Grazie mille Dario per quest'ultimo reportage delle tue esperienze in Giappone! 👍👍
Se un giorno deciderai di riunirle e scriverne un libro lo acquisterò a occhi chiusi! 🤗

E' sempre un piacere leggere le avventure di Kotaro in Giappone, mi colpisce soprattutto l'accoglienza calorosa nei confronti di uno straniero da parte di così tanta gente, forse i giapponesi sono meno riservati di come vengono dipinti oppure è proprio questione di superpotere.

Bello il bar di Gundam

Un vero peccato non poterci essere

Grazie per il reportage

Se io fossi Voldemort e potessi dividere i frammenti della mia anima negli Horcrux, uno di essi di sicuro sarebbe a Nagoya, probabilmente nel flacone di sapone del bagno termale di un certo ryokan, nel maneki-neko di Osu, nella statua del pinguino all'acquario o in uno shiro-noir di un Komeda Coffee qualunque fra Osu, Yabacho o Sakae.
La mia prima metropoli giapponese, una "Tokyo in piccolo" che però è estremamente vivibile perché tutto quello che ti serve è in un quadrato magico di quattro quartieri adiacenti l'un l'altro, che per me è importantissimo perché ci ho passato praticamente ogni singolo weekend nei due anni vissuti ad Aichi e perciò è teatro di tante esperienze piccole ma per me grandissime.

Questo articolo è più breve di quelli che l'hanno preceduto, un po' perché per motivi vari non ho girato più di tanto la sera a Nagoya quindi non conosco tanti locali, un po' perché in articoli precedenti ne ho già parlato, un po' perché il grosso dei locali dove ho mangiato a Nagoya sono normalissimi family restaurant di catene che si trovano un po' ovunque. Ma non è meno sentito, perché Nagoya è una città per me importantissima, che compensa con preziosissimi ricordi e incontri con persone che non dimenticherò mai il suo essere fondamentalmente priva di grosse attrazioni per i turisti che vengono da fuori. E' difficile dire a parole ciò che per me rappresenta Nagoya, perché in questo caso, ancor più che per Tokyo e Osaka, si tratta di sensazioni e cose mie personali. Non sarei qui, non sarei quello che sono oggi, senza la mia Aichi e senza la mia Nagoya, perciò ho cercato di fare del mio meglio per lasciarvi 4+1 motivi per andarci, che spero vi abbiano incuriosito.

Grazie mille Dario per quest'ultimo reportage delle tue esperienze in Giappone! 👍👍
Se un giorno deciderai di riunirle e scriverne un libro lo acquisterò a occhi chiusi! 🤗

Chi ha detto che è l'ultimo?
Di scrivere un libro mi è stato detto spesso, un giorno chissà, quando avrò il tempo di respirare...

forse i giapponesi sono meno riservati di come vengono dipinti oppure è proprio questione di superpotere.

Un po' e un po', credo. Negli anni ho imparato che i giapponesi riservati sono solo quelli dai trent'anni in giù, mentre quelli più grandi hanno una gran voglia di parlare e fare amicizia, probabilmente perché si sentono soli. Ma penso che una grossa parte la giochi anche il mio essere me: ho la faccia da straniero quindi sono incuriositi a parlarmi, so parlare la loro lingua quindi non devono sforzarsi di parlare in inglese, sono un otaku che nella sua vita precedente era un ojisan dell'era Showa, quindi ho molte conoscenze su argomenti a loro cari come vecchi anime, wrestling, vecchie canzoni, sono italiano quindi posso dargli un'opinione con un punto di vista diverso su molte cose (loro non sanno come vengono trattati manga e anime nel nostro paese e ne sono incuriositi, inoltre non sono abituati ad esprimere chiaramente le loro opinioni sulle cose, contestando difetti o dicendo chiaro e tondo cosa non gli piace, io lo faccio quindi parlare con me è per loro un'esperienza nuova).
Un po' sono come un unicorno, una creatura mistica che non hanno mai visto e che li affascina, un po' sono riuscito a instaurare rapporti bellissimi con gente con cui ci siamo vicendevolmente aperti il cuore più volte. Loro sono tendenzialmente gentili con tutti, ma alcuni con me hanno proprio superato il limite della gentilezza umanamente comprensibile: offrire un pranzo o regalare dei dolcetti come souvenir ha senso... regalare a uno straniero appena conosciuto un paccone immenso con tutte le riviste di wrestling uscite nell'anno in corso o un paccone enorme pieno di doujinshi, manga, gadget e registrazioni su dvd di programmi tv d'epoca un po' meno

Che bello leggere delle tue avventure giappe @kotaro,
mi aggiungo a chi sarebbe felice che tu trovassi il tempo per scriverne un libro!