Recensione
Ultimo dei 4 OAV autoconclusivi dedicati a Saint Seiya nel corso degli anni '80, si segnala per essere un raffazzonatissimo tentativo di trasportare in animazione la saga di Hades, della quale era all'epoca naufragato il progetto di serializzazione televisiva che avrebbe dovuto seguire la saga di Poseidon. Non potendo impiegare lo stesso Hades ed i suoi seguaci apparsi nel manga, gli sceneggiatori ripiegarono su un simil-Hades, scomodando nientemeno che il biblico Lucifero (rappresentato come un Serafino, quindi una figura molto simile a quella dell'armatura di Hades come compare nella scheda tecnica del manga). La cosa è a suo modo interessante, poiché mostra i Sacri Guerrieri impegnati contro vere forze maligne ultraterrene, ma la realizzazione stavolta non centra il bersaglio. I disegni non sono realizzati da Araki ed Himeno, ma da Masahiro Naoi, uno dei penciler 'satellite' della serie tv, qui però molto lontano dai picchi cui ci aveva abituato nella saga di Asgard. Stavolta sceneggiatura e regia non riescono a sopperire alla scarsa durata dell'OAV, che consta di una serie di combattimenti dal ritmo convulso e confuso, incapaci di appassionare, e lo stesso Lucifero viene ridotto quasi ad una macchietta. Adeguandosi alla qualità generale dell'OAV, anche il doppiaggio italiano è parecchio scadente, non riuscendo a trasmettere pathos ed emozioni, mentre leggermente migliore è quello fedele all'adattamento originale. I fan sfegatati di Saint Seiya dovrebbero comunque vederlo, tutti gli altri possono tranquillamente soprassedere.