Film bellissimo, Yuasa non sbaglia un colpo e si conferma non solo un regista capace e visionario ma pure sempre più eclettico nella sua produzione, puoi guardare un suo film al giorno e vedere bene o male sempre cose diverse, e questo Inu-oh a cavallo tra rock e teatro Noh è un altro tassello pregevole del suo mosaico, personaggi intriganti, messa in scena eccezionale, colonna sonora potentissima, un messaggio di forza e ribellione cercando di non farsi sopprimere dallo status quo, veramente mi è piaciuto tutto e sono felicissimo di essere riuscito a vederlo al cinema nonostante l'imbarazzante ritardo e la distribuzione indecente, purtroppo, anche se si sono visti piccoli passi avanti, stiamo a ripetere sempre le stesse cose in questo senso, e tocca sempre accontentarsi. Buona anche la versione italiana a proposito, anche se ovviamente a spiccare di più sono le meravigliose performance canore giapponesi.
Io ho dato 9,5 al film, in pratica un voto identico. Le uniche cose che non mi sono piaciute sono gli effetti CG e il ritmo un po' frenetico per cui avrei preferito un minutaggio superiore. Ma in entrambi i casi si tratta di difetti che impattano davvero (troppo) solo in certi momenti.
Nel complesso l'ho trovato geniale e suggestivo. L'idea di mescolare Storia e musical, fiaba e politica, rende l'insieme estremamente poetico.
A suo modo un poderoso atto d'amore alle arti della musica, del teatro, del perduto stile dei cantastorie e degli aedi, e in generale del mondo dello spettacolo.
Poi, essendo di parte, ho apprezzato moltissimo alcuni elementi narrativi e tematici di comunanza con un'opera come Dororo ad esempio.
Ho trovato sublime il modo in cui viene resa l'ottica dei ciechi. Quel tripudio di percezioni sfumate (di suoni e colori) che un vedente può ipotizzare sia il loro modo "di vedere" la realtà.
Azzeccata la scelta di intersecare l'odierno e l'antico nel prologo e nell'epilogo (quest'ultimo pregno di una poetica commovente ma non lacrimevole).
Ben congegnata l'idea di rendere il mondo degli umili e degli ultimi con una vis dal tono chiaramente politico senza però mai scadere nel retorico o nel patetico.
Per certi versi sembra una via di mezzo fra la serie "Racconti Giapponesi", che andava in onda in Rai decenni fa, e un musical di Broadway. Con tutta la potenza espressiva e coinvolgente che si può provare durante un concerto punk rock.
Il perfetto esempio di come si può tranquillamente mischiare tutto e il contrario di tutto (dalla filosofia zen al rock and roll, dal senso mitopoietico delle fiabe alla cultura pop) in un perfetto incastro che riesce ad essere contemporaneamente retrotopico e neotopico senza stonare affatto, e conferendo anzi valore aggiunto.
A prima vista anche a me era venuto in mente lo stile di Iggy Pop,
Immaginate un Kaijin che decide di diventare Michael Jackson ma nel giappone medievale*** e incontra un tipo che inventa di sana pianta il guitar rock ma è tipo un suonatore di Shamisen cieco.
Visto domenica scorsa. Piaciuto molto, esteticamente esuberante ma al tempo stesso crudo, un esperimento di commistione di generi molto interessante.
È un vero peccato che il film non abbia ricevuto la minima promozione, non se ne è parlato da nessuna parte e sia stato distribuito in poche sale, per lo più d'essai.
Una domanda per chi l'ha visto doppiato, perché a parte nel riassunto vicino al voto non l'ho trovato indicato. Io l'ho visto sottotitolato e mi chiedevo come fosse stato un film che per buona parte del tempo è cantato/recitato, insomma non il solito testo che può essere letto stile buona la prima. Sono quindi curioso sul lavoro svolto.
Io l'ho visto sottotitolato e mi chiedevo come fosse stato un film che per buona parte del tempo è cantato/recitato, insomma non il solito testo che può essere letto stile buona la prima. Sono quindi curioso sul lavoro svolto.
Le parti cantate erano tutte in originale con sottotitoli (fanno eccezione le prime performance col biwa dove recitato e cantato erano confusi). I doppiatori hanno fatto un buon lavoro a mio avviso.
Visto domenica scorsa. Piaciuto molto, esteticamente esuberante ma al tempo stesso crudo, un esperimento di commistione di generi molto interessante.
È un vero peccato che il film non abbia ricevuto la minima promozione, non se ne è parlato da nessuna parte e sia stato distribuito in poche sale, per lo più d'essai.
Una domanda per chi l'ha visto doppiato, perché a parte nel riassunto vicino al voto non l'ho trovato indicato. Io l'ho visto sottotitolato e mi chiedevo come fosse stato un film che per buona parte del tempo è cantato/recitato, insomma non il solito testo che può essere letto stile buona la prima. Sono quindi curioso sul lavoro svolto.
Grazie della risposta. In effetti è quello che mi aspettavo avesse senso fare, contento sia stato fatto così, non sarebbe stato affatto banale renderlo allo stesso modo doppiato.
già praticamente finita la programmazione in sala? mannaggia
Il cinema dove l'ho visto lo tiene fino a mercoledì, sono quasi 2 settimane. Non è detto però che qualche cinema non lo recuperi più avanti, io lo spero.
Esci dal cinema con l'impressione di aver visto qualcosa di nuovo rispetto al panorama dell'animazione nipponica degli ultimi anni. Una storia per certi versi più vicina alla ribellione culturale americana degli anni '70 ma che non rinnega l'estetica e la musicalità della tradizione. Anzi, l'uso degli strumenti tradizionali e i testi delle canzoni che riprendono le tematiche care al teatro classico, creano lo sfondo dal quale emerge la necessità di trovare linguaggi nuovi per raccontare "storie nuove".
"Noi siamo qui" dicono Tomona e Inu-oh. "Noi siamo qui" possono finalmente dire i protagonisti delle storie a cui prestano voce e corpo. "Noi siamo qui" possono dire tutti i protagonisti dell'intreccio di storie che è la Storia di questo mondo a patto che la loro voce non venga dimenticata, distorta o soffocata da chi trasforma la ricerca della Forma nella prigione del formalismo.
Graficamente e musicalmente potente: durante alcune scene mi sono ritrovato a sorridere allo schermo da tanto ero preso!
al di là del finale amaro che mi è spiaciuto, pur avendo senso, avrei voluto un commiato più significativo dei due personaggi e la loro storia. Ma forse il film vuole trasmettere anche come certe storie possono sparire inascoltate e dimenticate esattamente come quelle che raccontava Inu-Oh
Bellissima recensione, grazie. Adesso ho ancora più voglia di vederlo, spero arrivi al più presto su qualche piattaforma. Io sono stata davvero delusa dagli orari di programmazione infami che gli ha riservato il The Space più vicino a me, rendendomi letteralmente impossibile andare a vederlo
Ho amato tantissimo anche io il film (che ho visto sottotitolato, non doppiato, all'anteprima a Torino): mi ha emozionato tantissimo, per la scelta dei temi, per la capacità di comunicare visivamente le sensazioni di una persona che non vede (non facile), perché narra attraverso la musica e ascoltare Tomoari è elettrizzante, perché gli spettacoli di Inu-Oh e i suoi effetti di scena sono grandiosi e ti ricordano perché il teatro è bello. Questi due li ho proprio amati tantissimo
Veramente un filmone!
Utente64409
- 1 anni fa
23
Senza voler triggerare nessuno, non sono mai riuscito a capire l'appeal di Yuasa.
Probabilmente il suo stile così "artsy" va contro la mia idea di anime come intrattenimento puro.
Si vede la maestria, ma è davvero uno stile a sé, che mi lascia non pochi dubbi.
Incredibile, una produzione di Yuasa che a livello artistico e tecnico non mi ha fatto schifo... MIRACOLO. Si vede che questa volta, rispetto ad altri prodotti come Devilman Cry Baby e Ping Pong The animation non sono andati al risparmio e si sono presi il loro tempo per fare BENE il loro lavoro. La trama invece è semplice ma molto carina, con un finale molto triste e amaro.
Senza voler triggerare nessuno, non sono mai riuscito a capire l'appeal di Yuasa.
Probabilmente il suo stile così "artsy" va contro la mia idea di anime come intrattenimento puro.
Si vede la maestria, ma è davvero uno stile a sé, che mi lascia non pochi dubbi.
Ci sta. Indubbiamente non è un prodotto per tutti, non è mainstream né stilisticamente né contenutisticamente. Nemmeno io ne vedrei cento così, ma ho apprezzato l'esperienza perché ci ho trovato qualcosa che non ho ricevuto altrove e la visione mi ha catturato. Poi è stato bello vedere così tanta gente in sala, almeno dove sono andato io.
Complimenti per la recensione. Per me è stato un vero spettacolo per occhi e orecchie, forse il finale si svolto un po' troppo velocemente. La distribuzione è stata molto strana, ho scoperto che lo davano anche in una sala della mia città il giorno stesso e per fortuna sono riuscita a vederlo. Conosco altri che non sono riusciti a beccarlo in sala in tempo per via della programmazione poco chiara.
Una cosa che ho apprezzato molto è che quando il punto di vista si sposta su Tomona, che é cieco, si é cercato di visualizzare quello che "vede" una persona cieca attraverso il tatto e vista. Quindi ad esempio ascoltando lo scalpitio dei cavalli li immagina nella mente, e crea una visione mentale del bonzo anziano toccandogli la faccia, bellissimo. Conosco delle persone cieche ed é secondo me assolutamente riuscito l'elemento dei medaglioni con i nomi dei bonzi intagliati nel legno (così che toccandoli riescano a "leggere" i nomi, una persona non vedente preferisce toccare oggetti che hanno dettagli in rilievo).
Secondo me va visto assolutamente. È uno di quei film che, indipendentemente dal piacere o meno, ti fa maturare come spettatore, crea spunti di discussione, spcca i canoni a cui siamo tristemente abituati con follia e coraggio. Non è un opera perfetta ma è di sicuro qualcosa di mai visto prima e soprattutto intrattiene di brutto. Vi divertirete!
Ahhhh quanto desidero vederlo anch'io questo film, desiderio acceso ancor più da questa magnifica recensione. Complimenti all'autore innanzitutto! Nella mia testa, sin dalle prime info, ho sempre pensato a Inu-oh come a un ipotetico sequel dello Heike Monogatari della Yamada, e poiché quello mi era piaciuto molto e ne avrei voluto ancora (con maggior distensione, possibilmente), su Inu-oh la curiosità non mi passa proprio, non può passarmi finché non lo avrò visto X3
Non sono riuscito a vederlo. Un unico cinema a 40 minuti di distanza con un solo evento a giornata a orari improponibili per me. Peccato. Comunque, non ho visto il film nemmeno una volta nella top 10 del box Office giornaliero.
Non sono riuscito a vederlo. Un unico cinema a 40 minuti di distanza con un solo evento a giornata a orari improponibili per me. Peccato. Comunque, non ho visto il film nemmeno una volta nella top 10 del box Office giornaliero.
Purtroppo è uscito veramente in troppe poche sale: anche a riempirle non si fanno grandi numeri. E con la promozione praticamente nulla ci saranno tanti che nemmeno sapevano venisse proiettato.
Splendido film e ottima recensione! È la mia opera preferita di Yuasa. Da grande fan dei Queen Bee è stato davvero bello sentire Avu-chan su Inu-oh. È stato trattato davvero male per quanto riguarda la distribuzione nei cinema, un vero peccato. Per fortuna sono riuscito a vederlo una domenica mattina in un cinema d'essai. Spero esca presto in home video.
"minima promozione" è un pochino esagerato... Abbiamo fatto diverse decine di post sponsorizzati FB e IG, attività stampa di prassi coi giornalisti incluse due proiezione anticipate per loro (Roma-Milano), il 2° trailer lo abbiamo dato in anteprima ad Anime Legacy con molte visualizzazioni, i primi 8 minuti in anteprima a MyMovies, recensioni su web e su carta se ne trovano diverse, fin da fine luglio hanno iniziato a giungerci decine (poi centinaia) di messaggi e a molti di questi abbiamo risposto velocemente. Anche a noi dispiace che in alcune città (come Palermo) non si sia proprio visto ma è stata una decisione delle sale del luogo, noi lo abbiamo proposto proprio a tutti.
Io ho dato 9,5 al film, in pratica un voto identico.
Le uniche cose che non mi sono piaciute sono gli effetti CG e il ritmo un po' frenetico per cui avrei preferito un minutaggio superiore.
Ma in entrambi i casi si tratta di difetti che impattano davvero (troppo) solo in certi momenti.
Nel complesso l'ho trovato geniale e suggestivo.
L'idea di mescolare Storia e musical, fiaba e politica, rende l'insieme estremamente poetico.
A suo modo un poderoso atto d'amore alle arti della musica, del teatro, del perduto stile dei cantastorie e degli aedi, e in generale del mondo dello spettacolo.
Ho trovato sublime il modo in cui viene resa l'ottica dei ciechi. Quel tripudio di percezioni sfumate (di suoni e colori) che un vedente può ipotizzare sia il loro modo "di vedere" la realtà.
Azzeccata la scelta di intersecare l'odierno e l'antico nel prologo e nell'epilogo (quest'ultimo pregno di una poetica commovente ma non lacrimevole).
Ben congegnata l'idea di rendere il mondo degli umili e degli ultimi con una vis dal tono chiaramente politico senza però mai scadere nel retorico o nel patetico.
Per certi versi sembra una via di mezzo fra la serie "Racconti Giapponesi", che andava in onda in Rai decenni fa, e un musical di Broadway. Con tutta la potenza espressiva e coinvolgente che si può provare durante un concerto punk rock.
Il perfetto esempio di come si può tranquillamente mischiare tutto e il contrario di tutto (dalla filosofia zen al rock and roll, dal senso mitopoietico delle fiabe alla cultura pop) in un perfetto incastro che riesce ad essere contemporaneamente retrotopico e neotopico senza stonare affatto, e conferendo anzi valore aggiunto.
A prima vista anche a me era venuto in mente lo stile di Iggy Pop,
Considerando che io non sono il fan numero uno di Yuasa e del suo stile, tutto ciò non è un risultato da poco per me.
È un vero peccato che il film non abbia ricevuto la minima promozione, non se ne è parlato da nessuna parte e sia stato distribuito in poche sale, per lo più d'essai.
Una domanda per chi l'ha visto doppiato, perché a parte nel riassunto vicino al voto non l'ho trovato indicato. Io l'ho visto sottotitolato e mi chiedevo come fosse stato un film che per buona parte del tempo è cantato/recitato, insomma non il solito testo che può essere letto stile buona la prima. Sono quindi curioso sul lavoro svolto.
I doppiatori hanno fatto un buon lavoro a mio avviso.
Ah molto semplice, le canzoni sono sottotitolate.
Il cinema dove l'ho visto lo tiene fino a mercoledì, sono quasi 2 settimane. Non è detto però che qualche cinema non lo recuperi più avanti, io lo spero.
"Noi siamo qui" dicono Tomona e Inu-oh.
"Noi siamo qui" possono finalmente dire i protagonisti delle storie a cui prestano voce e corpo.
"Noi siamo qui" possono dire tutti i protagonisti dell'intreccio di storie che è la Storia di questo mondo a patto che la loro voce non venga dimenticata, distorta o soffocata da chi trasforma la ricerca della Forma nella prigione del formalismo.
Graficamente e musicalmente potente: durante alcune scene mi sono ritrovato a sorridere allo schermo da tanto ero preso!
Già
Spero facciano qualcosa di particolare...
Ho amato tantissimo anche io il film (che ho visto sottotitolato, non doppiato, all'anteprima a Torino):
mi ha emozionato tantissimo, per la scelta dei temi, per la capacità di comunicare visivamente le sensazioni di una persona che non vede (non facile), perché narra attraverso la musica e ascoltare Tomoari è elettrizzante, perché gli spettacoli di Inu-Oh e i suoi effetti di scena sono grandiosi e ti ricordano perché il teatro è bello.
Questi due li ho proprio amati tantissimo
Veramente un filmone!
Probabilmente il suo stile così "artsy" va contro la mia idea di anime come intrattenimento puro.
Si vede la maestria, ma è davvero uno stile a sé, che mi lascia non pochi dubbi.
Si vede che questa volta, rispetto ad altri prodotti come Devilman Cry Baby e Ping Pong The animation non sono andati al risparmio e si sono presi il loro tempo per fare BENE il loro lavoro.
La trama invece è semplice ma molto carina, con un finale molto triste e amaro.
Ci sta. Indubbiamente non è un prodotto per tutti, non è mainstream né stilisticamente né contenutisticamente. Nemmeno io ne vedrei cento così, ma ho apprezzato l'esperienza perché ci ho trovato qualcosa che non ho ricevuto altrove e la visione mi ha catturato. Poi è stato bello vedere così tanta gente in sala, almeno dove sono andato io.
Una cosa che ho apprezzato molto è che quando il punto di vista si sposta su Tomona, che é cieco, si é cercato di visualizzare quello che "vede" una persona cieca attraverso il tatto e vista. Quindi ad esempio ascoltando lo scalpitio dei cavalli li immagina nella mente, e crea una visione mentale del bonzo anziano toccandogli la faccia, bellissimo. Conosco delle persone cieche ed é secondo me assolutamente riuscito l'elemento dei medaglioni con i nomi dei bonzi intagliati nel legno (così che toccandoli riescano a "leggere" i nomi, una persona non vedente preferisce toccare oggetti che hanno dettagli in rilievo).
Nella mia testa, sin dalle prime info, ho sempre pensato a Inu-oh come a un ipotetico sequel dello Heike Monogatari della Yamada, e poiché quello mi era piaciuto molto e ne avrei voluto ancora (con maggior distensione, possibilmente), su Inu-oh la curiosità non mi passa proprio, non può passarmi finché non lo avrò visto X3
Comunque, non ho visto il film nemmeno una volta nella top 10 del box Office giornaliero.
Purtroppo è uscito veramente in troppe poche sale: anche a riempirle non si fanno grandi numeri.
E con la promozione praticamente nulla ci saranno tanti che nemmeno sapevano venisse proiettato.
È la mia opera preferita di Yuasa.
Da grande fan dei Queen Bee è stato davvero bello sentire Avu-chan su Inu-oh.
È stato trattato davvero male per quanto riguarda la distribuzione nei cinema, un vero peccato. Per fortuna sono riuscito a vederlo una domenica mattina in un cinema d'essai. Spero esca presto in home video.
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