere.
Lui dice solo che ha accettato di farsi modificare il corpo per avere quest’arma (arma che però esce quando ha voglia lei e non quando vuole il ragazzo), ma non viene raccontato in che modo ha subito questa modifica.
Per cui, questo suo aspetto rimane sempre avvolto in un mistero che non avrà risposta.
Nonostante sia un mediatore e debba avere a che fare con gente pericolosa, l’ho trovato abbastanza ingenuo, soprattutto nell’episodio dove Murasaki lo segue.
Shinkuro va dove deve, contratta con il boss che accetta le sue condizioni e pensa davvero di poter andare via così? A quanto pare sì, visto che non si aspettava di essere attaccato non appena uscito dall’ascensore.
La compagna di scuola con gli occhiali come mai sa del lavoro di Shinkuro, di Benika ed è così brava nel raccogliere informazioni segrete? Non ci è data alcuna risposta.
L’altra ragazza che corre dietro a Shinkuro pensavo avesse un ruolo più marcato, essendo lei parte della famiglia che ha accolto Shinkuro e gli ha dato l’osso arma, ma dopo aver esaurito il suo compito scompare dietro le quinte.
Murasaki invece l’ho trovata ben costruita: da bambina capricciosa e lamentosa, dato che a casa sua aveva tutto e tutti al suo servizio, ha fatto il suo percorso di maturazione e mi sarebbe piaciuto vedere, magari con un time skip, se fosse riuscita a portare a termine la sua missione.
A chi è piaciuto l’anime, non consiglio la visione dei due oav: i personaggi cambiano completamente design (addirittura a due ragazze cambia il colore dei capelli!) e viene introdotto un personaggio nuovo che lo spettatore non ha idea di chi sia, ma che i protagonisti conoscono benissimo, come se fosse sempre stato presente.
Due episodi da mezz’ora ciascuno strutturati con delle mini storielle, dove, nella prima, sembra che venga introdotto un nuovo nemico, ma tutto sfuma in favore di altri episodietti che non servono a niente.
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