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7.0/10
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Attenzione: la recensione contiene spoiler

Ciao a tutti membri di AnimeClick.it!!!
Questa è la mia prima recensione in assoluto: premetto che non sono un Otaku e nemmeno un esperto ma ho sempre amato molto i mitici cartoni animati giapponesi, e apprezzo la possibilità di dire la mia.

In merito a School Days, la sensazione che mi ha dato questa serie una volta visionata per intero è stata: "ci può stare!". Tutto qui? Mi spiego.
La storia si sviluppa in modo lineare e spensierato all'inizio, con un'attrazione fisica di un lui per una prosperosa lei che muta in triangolo amoroso, per poi assumere connotazioni meno leggere dalla seconda parte in avanti. Spartiacque del tutto è l'episodio n.5.
Infatti, mentre in un primo momento prevale la dimensione ingenua, fresca, fisica dell'amore, nella seconda parte affiorano aspetti caratteriali e psicologici molto forti e, senza esagerare, inquietanti, in tutti e tre i protagonisti principali (Makoto, Sekai e Kotonoha), man mano che le relazioni s'intrecciano e si intensificano con l'avanzare della storia.
E' proprio la seconda parte dell'anime, più precisamente dall'episodio 6 in poi, che merita particolare attenzione. Catalizzatore di tutto è la pessima (spesso così definita nell'anime stesso) personalità del protagonista maschile, Makoto Itou. Chi scrive non ha una grande esperienza, ma raramente mi è capitato di imbattermi in un siffatto concentrato di negatività. Se in un primo momento il ragazzo appare timido ed insicuro, col susseguirsi degli episodi si tramuta in un "essere" (uomo proprio non si può dire, cosa anche giustificata data l'età) superficiale, materialista, codardo, falso, perseverante nell'errore, ossessionato dal sesso, traditore. Il modo in cui si rende conto di amare in realtà Sekai è giustificabile, del tutto deplorevole è invece il modo in cui nasconde il tutto a Kotonoha. Così facendo però vengono a crearsi le condizioni che porteranno poi la storia al suo iperbolico finale.
Proprio così: iperbolico. Un inquietante climax amore-morte. Un climax che amplifica la grettezza di Makoto, la disperazione di Sekai, la fragilità psichica di Kotonoha. Il sangue che scorre alla fine è il clamoroso risultato di questo micidiale mix emozionale.
Fatti salvi alcuni aspetti, la storia pur nella sua estremizzazione (non satira) dell'amore è plausibile. Ecco perchè, come scrivevo all'inizio, questa storia ci può stare. L'animo umano ha tante sfaccettature: Makoto Itou è una di queste, e nemmeno tanto rara. Ed è questo che la rende tanto più credibile di tante altre shojo-harem-chedirsivoglia storie d'amore in circolazione. Così come i rapporti sessuali ed i baci "alla francese" presenti nell'anime, che gli danno anche una sfumatura piccante senza per questo sfociare nell'hentai.
In School Days l'amore viene descritto in modo molto realistico, forse estremizzato e diretto, d'accordo, ma sempre realistico. L'omicidio passionale è una triste realtà del nostro tempo dopo tutto. Inoltre l'episodio finale, nella sua cruda tragicità, è inscenato molto bene, e a mio modo di vedere non è nemmeno tanto splatter, come alcuni lo hanno descritto. Così come il tutto non è nè splatter, né horror, né thriller. E' un emozionante intreccio di liasons che finisce male.
Per concludere, questo anime merita la visione poiché ha tante frecce al suo arco, tra cui anche una durata accettabile (non l'ho trovato affatto frettoloso), che ha il non trascurabile pregio di non far andare le cose troppo per le lunghe.
Come si suol dire, la vendetta è un piatto che va servito caldo.