Non ero a conoscenza della loro esistenza, che titoli hanno portato?
Peccato. Non ho idea del mercato bl in Italia, ma la loro sembrava una buona idea. Spero che In these words, ottimo manga, non vada perso.
Notizia terribile
Spero che In These Words, che è un gioiellino, vada in mano a qualche altro editore. In ogni caso onore a Sinnah per aver fatto un comunicato, non come Sensei books e Renbooks, che non hanno detto assolutamente nulla di nulla.
Conosco "il dietro" la casa editrice e posso garantirvi che non c'è proprio nessuno "senza esperienza" dietro. Non è che un'attività fallisce solo perché la gente non sa lavorare, se avete dei nomi fateli, altrimenti al di la dei problemi portiamo comunque rispetto a delle persone che hanno perso un lavoro.
Conosco "il dietro" la casa editrice e posso garantirvi che non c'è proprio nessuno "senza esperienza" dietro. Non è che un'attività fallisce solo perché la gente non sa lavorare, se avete dei nomi fateli, altrimenti al di la dei problemi portiamo comunque rispetto a delle persone che hanno perso un lavoro.
Conosco "il dietro" la casa editrice e posso garantirvi che non c'è proprio nessuno "senza esperienza" dietro. Non è che un'attività fallisce solo perché la gente non sa lavorare, se avete dei nomi fateli, altrimenti al di la dei problemi portiamo comunque rispetto a delle persone che hanno perso un lavoro.
Grande Ninuzzo... <3
Secondo me qui non si può neanche parlare di editore, di società e di fallimento. Perché non erano niente di tutto ciò. Non erano altro che due tipe "mascherate da volpi" che hanno convinto poco e niente, fin dall'inizio, proprio per come si erano presentate. A me dispiace solo per chi ci ha creduto, in particolare per ITW. Titolo molto sfortunato.
Spero che In These Words, che è un gioiellino, vada in mano a qualche altro editore. In ogni caso onore a Sinnah per aver fatto un comunicato, non come Sensei books e Renbooks, che non hanno detto assolutamente nulla di nulla.
Mi sa proprio di no sai...Spero che In These Words, che è un gioiellino, vada in mano a qualche altro editore. In ogni caso onore a Sinnah per aver fatto un comunicato, non come Sensei books e Renbooks, che non hanno detto assolutamente nulla di nulla.
Renbooks è quello che mi ha colpito (in negativo) di più. Si è più saputo nulla riguardo a questi editori?
quando quattro amici, sia pur appassionati, si improvvisano editori, si finisce per fare la stessa fine dei numerosi locali che aprono dopo che i nuovi proprietari hanno visto masterchef.
I "famosi" Kappa Boys, giusto per ricordare gli anni novanta e l'inizio del boom manga, si sono fatti più di dieci anni di gavetta, dalle fanzine ciclostilate, a Granata, a Star, prima di organizzarsi per i fatti loro...
Spesso avere passione e/o avere i soldini di papà e non sapere come buttarli al vento non è detto che basti
Grande Ninuzzo... <3
Grande Ninuzzo... <3
Interessante, malgrado i problemi nelle traduzioni e negli adattamenti, il loro problema principale è che letteralmente non li conosceva nessuno , e non hanno fatto nessuna campagna marketing per farsi conoscere dal fandom
Perchè? Ishi si sta comportando molto bene e le licenze il loro possesso le pubblicano effettivamente. Cosa intendi?inizio già a tremare per bocchi the rock in mano a ishi publishing
Perchè? Ishi si sta comportando molto bene e le licenze il loro possesso le pubblicano effettivamente. Cosa intendi?inizio già a tremare per bocchi the rock in mano a ishi publishing
Perchè? Ishi si sta comportando molto bene e le licenze il loro possesso le pubblicano effettivamente. Cosa intendi?inizio già a tremare per bocchi the rock in mano a ishi publishing
Ma infatti, non capisco che intende...Perchè? Ishi si sta comportando molto bene e le licenze il loro possesso le pubblicano effettivamente. Cosa intendi?inizio già a tremare per bocchi the rock in mano a ishi publishing
Infatti non capisco il commento di akkakappa su ishi:
- sono da un anno sul mercato e non hanno mai avuto problemi
- quello che hanno annunciato è stato pubblicato nei tempi comunicati
- le uscite sono regolari
- le edizioni sono veramente ottime
- dietro c’è chi per tanti anni ha gestito la sezione manga di magic press, quindi esperienza ne ha
Quale paura dovrebbe avere?
Vabbè in quel caso s'informasse.. ma da quello che ha detto dubito sia questo il caso, a me sembra che dubita proprio a prescindere di loro, come commento non traspira chissà che insicurezza...Perchè? Ishi si sta comportando molto bene e le licenze il loro possesso le pubblicano effettivamente. Cosa intendi?inizio già a tremare per bocchi the rock in mano a ishi publishing
Perché è un editore che non conosce. Essendo giovane, se non lo segue perché non ha mai comprato nulla, non sa mica se le cose escono oppure no... Vabbé, ci sta.
è gia dura per quelli piu grandi...i piccini posso solo immaginare che difficoltà abbiano
è gia dura per quelli piu grandi...i piccini posso solo immaginare che difficoltà abbiano
è gia dura per quelli piu grandi...i piccini posso solo immaginare che difficoltà abbiano
Per niente necessariamente... grandi e piccoli hanno problematiche differenti. Altrimenti perché Granata Press avrebbe fatto la fine che ha fatto? Eppure dominava il mercato manga del tempo... (suggerimento: non erano i manga il problema).
è gia dura per quelli piu grandi...i piccini posso solo immaginare che difficoltà abbiano
Per niente necessariamente... grandi e piccoli hanno problematiche differenti. Altrimenti perché Granata Press avrebbe fatto la fine che ha fatto? Eppure dominava il mercato manga del tempo... (suggerimento: non erano i manga il problema).
Racconta racconta!!
Granata godeva di ottimi risultati di vendita nel settore manga e anime, ma purtroppo il settore “italiano”, nonostante la pubblicazione di opere di altissimo valore, tutte arricchite dall’innovativo design di Ghiddi, trainava l’intera azienda in acque sempre più pericolose,
è gia dura per quelli piu grandi...i piccini posso solo immaginare che difficoltà abbiano
Per niente necessariamente... grandi e piccoli hanno problematiche differenti. Altrimenti perché Granata Press avrebbe fatto la fine che ha fatto? Eppure dominava il mercato manga del tempo... (suggerimento: non erano i manga il problema).
Racconta racconta!!
Federico Colpi, che lavorò anche con la Granata per qualche tempo, anni fa disse questo:Granata godeva di ottimi risultati di vendita nel settore manga e anime, ma purtroppo il settore “italiano”, nonostante la pubblicazione di opere di altissimo valore, tutte arricchite dall’innovativo design di Ghiddi, trainava l’intera azienda in acque sempre più pericolose,
Non so cosa intenda però con "settore italiano". Pubblicavano anche fumetti made in Italy? Boh...io pensavo che avessero avuto problemi con le vendite di alcuni manga ed eventualmente anche con gli anime, in fondo era un settore ancora poco esplorato all' epoca.
IN realtà allora circolava la voce che Granata avesse problemi con il reparto anime. Secondo il signor Galapoli di Doro Tv il problema di Granata era il continuo acquisto di licenze anime, che erano una spesa, e l'uscita di così tanta roba saturava il mercato italiano che era molto più piccolo di quello inglese. (Sushi n. 4 - 1996)è gia dura per quelli piu grandi...i piccini posso solo immaginare che difficoltà abbiano
Per niente necessariamente... grandi e piccoli hanno problematiche differenti. Altrimenti perché Granata Press avrebbe fatto la fine che ha fatto? Eppure dominava il mercato manga del tempo... (suggerimento: non erano i manga il problema).
Racconta racconta!!
IN realtà allora circolava la voce che Granata avesse problemi con il reparto anime. Secondo il signor Galapoli di Doro Tv il problema di Granata era il continuo acquisto di licenze anime, che erano una spesa, e l'uscita di così tanta roba saturava il mercato italiano che era molto più piccolo di quello inglese. (Sushi n. 4 - 1996)è gia dura per quelli piu grandi...i piccini posso solo immaginare che difficoltà abbiano
Per niente necessariamente... grandi e piccoli hanno problematiche differenti. Altrimenti perché Granata Press avrebbe fatto la fine che ha fatto? Eppure dominava il mercato manga del tempo... (suggerimento: non erano i manga il problema).
Racconta racconta!!
Io ci aggiungo un altra cosa anche con gli anime Granata guardava al mercato anglofono nella scelta di cosa portare in Italia spesso scegliendo prodotti lontani dai gusti italiani (vedi alleanza con - se ricordo bene - Anime Factory)... almeno io all'epoca avevo questa impressione. Poi diciamo la verità io magari confondo i miei gusti con quelli di un fandom molto più vasto della mia visuale di periferia di una piccola provincia
IN realtà allora circolava la voce che Granata avesse problemi con il reparto anime. Secondo il signor Galapoli di Doro Tv il problema di Granata era il continuo acquisto di licenze anime, che erano una spesa, e l'uscita di così tanta roba saturava il mercato italiano che era molto più piccolo di quello inglese. (Sushi n. 4 - 1996)è gia dura per quelli piu grandi...i piccini posso solo immaginare che difficoltà abbiano
Per niente necessariamente... grandi e piccoli hanno problematiche differenti. Altrimenti perché Granata Press avrebbe fatto la fine che ha fatto? Eppure dominava il mercato manga del tempo... (suggerimento: non erano i manga il problema).
Racconta racconta!!
Io ci aggiungo un altra cosa anche con gli anime Granata guardava al mercato anglofono nella scelta di cosa portare in Italia spesso scegliendo prodotti lontani dai gusti italiani (vedi alleanza con - se ricordo bene - Anime Factory)... almeno io all'epoca avevo questa impressione. Poi diciamo la verità io magari confondo i miei gusti con quelli di un fandom molto più vasto della mia visuale di periferia di una piccola provincia
Della storia di Granata Press mi ero interessato anni fa per motivi di studio, sfruttando anche il fatto che il padre di un mio caro amico lavorava con Granata, si occupava della pubblicità e in parte della stampa dei volumi, e conosceva personalmente Bernardi... più o meno la situazione era questa (vado un pò a memoria):
1) Lato Manga
i primi problemi ci furono quando andarono via i kappa boys: praticamente a gestire tutta la sezione giapponese erano i 4 kappa, a cui venne aggiunto Federico Colpi, che viveva in Giappone e aveva contatti diretti la; solo che questi avevano idee totalmente diverse, sia sui titoli da portare, sia su come portarli (i kappa spingevano per provare a portare i manga non ribaltati, per avere accesso a quegli editori giapponesi, Shueisha in particolare, che altrimenti non avrebbero concesso i diritti), sia su quale dovesse diventare la sezione di riferimento, i manga secondo i kappa, gli anime secondo Colpi.
Data la situazione ormai ingestibile Bernardi scelse di tenere Colpi, che viveva in Giappone e poteva sfruttare i suoi contatti... oltre al fatto di trovarsi d'accordo su alcune sue idee: trovava assurdo cedere alla richiesta di non ribaltare le tavole ed era intenzionato ad espandersi sempre più in altri mercati, prima gli anime, ma poi l'idea era andare anche su cd musicali, giochi di ruolo, gadget... (quest'ultime cose si trovano anche in una rara intervista in cui Bernardi parla di Granata dopo la chiusura).
Così granata da monopolista del mercato si trovò una rivale, Star, gestita dai kappa al loro massimo (prima dei casini metà anni 2000 e tutto quello che combinarono con Ronin Manga), buttando idee innovative per l'epoca, spalleggiati anche dai proprietari di star, come portare autori che non avevano anime conosciuti, puntare sugli shoujo, fino ad arrivare a dragonball non ribaltato ed il suo enorme successo.
Granata invece restava un pò inchiodata su scelte vecchie, ma comunque, a parte qualche flop tipo la collana che ospitava mazinga, il settore manga andava bene, avevano comunque titoli come Ken, lamù, saint Seiya...
Tra l'altro anche Colpi se ne andò da granata un paio d'anni dopo.
2) Lato Anime
di base anche qua, escluso qualche titolo, vendevano molto bene nonostante i costi più elevati rispetto al settore manga... i problemi furono:
- un acquisto esagerato di licenze in poco tempo, esponendosi economicamente e bruciando così i guadagni del settore manga, forse per evitare l'ingresso di concorrenti, ma accumulando così una quantità troppo grande di titoli che non potevano essere ne lavorati ne fatti uscire tutti assieme per non ingolfare un mercato comunque non enorme... e da che ho letto in giro mi pare sia un errore che Colpi si è portato dietro anche quando dopo granata fondò dynamic prima, e d/visual poi...
- problemi con gli editori giapponesi molto lenti a fornire il materiale e ad approvarne la lavorazione (ma intanto i soldi per le licenze erano stati spesi...)
- concorrenza sleale, ci fu uno pseudo editore, non ricordo il nome perché cambiò varie volte, che fece uscire anime senza però pagare i diritti, anche titoli annunciati da granata... granata fece causa, e visto che erano praticamente opere pirata, vinse, ma intanto il danno era fatto (mi ricordo di aver visto le cassette dei film dei cavalieri dello zodiaco, usciti prima della versione ufficiale di granata)
3) il resto
il problema comunque principale fu il resto pubblicato da granata... se leggete qualche intervista Bernardi si considerava come un mecenate, e quindi tutti i fondi vennero spesi sia per lanciare serie di fumetti italiani, sia, soprattutto, per giovani scrittori di romanzi e saggi, alcuni ebbero poi successo in futuro, ma sul momento furono un enorme buco economico.
In sintesi
Un pò il disinteresse di Bernardi verso i manga nell'ultimo periodo, li definiva troppo commerciali e poco interessanti, nonostante fossero la parte economicamente sana dell'azienda, un pò l'abbandono di chi i manga in granata li aveva creati, i kappa soprattutto, ma anche Colpi, un pò la nascita della concorrenza, oltre a star nel 1995 arrivò la panini, portò al calo dei guadagni della divisione, che non riuscì più a gestire i costi della sezione anime e soprattutto il buco creato dalla sezione italiana (che sopravviveva anche grazie a incentivi statali all'editoria italiana aboliti proprio nel 1995)... e da lì la chiusura...
Sostanzialmente, volendo riassumere la vicenda, non furono i manga a trascinare Granata Press in fallimento, piuttosto la mancanza di mission e vision dedicate a quel tipo di prodotti. Vero che ci furono delle difficoltà anche con gli anime ma tutto sommato dalle interviste di Colpi e co. pare che queste difficoltà potessero essere gestite. Granata Press pubblicava in perdita anche romanzi italiani e fu trascinata nel baratro da investimenti estranei al mondo dei manga...
Tutto ciò è molto off topic, mi spiace di aver deviato dall'argomento principale. La mia intenzione era soltanto sottolineare come non è la dimensione di una azienda a renderla più o meno affidabile soprattutto in un settore di nicchia come la pubblicazione di fumetti/manga. Di per se questo non è un settore che vede giganteschi player giocarsi le fette del mercato, come per esempio accade nel mondo dei videogame. Non ci sono mai stati questi player giganteschi e tuttora non ci sono, anzi... Ricordate tutti l'abbandono di Giochi Preziosi, no? E Planeta DeAgostini? Ecco.
Comunque, la Granata implose per vari motivi, capita, sono fallite diverse case editrici che hanno pubblicato manga in Italia (tipo Comic Art) purtroppo, ma questi sono implosi perché forse non si aspettavano che l'avventura fosse così dura, ed hanno sottovalutato i rischi di impresa.
Però i Kappa andarono da Star prima della faccenda dei diritti Marvel. Il passaggio fu giudicato abbastanza clamoroso, anche perché, dalle pagine di Star Magazine e altri contenitori Marvel, Lupoi aveva considerato molto negativamente il fenomeno manga, ipotizzando tra l'altro una sua durata decisamente breve in quanto moda del momento.
Non proprio il più azzeccato dei profeti... ๐
Però i Kappa andarono da Star prima della faccenda dei diritti Marvel. Il passaggio fu giudicato abbastanza clamoroso, anche perché, dalle pagine di Star Magazine e altri contenitori Marvel, Lupoi aveva considerato molto negativamente il fenomeno manga, ipotizzando tra l'altro una sua durata decisamente breve in quanto moda del momento.
Non proprio il più azzeccato dei profeti... ๐
Si hai ragione, i kappa andarono in star nel 92 e la faccenda Marvel è del 94… ma i comics erano già in crisi, soprattutto in Italia per la gestione dei diritti tra tante case editrici… avevo un amico che li seguiva e non ci capiva più niente ๐ .
Lupoi varie volte ha sparato previsioni abbastanza sbagliate… tra l’altro comandava lui tutta panini comics quando venne inaugurata la sezione manga…
Però i Kappa andarono da Star prima della faccenda dei diritti Marvel. Il passaggio fu giudicato abbastanza clamoroso, anche perché, dalle pagine di Star Magazine e altri contenitori Marvel, Lupoi aveva considerato molto negativamente il fenomeno manga, ipotizzando tra l'altro una sua durata decisamente breve in quanto moda del momento.
Non proprio il più azzeccato dei profeti... ๐
Si hai ragione, i kappa andarono in star nel 92 e la faccenda Marvel è del 94… ma i comics erano già in crisi, soprattutto in Italia per la gestione dei diritti tra tante case editrici… avevo un amico che li seguiva e non ci capiva più niente ๐ .
Lupoi varie volte ha sparato previsioni abbastanza sbagliate… tra l’altro comandava lui tutta panini comics quando venne inaugurata la sezione manga…
Lupoi all’epoca non faceva mistero che i manga li detestasse, e che la proposizione dei primi manga sotto Marvel Italia (poi Panini) furono fatti per motivi esclusivamente di mercato
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