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Difficile per me mantenere una certa imparzialità nel recensire questa serie TV, dato che Saint Seiya è uno dei cinque anime che mi porterei su un' isola deserta. Ritengo che gli anni '80 siano stati il periodo migliore per quanto riguarda gli anime giapponesi, poiché univano un' ottima realizzazione tecnica, molto superiore alla 'povertà' degli anime anni '70, a tematiche e storie bellissime, e I Cavalieri dello Zodiaco ne è una delle migliori conferme. Tutto partì dal manga ideato da Masami Kurumada, ma fu la serie tv in esame a rendere questa saga un successo planetario, tanto che ancora oggi vengono prodotti fumetti ed anime incentrati su questi personaggi. Potendo vantare lo splendido charades di Shingo Araki e Michi Himeno, che già resero Versailles no Bara(Lady Oscar) un capolavoro, la serie parte già con una marcia in più, benché gli episodi di fatto realizzati dalla coppia siano solo una manciata. La qualità grafica è piuttosto altalenante nella prima parte della serie, con alcuni episodi che sono una gioia per gli occhi ed altri che sono davvero tremendi, ma nella seconda la climax ascendente è ben evidente, grazie al notevole miglioramento dei disegnatori 'satellite' e all'eliminazione di quelli più scarsi. Formidabile poi il pathos che la serie raggiunge nella narrazione; benché un po' annacquato nella prima parte, esplode del tutto nella seconda. I personaggi principali sono un po' stereotipati, ma questo è un pregio, non un difetto, poiché si adattano alla perfezione al tipo di storia, che narra di battaglie epiche combattute da un gruppo di ragazzi i quali sconfiggono avversari di caratura ben superiore grazie al loro spirito incrollabile ed alla purezza dei loro ideali. L' epicità della storia, già encomiabile in originale, e dovuta soprattutto ai richiami alla mitologia(principalmente greca,ma non solo), per quanto liberamente interpretata in alcuni punti, viene arricchita nella versione italiana da un linguaggio aulico che si adatta perfettamente alle atmosfere epiche volute dagli sceneggiatori. Va detto che in alcuni punti il doppiaggio italiano (probabilmente per mancanza degli originali) si lascia andare a qualche invenzione, per cui chi non tollerasse 'interpolazioni' farebbe meglio a rivolgersi al doppiaggio originale sottotitolato dei DVD Yamato, che comunque non fa perdere pathos alla serie. In ultimo, io non posso fare altro che consigliare la visione di questo caposaldo dell'animazione anni'80 a tutti coloro che amano gli anime di lotta... e che il cosmo del vostro cuore arda sempre!