Appunto per quello limitavo il numero di volumi che puoi tenere in questa ipotetica “wishlist”, così ci tieni solo la roba che davvero ti interessa. Che poi qualcuno comunque finirà per non prenderli è possibile, ma di converso dubito che tutti quelli a cui interessa una specifica ristampa siano iscritti al sito e l’abbiano messa in lista, quindi c’è un controbilancio. Secondo me è l’opzione migliore.Il primo problema è che mettere in whishlist non è sinonimo di acquisto. Sai quanti prodotti ho "nel carrello" su Amazon e che compro dilazionati in mesi se non anni?
Ma anche preordinare i prodotti ha i suoi problemi: quando annunciarono la LN della speziale ne presi due, uno per me e uno per una mia amica; doveva essere un regalo di compleanno.
Per ricevere il pacco passarono due mesi e io oggi ho due volumi 1.
I preordini aiutano un po' ma non penso che siano l'asticella che muove quanto sarà la tiratura di un volume.
Abitando in culo preordinato mesi prima tutto su Amazon, anche perché dopo 2 settimane o anche meno raramente si ritrova la roba su Amazon.
Per il 2 di Edens Zero ho aspettato più di un anno, praticamente che venisse Mashima dal Giappone e Star stampasse il bundle dei primi 4 volumi.
La vedo molto dura che sia così. Alcuni volumi della vecchia edizione di 20th Century Boys sono stati ricercatissimi per anni, ed è solo un esempio.Il problema è che in molti casi queste richieste sono semplicemente troppo basse per rendere economica la cosa, e lo sarebbero anche con le wishlist.
La vedo molto dura che sia così. Alcuni volumi della vecchia edizione di 20th Century Boys sono stati ricercatissimi per anni, ed è solo un esempio.Il problema è che in molti casi queste richieste sono semplicemente troppo basse per rendere economica la cosa, e lo sarebbero anche con le wishlist.
E poi, ragionando un attimo, ritengono che le richieste per ristampare i volumi mancanti di Pandora Hearts siano troppo basse… ma la serie è abbastanza popolare da riproporla in una nuova edizione? Non ha proprio senso come ragionamento.
Il “rivenderle ai vecchi acquirenti” funziona solo se l’edizione è di gran lunga migliore di quella passata, altrimenti solo i fan sfegatati ricomprerebbero una serie che hanno già. Se fanno una nuova edizione di serie che ne hanno già una buona immagino sia perché sanno che attrarrà anche nuovi lettori.Le riedizioni si fanno anche per altri motivi, compreso rivenderle ai vecchi acquirenti.
Inoltre si possono seguire strategie pubblicitarie diverse.
Ma credete veramente che un editore rinunci ai possibili guadagni delle ristampe per far dispetto?
Scusate i discorsi molto Tinfoil Hat ma non trovo veramente altre spiegazioni logiche per la situazione attuale del mercato, e da case editrici che trattano i fumetti come fossero pacchetti di figurine mi aspetto tutto.
Il fatto è che non stai tenendo in conto la FOMO.Per un editore è controproducente avere buchi in una serie perchè disincentiva un neolettore ad acquistarla solo con la "vaga promessa" (e spesso neanche quella) di una ristampa degli esauriti.
L'idea del "non faccio ristampe" così comprano subito ha un errore di fondo visto che comunque implica che l'editore decida comunque di NON soddisfare la domanda della sua clientela ovvero di perdere soldi.
Guadagnarne meno più velocemente non mi pare una gran genialata se non in momenti di crisi di liquidità, ma un'azienda pluridecennale con prospettive di lunga durata della propria attività non ragiona normalmente in quel modo.
Qualcuno si ricorda quando fu annunciata la novel di Haruhi? Questa ha una fanbase abbastanza pesante e numerosa e magari se è stata annunciata in un'edizione lucchese può aver preso diversi voti, sta di fatto che Jpop l'ha praticamente droppato senza dirlo apertamente(vendite scarse, è la prima cosa che mi viene in mente).
Dipende se per Panini conti le ristampe come uscite separate. Se tolte quelle sono comunque 65 è un sacco di roba, penso che 50 bastino per i “big three”. Che poi diciamoci la verità, non sono loro coi cataloghi in paro che devono aumentare le uscite, vero Goen?un piccolo dato interessante: i volumi rilasciati al mese (in media) dalle case editrici sono stati -> Panini (65) Star (39) JPOP (34). Spererei che tutte e tre puntassero ai 60/mese dal prossimo anno invece che ai 40...
Comunque, non per farvi i conti in tasca, ma 50 uscite per ognuno dei 3 principali, più mettiamo altre 50 uscite totali tra tutti gli altri (goen, magic, dynit, flashbook, salda, hikari, toshokan, ecc…), ad un costo medio di 7 euro a volume (e visto il numero di edizioni deluxe sto basso)… fanno 1400 euro al mese… e vorreste pure più uscite… ma siete tutti figli di bezos?
Tolto che anche il tempo non basterebbe…
Per me invece le uscite sono pure troppe…
Persino Star che stampava in casa e che per molti anni sembrava avere sempre tutto, ad un certo punto ha dovuto fare delle scelte.Mi sembra di capire che non sia un problema nelle altre nazioni
Siete sicuri?
Sicuro no, però un altro utente qui diceva che in Francia e USA era tutto molto più facile, e alcuni amici andati in Giappone mi hanno confermato che anche lì si recupera di tutto abbastanza facilmente (ci mancherebbe, direi).
Il fatto è che non stai tenendo in conto la FOMO.
Ora faccio un paragone di due ipotetiche situazioni di mercato con un ipotetico bacino di utenza che giustificherebbe una tattica simile (ovviamente sono numeri a caso, ma è giusto per presentare una situazione possibile in cui avrebbe senso):
Annuncio di “NewShonen563”, manga con 10 volumi in corso in Giappone.
Ci sono 20 lettori A che lo compreranno di sicuro, 40 lettori B che sono interessati ma non troppo, e 40 lettori C che non sono interessati ma lo diventeranno dopo 10 Volumi perché uscirà l’anime.
Mercato 1: la casa editrice che lo pubblica è affidabile e ristampa sempre tutto in tempi brevi. I 20 lettori A lo comprano subito in corso comunque, i 40 lettori B aspettano perché non gli interessa così tanto, magari una decina finisce per comprarlo comunque, e i 40 lettori C lo recuperano tutto in seguito.
Situazione dopo 10 Volumi: 70 persone li hanno acquistati tutti e 10, mentre 30 nessuno, e probabilmente si sono già scordati della serie visto che il mercato è florido e hanno altre opere che gli interessano di più. 700 Volumi venduti, fissi. 70 Abbonamenti (magari anche di meno perché qualcuno ha droppato, poi tanto se gli torna voglia i volumi si trovano).
Mercato 2: la casa editrice che lo pubblica ha la fama di lasciare i buchi nelle serie e rendere volumi introvabili per anni. Ai lettori A non cambia niente, lo prendevano comunque. I lettori B sono costretti a prenderlo per la FOMO, magari una decina ci rinunciano comunque ma gli altri lo prendono anche se sanno che non lo leggeranno in breve. I lettori C scoprono la serie a 10 volumi usciti, ma il 4 e il 7 sono già esauriti. Una ventina decide di recuperare tutto comunque e aspettare che i volumi mancanti vengano ristampati (o magari leggerseli in scan), perché altrimenti potrebbero andare esauriti anche quelli. Tanto semmai perdessero interesse per la serie poi se li possono rivendere bene perché l’editore non li ristampa. Gli altri 20 aspettano le ristampe e non la prendono.
Situazione dopo 10 Volumi: 50 l’hanno comprato tutto, 20 hanno comprato 8 volumi e prenderanno la ristampa degli altri 2, degli altri 20 magari 10 hanno perso l’interesse col tempo, ma 10 sono comunque interessati e compreranno tutto appena sarà disponibile. 684 Volumi venduti, con 140 potenziali in futuro, e il vantaggio che possono stampare meno perché gli fa comodo. E in futuro puoi giustificare una Fantastic Edition™ perché le copie invendute della vecchia sono poche e la gente interessata che non l’ha iniziata per i buchi c’è. Sempre 70 Abbonamenti, più quelli potenziali futuri, e praticamente nessuno che ha droppato perché dopo chi si ferma è perduto, e tanto se vogliono in futuro se la possono rivendere completa.
Non guadagnano di meno subito, guadagnano di più perché vendono anche ai meno interessati marciando sulla paura dell’esaurito. La FOMO è una tattica che ormai si vede dappertutto tra bonus di preorder e eventi a tempo nei videogiochi, variant di fiera e steelbox a numero limitato nei fumetti, anche le proiezioni a mezzanotte dei film per capitalizzare sulla paura dello spoiler. Non sarebbe strano che sia un fattore anche nella tiratura delle edizioni regolari.
Poi ipotizzo che anche tu abbia messo numeri a caso nel tuo commento, perché se veramente bastassero 100 (ma anche 300) copie per ristampare un volume dovremmo avere MOLTI meno buchi nel catalogo, non volendo pensare male come sto facendo io.
Sì, molto probabilmente ho esagerato con il focus che le case possano dare alla FOMO (almeno spero?), ma in linea teorica non credo ci sia niente a fermarli dal farlo.Quindi sono sicuramente fattori che si possono considerare, però dalla tua ipotesi a parer mio dai un eccessivo, decisamente eccessivo, peso a questo "stimolo", volontario o involontario che sia.
Pensare che una serie a fumetti abbia 20 sicuri acquirenti, 40 solo interessati di cui solo 1/4 pronti magari a comprarla e altri 40 che magari diventeranno acquirenti in futuro all'uscita di un'imprevedibile serie animata, significa probabilmente per un editore lasciar perdere.
Il 20% "sicuro" è un dato troppo basso a meno che non si parli di una base numero così grande da renderlo vantaggioso e a farlo divenire un grande successo in seguito recuperando anche solo in parte quel 40%+40% non primi acquirenti.
Tralasciando l'ultimo gruppo indeterminabile perchè legato a qualcosa di cui non si ha certezza (un eventuale anime futuro) secondo me il secondo gruppo può essere tranquillamente diviso tra chi è molto interessato e aspetta solo una piccola spinta all'acquisto e chi invece è interessato ma quell'interesse che ti fa mettere cose in whishlist (tanto non costa nulla) facendole crescere a dismisura e consci che tanto mai arriverai a svuotarla acquistando, a meno di non diventare ricco e nullafacente.
Per la prima parte, gli interessati in attesa ecco credo che si per alcuni il rischio "esaurito" possa sicuramente costituire la spinta necessaria, ma per altri sarà sfogliare il primo volume, per altri le recensione dello stesso, per altri l'uscita di più volumi con regolarità (chi ha detto Goen?) e così via.
Sempre, ripeto, considerando che una proporzione N acquirenti sicuri = 1/3 di TUTTI gli acquirenti "realmente interessati" sia troppo troppo squilibrata, i primi di norma DEVONO essere di più altrimenti semplicemente ci si avvia ad un probabile flop di vendite, FOMO o non FOMO, ristampe o non ristampe.
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Il primo problema è che mettere in whishlist non è sinonimo di acquisto. Sai quanti prodotti ho "nel carrello" su Amazon e che compro dilazionati in mesi se non anni?
Ma anche preordinare i prodotti ha i suoi problemi: quando annunciarono la LN della speziale ne presi due, uno per me e uno per una mia amica; doveva essere un regalo di compleanno.
Per ricevere il pacco passarono due mesi e io oggi ho due volumi 1.
I preordini aiutano un po' ma non penso che siano l'asticella che muove quanto sarà la tiratura di un volume.
Abitando in culo preordinato mesi prima tutto su Amazon, anche perché dopo 2 settimane o anche meno raramente si ritrova la roba su Amazon.
Per il 2 di Edens Zero ho aspettato più di un anno, praticamente che venisse Mashima dal Giappone e Star stampasse il bundle dei primi 4 volumi.